◇─ Capitolo tre ─◇

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↬Revisionato!

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Per essere certa di non essere sbronza e di non aver immaginato nulla, rileggo la chat tre volte

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Per essere certa di non essere sbronza e di non aver immaginato nulla, rileggo la chat tre volte. Fortunatamente sono sola, in casa. Se ci fosse stata Kori questo posto si sarebbe trasformato in... non voglio nemmeno immaginarlo. Ma senza ombra di dubbio sarebbe qualcosa molto simile a Disneyland.

Mi alzo dal letto, apro l'armadio e resto immobile a fissare i vestiti appesi. Ho la testa vuota, ma pesa come se fosse piena. E c'è un pensiero in particolare che mi turba ... vederci davanti la scuola. 

Questo basta a spazzare via tutto l'entusiasmo. Se ci vedessero andare in giro insieme, la notizia si diffonderebbe tra i tre piani di cemento della scuola con la stessa velocità di un virus. Vorrei non essermi mai trovata in questa situazione, specialmente quando so che un invito simile non mi ricapiterà mai più.

Ancora non ho ben capito dove Mark voglia arrivare con quella scommessa, solo a pensarci il mio cuore inizia a battere più velocemente. 

Guardo l'altra Rachel riflessa nello specchio sopra la scrivania: ha ancora gli auricolari, ma il terrore è molto più potente di qualsiasi assolo di chitarra, stringe il telefono tra le mani come fosse una reliquia, e sulla sua carnagione chiara l'espressione preoccupata che ha assunto è perfetta.

Devo rimediare, devo trovare una scusa per convincere Mark a incontrarci da un'altra parte, ma nessuna di quelle che mi vengono in mente è sensata. Mi spremo le meningi: davvero non c'è un'altra soluzione?

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