Capitolo 44 - Alice academy

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Hola~~~
Da quanto tempo! Scusate, mi sono occupata più negli altri mei libri quindi non ho avuto tempo Xd.

MANGA
Autore:Higuchi Tachibana
Editore:Hakusensha
Target:shōjo
Volumi italiani: 17 / 31 (Completa al 55%)

ANIME
Autore:Tachibana Higuchi
Episodi:26 (completa)
Durata episodi:24 minuti
Genere:fantastico

TRAMA
Mikan è una bambina orfana di dieci anni che vive in un paesino di campagna con il nonno. Quando la sua migliore amica Hotaru deve lasciare la città per frequentare l'Alice Academy, una scuola per bambini prodigio dotati di poteri sovrannaturali (detti Alice), Mikan decide di scappare e andare a Tokyo per rivederla. All'entrata dell'accademia incontra il professor Narumi, che accorgendosi del raro potere nascosto in lei la iscrive immediatamente alla scuola. Mikan si riunisce quindi alla sua amica Hotaru, ma ben presto si guadagna l'antipatia dei suoi compagni di classe, che solo dopo qualche tempo vengono conquistati dalla sua personalità buona e ottimista. Incontra Natsume, ragazzino che possiede l'alice del fuoco, che diventa suo rivale. I due non perdono occasione per insultarsi a vicenda ma, passando del tempo insieme, costruiscono un'amicizia che sfocia nell'amore. Sfortunatamente le sue allegre e spensierate avventure finiscono quando il preside della scuola elementare comincia ad interessarsi al suo secondo alice (quello del furto). Il preside, infatti è pronto ad impossessarsi di lei con ogni mezzo, allontanandola da tutte le persone a lei care, come aveva già fatto in precedenza con la madre.

COMMENTO PERSONALE
Sinceramente ci ho messo anni perché non avevo praticamente voglia di leggermi questo manga, ma sotto rimprovero della mia amica l'ho letto (molto lentamente) ma l'ho fatto.
Ed è propio grazie a quest'ultima, che mi ha fatto notare numerose cose che elencherò qua sotto.
Gli elementi fondamentali a cui attinge sono:
- La presenza di un cast molto ampio e ben caratterizzato.(Infatti presenti numerosi personaggi)
- Una particolare attenzione alla psicologia e all'evoluzione psico-fisica dei personaggi.(Caratterizzati, a parer mio, egregiamente)
- Un occhio di riguardo alle tematiche della famiglia.
(Che in molti anime dimenticano)
- La specificità del rapporto tra i giovani protagonisti e il mondo adulto
(Anche forse troppo adulto...)
- Il passaggio da un iniziale registro comico ad uno più serio e drammatico.

