CAPITOLO 2

14.9K 638 36
                                    

Resto immobile a guardarli mentre i due si scambiano un bacio, un senso di disagio per queste manifestazioni che mi fanno sentire come una terza incomoda o una guardona.
- tu vai in camera ti raggiungo- dice lui facendo un piccolo sorriso.
Lei annuisce, andandosene e non posso fare a meno di notare che si gira per rivolgergli uno sguardo quasi infastidito, mentre esce sculettando.
- scusala è gelosa- dice.
- non c'è problema, vi trovo teneri- mento facendo un sorriso. Non mi piacciono le coppie che mostrano affetto in pubblico, per carità non di gelosia ma più di quel genere di disagio che ti spinge ad uscire dalla camera per lasciarli soli.

Lui rimane per qualche istante a studiare la mia espressione e non ne comprendo il motivo, a meno che non ha fiutato l'odore della menzogna.
- vieni- dice infine dopo quella che sembra un'eternità.
Lo seguo fino ad un recinto. Al suo interno ci sono due cucce, ciotole e giochini sparsi qua e là. All'interno ci sono due bestioni dal pelo lungo che lo guardano scodinzolando come cuccioli.
- loro sono black e shot- dice indicando i due bestioni, due bei pastori tedeschi che si muovono avanti e indietro, in attesa di essere liberati.
Mi guardano curiosi o probabilmente mi stanno puntando in attesa di una possibilità di attacco.


- qual é il colore della tua pelliccia?- chiede aprendo la porta e i due bestioni ne approfittano subito per fare un giro.
- Roano- rispondo osservando con una certa diffidenza i due cani che girano indisturbati annusando in giro.

In quanto sono un mutaforma lupo, il mio manto Roano è un colore che va da una tonalità di rosso-castano, sulle zampe e sul muso mentre sul resto della pelliccia come sul dorso, è di un colore grigiastro ma sempre con una sfumatura rossiccia.
- la mia é grigio scuro - dice facendo un piccolo sorriso mentre richiama l'attenzione di uno dei due bestioni che si avvicina a lui in cerca di coccole.

- la cena!- disse la donna bionda, sua madre.
Rientriamo.
La sala da pranzo è moderna e molto grande.
Guardo il tavolo apparecchiato.
Ci sediamo e prendiamo a mangiare.

In poche parole la serata è andata benino.
I nostri genitori parlavano tra loro di un trasferimento di Zoey nel branco di Zyan dove lui poteva curarla.

Zoey e Ryan parlavano tra loro e nirai e la ragazza erano svaniti a metà cena.
Io ero rimasta ad annoiarmi, così ho preso il telefono a leggere un libro.

Il giorno dopo era domenica.
Quando scendo per colazione noto che Zoey canticchia.
É strana.
Per salutarmi mi chiama phantom e almeno per questo la riconosco.
Mi preparo da mangiare, decidendo di non pensarci.

Lunedì dopo la scuola torno con la mia clio, la mia macchina.

La parcheggio nel vialetto e guardo una jeep grand chevrooke bianca.
Non l'ho mai vista qui.

Entro e guardo Ryan parlare con Zoey. scaccio la sensazione di gelosia e salgo in camera mia.
Sento uno strano brivido e mi volto, trovandomi di fronte Ryan.

- ciao Ryan, serve qualcosa?- chiesi facendo un sorriso.
Mi volto per poggiare la cartella vicino l'armadio.
- sono Nirai- disse inarcando le sopraciglia.
Lo guardo sorpresa.
Inclino la testa di lato come un cucciolo curioso.
Giusto.
Ryan ha dilatatori ai due lobi, mentre nirai ha due orecchini in diamante e niente piercing.
- scusa- dissi- serve qualcosa?-.
- volevo chiederti se ti va di uscire a cena una di queste volte- disse.
- certo- dissi- Chiedo a zoey se vuole venire-.
Lui mi guarda come per capire se scherzavo.
- no, intendevo solo noi due- disse.
- una cena amichevole, va bene- dissi.
- non hai capito- disse- so cosa senti quando sono vicino-.
Lo guardo interrogativa.
- siamo compagni- disse- ho ringhiato d'istinto l'altro giorno e ti avverto sempre quando sei nei paraggi-.
- ne dubito- dissi.
Lui prese ad avvicinarsi.
- che stai facendo?- chiesi mentre arrivava ad un soffio da me.
Troppo vicino.
Se continua rischia di farmi scoppiare il cuore!
- lo senti anche tu- disse allontanandosi.
Si, in effetti.
Mi sento di gelatina. Non ho mai provato questa agitazione.
Avampo mentre ci fissavamo negli occhi.
- giovedì passo alle sette, ti consiglio un vestito- disse esaminandomi- andremo in un posto molto elegante-.
Annuisco.
Lui si volta, uscendo.
Chiudo la porta e mi poggio scivolando fino a terra.
tra tutte le persone sulla faccia della terra, proprio lui?!
È bello, e non ci piove ma mi incute timore e tanto anche!

