La settimana infartistica

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25/01/2016

Caro Dario,
oggi ho versione di latino. Sono in ricreazione ed io sono appoggiato al termosifone all' angolo dell' incrocio del secondo piano: di fronte a me, a destra, si va verso l'ala dell' edificio comprendente tre aule e la temutissima aula di disegno (usata da tutti i professori che non insegnano disegno); alla mia sinistra vi sono le scale che portano al terzo piano e alla destra delle scale vi è il corridoio con altre classi.

Non avendo nulla in particolare da fare guardo l'orario interno dei professori e, noto che la professoressa di latino ha due ore in 1D (dove insegna italiano), seconda e terza, a quarta ora ha l'ora buca e a quinta ora è da noi in 4B. Ma oggi abbiamo la versione di latino e la professoressa sarà da noi anche a quarta ora. Ho immaginato che oggi la professoressa arrivasse in classe con il biondino dicendo che doveva recuperare un compito, ma vedendo quelle due ore in 1D non penso che sia oggi il giono in cui quel desiderio si avveri.

Dopo aver pensato a questo ecco che vedo la professoressa scendere le scale con certa fretta e vado verso lei.

"Non c'è bisogno che abbia il bodyguard"- disse con dolcezza ed ironia.

"Non è vero prof. Lei non ha solo bisogno del bodyguard, ma anche di un tappeto rosso, di un red carpet"- risposi io con altrettanta dolcezza ed ironia. Dopo scoppiammo in una risata.

Arrivammo in classe senza neanche essercene resi conto, dopotutto avevamo una vesione da fare. Mi sedetti al mio posto e la prof. cominciò a distribuire le versioni. La mia era piuttosto semplice, la maggior parte dele frasi le traducevo a mente, ma sul più bello...

Avanti Dario prova ad indovinare! Entra il biondino con un foglio piegato in mano, evidentemente la bella del tema che aveva finito di ricopiare che consegnò alla professoressa. Quando entrò notai che sorrideva e la mia reazione, come sempre, fu l'infarto. Però stavolta non fu il classico infarto, ma un infarto la cui intensità era notevolmente maggiore rispetto all' ultimo avuto così intenso: trattenni il respiro come se dovessi immergermi in acqua e qualche istante dopo iniziai a tremare senza alcun controllo. Dopo qualche secondo buttai fuori l'aria e continuai a tremare, la concentrazione che avevo era svanita nel nulla. Pensavo solo a lui che era entrato in classe contro ogni mia aspettativa e quel sorriso che mi tolse il respiro per quegli interminabili secondi. Se avesse avuto pure gli occhiali penso che forse sarei svenuto perchè con gli occhiali è ancora più figo e bono di quanto già non sia. Dopo qualche minuto comunque mi ripresi dalla botta d'infarto e continuai la versione più o meno con la stessa concentrazione che avevo fino a prima che entrasse il biondino non senza comunque pensare a lui. Dario se si va avanti così non so neppure se ci arrivo intrgro alla fine dell' anno.

Filippo

26/01/2016

Caro Dario,
ci risiamo. Anche oggi il solito infarto al quale ho ormai fatto l'abitudine. Stavo andando alle macchinette per comprare qualcosa da mangiare. Sono in portineria e proprio in quel momento eccolo là "puntuale come sempre" il biondino ed io sposto lo sguardo su un punto vuoto,rischiando quasi di impaiarmi (sbattere contro qualcuno/qualcosa. In altri contesti si usa anche per indicare il voler litigare con qualcuno) con qualcuno per non incrociare il suo sguardo che sentivo su di me. La stranezza è proprio nella sincronizzazione con la quale ci troviamo in un modo o nell' altro nello stesso posto. Eppure in quel ragazzo, anche grazie agli infarti che mi causa, sto forse capendo il perchè di quegli sguardi e relativi infarti.

Filippo

27/01/2016

Caro Dario,

Caro diario ti scrivo ... pagine di sfogoOù les histoires vivent. Découvrez maintenant