Capitolo 46 - Gintama

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Scusate la lunga assenza;
Oggi parleremo di Gintama

MANGA
Autore: Hideaki Sorachi
Editore: Shūeisha
Rivista: Weekly Shōnen Jump
Target: shōnen
Editori italiano: Star Comics
Periodicità italiana:    mensile
Volumi italiani: 22 / 67
Generi:comico, azione, storico, fantascienza

ANIME
Episodi:201 (completa)
Episodi it.    49 / 201 Completa al 24%
Generi    comico, azione, storico, fantascienza

TRAMA
La trama si concentra su un eccentrico samurai, Gintoki Sakata, il suo (parziale) apprendista Shinpachi Shimura, e una giovane aliena, Kagura. Tutti e tre sono dei liberi professionisti che cercano lavoro come "tuttofare" per pagare l'affitto mensile, cosa che solitamente non accade.
Gintama spesso parodizza le situazioni ed i personaggi tipici dei manga, soprattutto degli shōnen.
Gli episodi sono per lo più autoconclusivi ed occupano un episodio dell'anime e pochi capitoli del manga, anche se ci sono alcune saghe più lunghe ed episodi collegati.

PERSONAGGI
Gintoki Sakata:
È il protagonista principale della serie ed è un samurai che vive in un'era in cui nessuno ha più bisogno dei samurai. È riconoscibile per i suoi ricci naturali, di color argento. Spesso si lamenta dei suoi capelli, ritenendoli la causa della sua sfortuna. Gintoki vive con Shinpachi e Kagura, accettando lavori insoliti per migliorare il mondo e per pagare l'affitto. Durante la guerra Joi, era conosciuto come il "Demone Bianco" (Shiroyasha) a causa dei suoi capelli e della tunica bianca che indossava in battaglia, i quali, insieme alle sue incredibili capacità da spadaccino, l'avevano reso famoso tra i suoi commilitoni e insinuato la paura tra gli Amanto.

Shinpachi Shimura:
È uno dei protagonisti principali della serie ed è un adolescente che si unisce a Gintoki nella sua attività di tuttofare per imparare la via del samurai. Vive nel dojo della sua famiglia insieme alla sorella Otae. Entrambi hanno vissuto là con loro padre, che morì quando erano ancora bambini. Per tirare avanti, Shinpachi iniziò a lavorare in un ristorante nel quale incontrò Gintoki, dove degli alieni gli fecero lo sgambetto. Gintoki sconfisse l'ambasciatore e le sue guardie, non per difendere Shinpachi, ma per vendicarsi del suo parfait rovesciato. Gintoki tentò di scaricare la colpa su Shinpachi e, per rimediare, lo aiutò a salvare sua sorella Otae dal diventare parte di un bordello per pagare i debiti lasciati dal padre. Anche se critica costantemente il comportamento indolente di Gintoki, Shinpachi lo considera una persona importante per lui, insieme a Kagura. Inoltre considera sé stesso come il "sollievo comico" della serie e tende a prendere questo ruolo sul serio. Shinpachi è facilmente identificato dai suoi occhiali che indossa come risultato di ipnotizzare sé stesso in modo da mangiare i disastrosi piatti di Otae. Molti personaggi lo identificano con gli occhiali stessi, anche quando non li indossa. Nonostante l'apparenza, Shinpachi è un competente spadaccino della tecnica insegnata dalla sua famiglia, il Kakido-Ryu. È anche il capitano delle "Guardie Imperiali di Otsu", un fan club dell'idolo Otsu, e prende il suo ruolo molto seriamente.

Kagura:
È la protagonista femminile della serie. È una giovane aliena che appartiene al Clan Yato, una delle razze Amanto più forti e assetate di sangue, anche se Kagura rigetta questa parte di sé. È arrivata sulla Terra per guadagnare soldi da spedire alla famiglia e per sfuggire alla sua violenta eredità di Yato. Trovò lavoro combattendo per una banda di malviventi ma, quando le ordinarono di uccidere il suo obiettivo, fuggì. Non molto tempo dopo, incontrò Gintoki e Shinpachi, che la investirono accidentalmente con lo scooter. Dopo averla aiutata a chiudere definitivamente con la banda, costrinse Gintoki ad assumerla nell'Agenzia. Kagura e Gintoki hanno una strana relazione fratello-sorella e lei imita comunemente le cattive abitudini di lui. Gli Yato hanno una pelle altamente sensibile alla luce del sole, perciò Kagura si ripara con un ombrello tutte le volte. Il parasole è anche l'arma tipica dei membri del Clan Yato; l'ombrello di Kagura è a prova di proiettile e spara proiettili dalla punta. A causa del suo sangue Yato, è incredibilmente forte e può fermare uno scooter in corsa con una mano. Comunque non riesce a controllare perfettamente la sua forza: molti dei suoi animaletti, ad eccezione di Sadaharu, hanno trovato una brutta fine nelle sue mani. Ha anche un insaziabile appetito, rendendola in grado di consumare grandi quantità di cibo in pochi secondi. Kagura è anche una specie di maschiaccio, poiché parla in modo schietto o perverso. Ciò è dovuto al fatto che Sorachi non trova credibili i personaggi femminili, perciò ha reso Kagura in una prospettiva anti-femminile, la prima del suo genere. La si vede spesso prendere parte ai giochi con altri ragazzini del vicinato. Considera Sogo Okita un rivale e compete spesso contro di lui. Kagura è figlia di Umibozu anch'egli membro del clan Yato definito una leggenda per avere cacciato di continuo mostri estremamente pericolosi per la galassia. Si presenta poco dopo sulla terra per cercare Kagura, constatando che la sua natura brutale potrebbe mettere in pericolo i suoi amici e le persone che la circondano. Kagura rifiuta di obbedirgli essendo stata abbandonata da lui in passato.

Sadaharu:
È un inugami abbandonato, adottato da Kagura. È stato chiamato così proprio da lei, come il suo primo animaletto. Apparteneva originalmente a due sorelle sacerdotesse (Ane e Mone) che l'avevano abbandonato per problemi economici. Sadaharu morde qualsiasi cosa più piccola di lui, come la testa di Gintoki o di qualcun altro. Kagura sembra l'unica in grado di controllarlo, grazie alla sua immensa forza. Nonostante fosse pericoloso la prima volta che Gintoki lo accoglie in casa sua, diventa piuttosto docile coll'avanzare dei capitoli. A volte obbedisce a Gintoki e aiuta i protagonisti in molte occasioni. Spesso Kagura e Gintoki riescono a cavalcarlo, poiché è grande abbastanza da trasportare due persone adulte.

COMMENTO PERSONALE
Io non sono una da manga comici, quasi per niente, sono più il tipo da horror.
No non lo dico per fare la figa della serie "Pft gli horror che saranno mai", ma lo dico per la serie "Mia sorella non si vede mai un horror con perché ogni volta che lo vediamo scoppio dalle risate".
Comunque, Gintama non mi è dispiaciuto leggerlo, non è una lettura impegnativa, e mi piace come percula altri manga.
Che poi ti ritrovi al leggere delle tematiche sull'umanità che tu non capisci nemmeno come ci sei arrivato a leggere quella roba.
E forse è questa la genialità del manga: riuscire a far ridere il lettore su diversi argomenti, non è mai ripetitivo e devo dire (essendo una persona che ci tiene a quest'ultimo punto) i disegni non sono male.

Voto: 8-

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