Sospiro e cerco un vestito da mettere.
Ne scelgo uno verdeacqua.
É lungo fino al ginocchio e ha le spalline sottili.
Per completare scelgo un tacco dieci e una collana con una piuma bianca.

La notte la passo insonne.
La mattina la classica presa in giro ma dura pochissimo.
Mi chiamano phantom e mi ripetono che non valgo niente.
L'argomento passa in secondo piano perchè si parla del compagno di Zoey.
Stamattina lui l'ha accompagnata e ovviamente hanno limonato, provocando gelosia da parte di molte ragazze e stranamente non la mia.
Passo gli altri giorni in ansia.

Penso all'appuntamento con Nirai.
Il mio primo appuntamento e spero che vada bene.

Finalmente é giovedì.
Sono nervosa.

Mi vesto e mi pettino.
Lascio i capelli schiolti.
Sara, la truccatrice di mia madre mi trucca e sono pronta.
Mi metto ad aspettare Nirai.

Dopo una decina di minuti finalmente la jeep parcheggia.
Prendo a fare respiri profondi per calmarmi.
Scendo le scale mentre lui entra.
Mi guarda ma non noto né un sorriso né altro.

Mi avvicino.
Ryan entra a sua volta e avvinghia Zoey.
- andiamo?- chiese Nirai.
Annuisco, seguendolo fuori.
Mi apre lo sportello della macchina e io entro.
Lo vedo girare intorno alla macchina ed entrare.
Si sporge sul sedile posteriore e mi porge una rosa rossa.
- grazie- dissi annusandola- dove andiamo?-.
- vedrai- disse semplicemente.
È una mia impressione o non sorride mai?
Rimaniamo in silenzio per tutto il tragitto.
- abbiamo in mente di trasfervi con noi- disse d'un tratto mentre parcheggiava.
- trasferirci?- chiesi.
- vivrete con noi- disse- ci vedremo ogni singolo momento del giorno-.
Averlo con me sempre?
Sono felice?
No per niente!
Insomma ho bisogno di restare da sola almeno un po e se faccio qualcosa di sbagliato?!

- cosa ne pensi?- chiese.
- ma avremo camere separate, vero?- chiesi.
- no- rispose al quanto freddo.
Sentivo il cuore a mille.
- non sei felice?- chiese guardandomi.
- si- mento.
- ho aspettato anni per questo e finalmente dormirò con la mia compagna- disse.
Lo guardo parcheggiare davanti ad un ristorante di lusso.
Scende e mi apre la portiera.
Mi porge un braccio e io mi agrappo a lui.
Ci sediamo ed ordiniamo da mangiare.
Ordina un vino preggiato nonostante le mie proteste.

Non bevo ma per il costo del vino era meglio chiudere il muso e farlo.
Parliamo per il resto della serata.
Avevamo un po di cose in comune.
Entrambi amavamo la tranquillità e più o meno lo stesso genere di film.
Gli piaceva passare il tempo insieme e si è allenato ad essere un buon compagno con le relazioni, cosa che a me ha dato molto fastidio.
Insomma non puoi uscire con una ragazza e dirle di aver fatto le stese identiche cose con la ex, giusto?

Le cose che mi piacevano erano i suoi occhi.
Erano chiarissimi, verdi.
La cosa che odiavo di più era che non sorrideva ed era sempre serio.
Purtroppo non poteva filare tutto liscio, perchè indovinate un po chi è arrivata?
No, non è Zoey.

È la bionda dell'altra sera.
Si ferma davanti al tavolo e ci guarda con l'espressione assassina.
O meglio mi guarda assassina.
- che ci fai tu con lei?!- sbotta la bionda.
Non so neanche come si chiama.

- ci sto uscendo- rispose lui.
- peccato che stiamo ancora insieme!- disse lei.
- puoi scusarci un istante?- disse lui.
Si alza e la trascuna fuori per un braccio.

Lo guardo tornare dopo pochi secondi.
- arrivo- disse andando alla cassa.
Finisco il mio sorbetto proprio mentre torna.
Andiamo alla macchina e il mio primo appuntamento era finito.

Sono buona.
Ma solo perchè oggi per me è festa, e purtroppo divento più vecchia, quindi vi regalo questo capitolo!
Grazie in anticipo e buona lettura.

Dalla vostra solita Anna

IL MIO MATE. Where stories live. Discover now