Siete la mia delusione più grande

142 11 5
                                    

22/06/2016

Caro Dario,
Poche ore fa è successo qualcosa che mi ha fatto raggelare il sangue e mi ha fatto anche venire la nausea.
Di cosa parlo? Dei miei genitori omofobi fino al midollo, che insieme a mia sorella si divertono a pugnalarmi al cuore e alle spalle senza alcuna pietà.

Tutto è iniziato mentre mia sorella ha chiesto a mia madre di stringerle il reggiseno. Fin qui tutto normale, no? Beh, fino a qui si.
Bene, mia madre mi ha chiesto se avessi potuto farlo io al suo posto ed io le risposi che non sapevo farlo - e comunque non mi importa.
Allora mia sorella attacca:"Ma quando lo farai con tua moglie come farai?"

Ed io:" Se lo slaccia lei"

E lei:" Ma lo sai che esistono pure i reggiseni per gli uomini?"

Sì esattamente, mia sorella ha sparato una delle tante cazzate del secolo.

Ed io:"Seeee vabbè, ora pure il reggiseno per gli uomini esiste. Ma va va ..."

E poi ci fu un momento di calma piatta. Ma io percepivo qualcosa nell'aria, qualcosa di non positivo, come una premonizione. Si piccolino, a volte sono sensitivo in quello che faccio ed è per questo che mi risulta difficile a volte prendere una decisione, tranne quando sono incazzato nero dove parlo senza ragionare, impulsivamente.

Quando mia sorella iniziò a truccarsi mi chiese se volessi un po' di fondo tinta (ragazze non invaghitemi se ho scritto male, ma non sono esperto in materia- per mia fortuna). Io le risposi in tono sarcastico che mi faccio truccare solamente per carnevale, facendomi disegnare baffi e basette, che purtroppo non ho ed ho quasi 18 anni ...

Allora sentii dire a mia madre che si truccano i gay e i trans e non i maschi che lei definisce normali. Quanta bigottezza in tutto questo. Quanto schifo in quelle parole. Sentii quella sensazione più intensa, quasi come dei crampi allo stomaco.

Addirittura si sfocia nel ridicolo quando mia sorella mi chiese se io desiderassi avere il suo culo ed io le risposi che il mio culo è meglio del suo il quale (chiariamoci: quello di mia sorella) non lo vuole nessuno e lei mi rispose che è invidiato da molti.

Si come no. Mi stetti zitto perché mi stavo arrabbiando molto e perché mia madre disse nuovamente quella frase. Altro pugnale conficcato nel cuore.

Io mi chiedo se lei è davvero mia madre. Perché in teoria ad una madre non importa se al figlio piaccia un ragazzo anziché una ragazza. Ad una madre importa solo che il suo bambino sia felice e nient'altro.
Ma questo ad una madre non orgogliosa.
Questo ad una madre che vuole bene al suo pargolo che anche se dovesse fargli male l'estremità di un dito, lei si dorrebbe tutta.

Mia madre non era così. Io mi ricordo che mia madre, quando ero bambino, mi ha insegnato il punto croce e me lo ha insegnato con tranquillità, passo passo. Poi io mi sono esercitato di più anche con mia nonna: lei faceva l'uncinetto ed io il punto croce, entrambi seduti accanto al camino mentre aspettavamo che mio nonno tornava da campagna. Ti assicuro che stare con i miei nonni è davvero bello. Te ne parlerò in un altro momento, anche se te ne parlerei ugualmente adesso. Perora ho altro da scrivere per sfogarmi.

Non è finita: l'orgoglio le fa anche dire se mi piacessero due suoi amici (credimi, sono entrambi due cessi), ed io ovviamente le dissi di no. Cosa mi rispose l'orgogliosa? Che neanche io sono bello.

Grazie. Davvero. Mi ricorderò di questo. Del "bene" che mi vuoi. A convenienza. Ma ricorda che la convenienza è al supermercato. E che quell'orgoglio puoi metterlo da parte.

Dopo un po' arriva mio padre e lei mi ordina di andare ad aiutarlo. Io vado per aiutarlo e lui con i suoi modi mi dice che non ha bisogno d'aiuto. Ma mia madre insiste che devo aiutarlo e poi dice che loro hanno sbagliato nel non avermi dato dei limiti prima e nell'avermi lasciato libero in ogni cosa, sempre tenendo alta la bandiera dell'orgoglio.

"... E la cosa peggiore è che è diventato gay!!!"- urlò disperata mia "madre".

Mio "padre" :" Gay? Perché ora pure gay è? Fai schifo!"- detto ovviamente con i suoi modi.

Mia "madre" :"E secondo te perché mi sono venute le crisi? Per questo motivo!"

Mia "sorella" :"È contronatura!"

Mio "padre" :" Ma veramente oh! Essere gay è contro la natura della famiglia Patti! Ed io con i gay non voglio averci niente a che fare. Non è che poi Luca era gay e adesso..."- sempre con i suoi modi.

Ah devi sapere che mio padre sta mostrando segni di inattività celebrale sempre maggiori: sono state gravemente compromesse le zone uditiva (ha bisogno di un otorino), visiva (insieme alla presbiopia che ha, ma che non corregge non mettendo gli occhiali), l'area dedita al linguaggio (ha bisogno di un logopedista), e altre aree probabilmente per il forte consumo di alcol. Ah dimenticavo: anche lui porta un orgoglio di quelli che guarda è il top dell'orgoglio, dell'omofobia e del razzismo.

Questa è la goccia che fa traboccare il vaso. Quello che mi hanno detto mi ha fatto raggelare il sangue nelle vene e mi ha fatto venire la nausea.

Ha ragione Cartesio, quando dice che "dobbiamo liberarci dal pregiudizio per vedere la realtà così per come è".

Io sono rimasto zitto, ma questa storia deve finire. Quando avrò il ragazzo mi bacierò davanti a loro così gli viene un colpo e ci rimangono secchi.

Stasera c'è la partita ma a me non importa niente.

Cara vita mia, stai continuando con il tuo piano. Per quanto tempo ancora dovrò stare in quest'agonia?
A te l'ardua sentenza.

Filippo

Caro diario ti scrivo ... pagine di sfogoWhere stories live. Discover now