CAPITOLO 3

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In poche parole, la serata è finita male.
Insomma con quella stronza!
Avrei potuto passare più tempo con lui ma pazienza.
Mi ha riaccompagnata a casa.
Si è scusato per la serata, promettendomene una migliore.
Io sono uscita tristemente e sono entrata in casa.

È l'ultima ora, a scuola.
Ginnastica.
Dopo 3 giri di corsa, stiamo aspettando la prof che sta preparando il campo.
Zoey si avvicina con le due seguaci.
Sono seduta su un gradone a guadarmi attorno.
- ryan ha detto che ieri, nirai è tornato molto arrabbiato- disse gelida- che hai combinato?-.
- niente- risposi.
- fai talmente pena che disgusti anche il tuo compagno!- disse una delle sue seguaci, credo che si chiama sharpey.
Non era vero. È stata colpa di quella stronza!
Io non ho fatto niente di male, almeno credo.
Sospiro e guardo la prof chiamarci.
E se io non andassi bene per lui?
È il mio compagno e siamo fatti per stare insieme per sempre, niente gli poteva impedire di stare con me.

Un paio di ore dopo sono a casa a fare compiti.
Sentì un forte brivido lungo la schiena.
Nirai era nelle vicinanze.
Istintivamente mi affaccio alla finestra.
Qualche secondo e vedo la sua jeep.
Corro in bagno per mettermi il trucco e darmi una pettinata.
Sento le voci di zoey e quella di ryan.
Uffa.
Che il mio senso abbia fatto cilecca?
Sento bussare.
Inspiro e vado ad aprire.
Nirai.
Mi guarda semplicemente. Io mi scosto per farlo entrare.
- ciao- dissi chiudendo la porta.
- chi sono?- chiese poggiandosi alla parete e mettendosi le mani nelle tasche.
È ancora più bello di come me lo ricordavo.
Non mi sorprende che le ragazze gli corrono dietro.
- nirai?- chiesi esitando.
- dove stavi andando?- chiese lui annuendo.
- da nessuna parte, perché?- risposi.
- ho parlato con zoey- disse- ha detto che non ti trucchi mai per andare a scuola, quindi perché sei truccata?-.
Arossì.
Zoey, sempre in mezzo. Deve sempre fare la spia!
-ti ho sentito arrivare e non volevo farmi vedere normalmente- dissi piano.
Con il trucco sono diversa ma tanto e nella parte positiva.
Mi rende più carina.

Lui sbuffa e si avvicina.
L'odore é quello di una colonia maschile e per aggiunta di frutti di bosco.
Lo adoro.
Abasso la testa e guardo il pavimento. Lui fa lo stesso ma mi cinge in vita per poi avvicinarmi a sè.
Sento il cuore a mille.
Si avvicina di più e sento il suo respiro sulla guancia.
È quello che credo?
Si avvicina di più a me e siamo guancia a guancia.
Si gira in modo che le sue labbra solleticano le mie.
Sollevai poco la testa in modo da trovare le sue labbra.
Era una specie di bacio.
Sentivo scosse piacevoli e caldo.
Lui prese a baciarmi con più passione. 
Gli cinsi il collo, infilando la mano tra i capelli.
Erano lunghi diversi centimetri e mi piaceva accarezzarli.
Si stacca e mi prende per un polso.
Lo guardo salire sul gradone.
Mi fa salire a mia volta per poi prendermi entrambi i polsi e tornare a baciarmi.
Si stende sul letto fino a poggiarsi con la schiena sul muro.
Io mi sistemo a cavalcioni su di lui e presimo a limonare.
La sensazione è stupenda, non mi sorprende di vedere zoey farlo sempre davanti al cancello della scuola.
Mi stringe i fianchi senza smettere.
Sembriamo due che sono stati nel deserto per mesi, e siamo uno la fonte dell'altra, visto la nostra furia. 
Passano diversi minuti e lo sento staccarsi.
Poggio la testa nell'incavo del suo collo.
- è questo che mi era mancato- sussurrò.
Prese a giocare con i miei ricci. Sono grandi e naturali. 
Ero circondata dal suo odore e mi sento in una specie di trance.
- hai già mangiato?- chiese.
Mangiato?!
Solo ora mi accorgo dei rumori del mio stomaco.
Scossi il capo.
- ti va di andare a mangiare fuori?- chiese.
Scossi il capo, stringendomi di più a lui. Non volevo lasciarlo. Stavo bene e al caldo.
Lui sospira e mi cinge le spalle.
- dopo torniamo qui- disse.
A malavoglia mi alzai e lui fece lo stesso.
- andiamo?- chiese prendendomi per mano.
- prendo una cosa- dissi frugando nello zaino in cerca del portafoglio.
Lo prendo e mi diriggo verso la porta.
Lui me lo strappò di mano, buttandolo sul letto.
- ma...- dissi. Non mi fece neanche continuare che mi prese per mano, trascinandomi fuori.
Nel giardino zoey stava limonando con ryan, che novità...
Salì in macchina.
Nessuno dei due parla e io mi perdo nel paesaggio che scorre.
Arriviamo in un sushi restaurant.
C'è un po di gente.
Ci sediamo in un tavolo e guardo diverse coppie. 
Mangiamo tranquillamente.
È lui a parlare. Mi racconta del suo territorio e del suo micro branco, fatto di dieci persone in tutto.
È divertente e simpatico e sa essere molto dolce ma allo stesso tempo distaccato e freddo.

Dopo mangiato lui chiese se volevo andare al cinema.
Ovviamente rispondo di sì.
É più perché voglio stare con lui.
Mi abraccia per tutto il tempo del film e fin dall'inizio sono troppo distratta anche per fingere di avere paura.
É un horror e me ne accorgo solo alla fine, quando uccidono il demone.
Sono messa malissimo, lo so ma non posso farci niente.
Credo che per lui sia stato lo stesso perché non l'ho sentito sussultare.
Usciamo e andiamo in macchina.
- ti é piaciuto il film?- chiesi per vedere se l'ha seguito.
Lui scrolla le spalle.
- a te?- chiese.
- non lo so, mi sono persa nel tuo abraccio- dissi arrosendo.
Voglio vedere cosa risponde.
- sinceramente anche io- disse studiandomi.

Lo guardai percheggiare nel vialetto e scesi.
- ho ancora qualcosa in sospeso- sussurrò prendendomi la mano.
Arossì ed entrai dal cancello aperto.
Salì le scale ed entrai in camera.
Lui mi seguì.
Mentre sistemavo le chiavi, lui chiuse la porta e venne per cingermi la vita.
Prese a baciarmi e solleticarmi il collo con quelle labbra carnose.
Mi voltai per dargli un bacio.
Prima lento poi sempre più apassionato.
Restiamo avvinghiati fino a sera, poi lui doveva andare e ci salutiamo con un altro bacio.
Questa è stata una giornata magnifica.

Ok ok, vi regalo anche questo capitolo ma vi avverto che fin ora sono molto avanti e ad un punto morto. Se ci sono errori ditelo.
Buon proseguimento

Anna

IL MIO MATE. Where stories live. Discover now