◇─ Capitolo quattordici ─◇

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La giornata non è iniziata nel migliore dei modi, Abel non sembra entusiasta della presenza di Dick -e neanche lui sembra allegro-.
Spero che la tensione si abbassi mentre passeggiamo tra i negozi, ormai non mi stupisco più di niente.

Prendiamo le scale mobili e arriviamo al secondo piano del centro commerciale. Ci sono moltissimi negozi da vedere; confesso che non vado a fare shopping da molto, poichè nessuno poteva mai accompagnarmi.

-Rachel, guarda quanti sconti! E quante cose carine che ci sono!- continua a ripetere Kori spostando lo sguardo da una vetrina all'altra.

-Ehm... sì, non vedo l'ora di fare compere- le dico poggiando le mani sui fianchi.

Abel mi spinge verso destra e si avvicina a Kori, senza aprire bocca.
Ormai ne sono certa, ci deve essere qualcosa che Kori non mi abbia detto.

-Che ne dite di dare un'occhiata a qualche negozio d'accessori?- propone Mark, togliendosi la sua adorata giacca di pelle.

-Perchè proprio di accessori?- chiede Dick, tenendosi a distanza da Abel.
Victor si appoggia a me, facendomi quasi cadere -sono tutti un pò più alti di me, credo lo facciano a posta ormai-

-Perchè tra poco è estate, e in estate gli occhiali da sole sono il top!- esclama Victor mettendosi in posa, a Mark e Dick scappa da ridere, la loro risata contagia anche me e Kori, ma Abel rimane lì, immobile, senza accennare un minimo movimento delle labbra:

-E dai fratellone, fatti una risata!- dice Kori mettendosi in punta di piedi per arrivare alla stessa altezza del fratello.

-Datevi una mossa, rischiamo di fare tardi- sorpassa Kori con le mani in tasca e si avvia verso il centro del centro commerciale.

Gli altri fissano Kori con aria interrogativa, aspettando una risposta per il carattere di Abel.
Per una volta vedo Kori fingere un sorriso per nascondere l'imbarazzo, con passo svelto raggiunge il fratello più avanti.

Rimango solo io in compagnia di Mark, Victor e Dick.

Probabilmente ora la vogliono da me la risposta.

-Voi maschi e le vostre occhiatacce!- mi invento un tono arrabbiato e corro da Kori.
La vedo qualche metro più avanti insieme ad Abel, che le cinge le spalle con un braccio.
Accellero il passo e la raggiungo:

-Kori!- esclamo mettendomi fra Abel e lei -Stai bene?-, mi guarda per un secondo confusa, poi ritorna in sè:

-Oh, sì. Grazie Rachel, sto bene- alzo un sopracciglio con sguardo furbo, Kori arrossisce e iniziamo a ridere tenendoci a vicenda. Nel frattempo ci hanno raggiunto anche gli altri, Dick si avvicina a Kori con aria innocente e sfoggiando un sorriso:

-Ehi, non siamo abituati a vedere Kori Jones triste-

-Soprattutto oggi che è primavera!- aggiunge Victor allargando le braccia.

-A me piaceva così tanto il tintinnio dei tuoi bracciali!- continua Mark poggiandomi una mano sulla spalla:

-Così colorata, e con un broncio sul viso?! Non va bene!- la prendo per mano e indico un negozio di accessori. I nostri sguardi si incrociano e capisco che stiamo pensando la stessa cosa:

-Svuotiamo quel negozio!-, gridiamo all'unisono incamminandoci verso il negozio assieme agli altri. Mi giro per guardare Abel: è ancora lì, immobile, con un'espressione stupita sul viso... forse non se l'aspettava? Dick torna indietro da Abel e allunga un braccio verso di lui:

-Ehi Abel, non vorrai mica rimanere qui da solo? Vieni a divertirti con noi-.
Abel sgrana gli occhi chiudendo la bocca, resta in silenzio per qualche secondo mentre Dick continua a tendergli la mano.

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