La prima cosa che salta all'occhio è sicuramente la somiglianza fisica e caratteriale dei protagonisti di "Gakuen Alice" con quelli di "Kodomo no omocha": oltre a qualche somiglianza estetica, Mikan ha un carattere simile a quello di Sana, è molto allegra, positiva e risoluta, forse un po' più tonta e sicuramente più piagnona. Allo stesso modo Natsume, come Akito, è introverso, scontroso, arrogante e bullo ed entrambe le coppie iniziano con un rapporto da cane e gatto fino ad innamorarsi. Le somiglianze però finiscono qui, in quanto le situazioni che portano Mikan e Natsume a crescere e maturare come persone e come coppia, sono ben diverse da quella affrontate da Sana e Akito, seppur in entrambi i casi, è presente un incontro/scontro con il mondo degli adulti.
"Gakuen Alice" parte come un semplice scolastico mantenendosi su questa scia per i primi nove volumi circa, in quello che possiamo definire come un primo arco narrativo volto a presentare i numerosi personaggi e i loro Alice e funzionale per permettere a Mikan di tessere la sua rete di amicizie e legàmi. Sin dall'inizio però sono presenti dei dettagli che gettano un'ombra sull'apparente innocuo operato dell'accademia.
Con il volume dieci si entra nel secondo arco, che si focalizza su Natsume e il suo passato, l'arco successivo riguarda il passato dell'accademia e la famiglia di Mikan, infine l'attuale arco (che suppongo sia l'ultimo) fa i conti con tutto ciò che era stato annunciato e non risolto precedentemente.
"Gakuen Alice" da una parte può essere visto come il più classico degli shojo, in quanto tratta i consueti temi dell'amicizia, della fiducia, del credere in se stessi e nel prossimo, ma qualcosa che lo rende diverso dalla massa degli shojo scolastici c'è, ed è forse il motivo principale del suo successo: a parte la fitta rete di intrighi e intrecci abilmente creata, la Higuchi pone una particolare attenzione sulle dinamiche familiari e scolastiche e sulle conseguenze socio-educative che ne derivano. Nonostante i protagonisti siano i giovani studenti, i genitori, i sempai e gli insegnanti rivestono un ruolo di primo piano, mettendo in evidenza i diversi modi di concepire l'educazione e la formazione dei ragazzini con cui hanno a che fare. Lo scontro tra le fazioni all'interno della scuola nasce proprio da una diversa concezione dell'educazione, del bambino e delle abilità speciali che possiede: da una parte c'è chi ritiene che per quanto speciale, un bambino è pur sempre un bambino e come tale deve vivere la fanciullezza, lo scopo di insegnanti e genitori in questo caso è quello di aiutarlo a capire ciò che lo rende speciale e insegnargli a controllarlo per crescere in armonia con se stesso e gli altri. Dall'altro lato c'è chi vede nel bambino speciale, un elemento da sfruttare a discapito della sua stessa felicità e genuinità.
Il manga può dunque da una parte attirare un pubblico giovane in virtù di quei tipici elementi shojo che tanto amiamo, ma d'altro canto può essere apprezzato anche da chi ha superato l'età scolare proprio per l'attenzione posta sul mondo adulto a confronto con quello del bambino, e se siamo genitori, fratelli e sorelle maggiori o insegnanti, non possiamo fare a meno di percepire dalle azioni dei personaggi, la grande responsabilità che deriva da questi ruoli.
Da un punto di vista prettamente romantico, non si può non apprezzare il modo in cui la coppia Mikan/Natsume cresce e diventa consapevole dei propri sentimenti, in un modo graduale, dolce e tenero.
(*coff* Kodomono omocha *coff*)
A questo manga si può rimproverare forse l'utilizzo di personaggi troppo giovani (all'inizio della storia Mikan ha 10 anni) e troppo maturi per la loro età, ma è proprio il costante confronto con il mondo adulto che rende visibili l'immaturità e i limiti dei bambini, i quali nonostante le gravose situazioni che si trovano ad affrontare, riescono a cavarsela sempre e solo con l'aiuto degli adulti. Come dicevo prima, i personaggi sono molti, ma bensì  caratterizzati abbastanza bene, è vero che alcuni personaggi si perdono per strada, ma un gruppo consistente mantiene una presenza salda e in continua evoluzione.
Una menzione particolare va ad Hotaru, la migliore amica di Mikan nonché coprotagonista femminile. Hotaru è una bambina molto particolare; è geniale, brillante e intelligente, sembra quasi che il posto di eroina sia più adatto a lei che a quella tonta di Mikan. Nonostante la freddezza che la contraddistingue, non esita a mostrare apertamente i propri sentimenti, specie per quanto riguarda Mikan, inoltre è sempre pronta ad aiutare gli amici in difficoltà mettendo a rischio la sua stessa posizione all'interno dell'accademia (Hotaru è una degli studenti migliori). Il rapporto con Mikan cresce con il proseguire della storia, sfociando in un'amicizia profonda e sincera, priva di sdolcinatezze i inutili frivolezze. Insomma, Mikan è l'eroina della storia anche e soprattutto perché a reggerla c'è la sua inseparabile spalla Hotaru.
Il grande pregio e forse anche il più grande difetto del manga è il suo passare da un registro comico ad uno fortemente drammatico, che abbandona del tutto le gag e non risparmia sangue, lotte e anche qualche decesso.
(E ancoraaaaaa *coff*)

Il tratto di Higuchi Tachibana non è purtroppo uno dei punti forti del manga: a prima vista potrebbe ricordare quello di "Kodomo no omocha", ma rispetto a questo è meno pulito e armonioso, inoltre se anche Miho Obana a volte toppa con le proporzioni, la Higuchi lo fa abbastanza spesso, disegnando mani troppo piccole, teste troppo grandi e busti troppo lunghi rispetto alle gambe.
(Cioè non disegna dei mostri ma...)

Decisamente sconsigliato a chi non può fare a meno di vedere "buonismo" in ogni buona azione e in ogni sentimento, leggere "Gakuen Alice" procurerebbe un cancro  a queste persone.
(Tipo me...)
Consigliato invece a chi crede che, almeno nel mondo della finzione e delle favole, sia possibile migliorare l'angolo di mondo in cui viviamo.

Bene!
E adesso passiamo al voto, per quanto io non ho molta familiarità con gli Shojo...

Voto:8-

Prossimo capitolo (speriamo non tra 80 anni)
---------->Toradora!

*si rifugia*
Un altro Shojo...mi volete male T^T

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