Non c'è più niente che io possa fare. È finita

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31/05/2016

Caro Dario,
Oggi sono così frustrato con me stesso che davvero mi vorrei suicidare.
Non voglio avere debiti, e intanto oggi ho fatto un' interrogazione di merda in italiano, risultato? Debito ! Ma io non voglio rovinarmi l'estate con i debiti, non voglio sentirmi dire "Vai a studiare" tutto il tempo, meglio una bocciatura, è meno "doloroso" .
Sono così frustrato, ma così frustrato, che non voglio più vivere.

Ho perso tutto. TUTTO! Non voglio più fare niente, tanto ormai è stata detta l'ultima parola. Mentre scrivo questo qualche lacrima scende, solo qualcuna, niente più, e si ferma sugli occhiali.

Ho una voglia di gridare, di rompere tutto, ma è meglio se pongo direttamente fine alla mia esistenza.
Non ho più alcun motivo per vivere.
Non ho più niente.
È finita
Non c'è più niente che io possa fare per salvarmi.
NIENTE!

E in tutto questo è solo colpa mia. Nient'altro che colpa mia. 4 materie. Bocciatura quindi. Se mi bocciassero mi farebbero un favore.
Sono uno stupido, un coglione, un ragazzo inutile. Eppure c'è chi dice che senza di me non sa vivere, come alcuni miei amici, ma so che non è così. Si vive lo stesso. Molto probabilmente conosceranno qualcuno migliore di me.
Mi sono rovinato con le mie stesse mani, posso solo peggiorare. Non si può fare niente a questo punto.
Tutto è già stato scritto, o quasi.

Non voglio passare l'estate a studiare, sarò chiaro con i professori: se dovessi avere materie, gli dirò di proporre direttamente la bocciatura, non la sospensione del giudizio. Ho accumulato 0,50 di credito, ma questo cosa può fare? Questo 0,50 è il frutto di un anno di sacrifici, che IO! ho mandato a farsi benedire! Sono stato io a fare tutto questo. L'ho già detto prima, non c'è più nulla da fare. Sarò bocciato e dopotutto meglio così: quantomeno potrò fare con più calma i vari argomenti durante l'anno.

Tuttavia per evitare i debiti potrei puntare sugli obbiettivi metacognitivi, ma farebbero pochissimo.
L'Universo sembra avercela con me oggi. Oggi e sempre. Da quando sono nato. La mia vita è sempre stata una lotta continua.
In teoria non potrei permettermi di arrendermi.
In pratica lo faccio perché non ho più niente da fare.
E anche dovessi superare l'anno a Settembre, avrei 4 punti di credito anziché 5 o 6, e c'è qualche possibilità di salvare quel 0,50 di credito. Forse. Non lo so.
Adesso sono confuso, è incredibile come il mio umore cambi così tanto.
Sono così deluso da me stesso. Se avessi potuto, avrei già abbandonato questo corpo da tempo. Sono un errore, uno sbaglio, la cosa che più mi fa rabbia è che pure i miei compagni prendono la cosa alla leggera. È inutile farsi lasciare il debito al quarto anno, pure in una sola materia.

È inutile. È tutto inutile. È tutto finito. Ho toccato il fondo ma non ho fatto niente per risalire. Non posso più fare niente.

È finita.
Addio.
Addio per sempre.
Addio per sempre vita.
Non ho più bisogno che tu stia con me.
Tutto quello che c'è di bello te lo sei tenuta.
A me non hai dato niente.
Tutto quello che di bello potevi darmi non me lo hai voluto dare, anzi!
Mi hai dato l'esatto opposto.
E visto che questo ti piace, dammi un bel tumore di 4 cm al cervello, con metastasi ai polmoni, e anche con un elevato rischio di infarto, ma così elevato che anche salire le scale deve essere rischioso per me.
Fallo.
Così, giusto per farmi soffrire fino all'ultimo.
Perché è quello che vuoi.
E lo stai ottenendo.
E quando lo avrai tutto te ne andrai via da me.
E di me non resterà più niente.

Filippo

Caro diario ti scrivo ... pagine di sfogoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora