CAPITOLO 32

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ARON

Con un balzo sono sulla finestra.
é sera e molte luci sono accese.
Mi fermo davanti a quella camera orrenda.

Sono tutti intorno al letto di amethyst.
Dovrei esserci io al posto di quel bastardo!
Guardo con disprezzo il suo così detto compagno e sento il mio lupo cercare una via di fuga.

Non credo che rompere la finestra e ucciderli tutti sia una soluzione.
Guardo amethyst, sdraiata.

É pallida e non capisco perché ricoprirla di bende.
Sono inutili visto che....

Cosa?!
Muove la testa e poco dopo apre gli occhi.
Io sgrano i miei, trattenedomi dall'entrare.
Il mio lupo sta esultando come un cucciolo mentre io cerco di evitare di saltare come un povero idiota.

Ringrazio la dea per averla salvata e in silenzio faccio un giuramento.
Cercare un modo per farmi perdonare e anche se non mi vorrà più, starle accanto e proteggerla da tutto e tutti!



AMETHYST

Sento tutto il corpo formicolare.
Sono ancora nell'oblio.
Guardo la mia lupa che rizza le orecchie, in attesa, per poi scomparire.
Tutto il buio in torno a me comincia a sparire.
Sento qualcosa.
Riesco a muovere una mano.
Le voci in torno a me mi riportano alla realtà.

Apro gli occhi, trovandomi davanti jay.
Ha le lacrime agli occhi ed è ricoperto di bende.

Mi volto a guardare in torno, riconoscendo la stanza rosa e azzurra.
Mio padre e mio zio sono affianco a me, a fissarmi preoccupati.

Cerco di parlare ma la gola mi brucia da morire.

- c'é stato un attacco da un branco sconosciuto- disse jay poggiando una mano sulla mia.
Credo che mi abbia letto nel pensiero. - ti abbiamo riportato a casa per tenerti al sicuro- aggiunse mio padre.

Abasso lo sguardo.
Ho la gola pesantemente fasciata e le fasciature arrivano al petto.
Riesco a muovere le mani e il resto del corpo ma fatico a respirare.
- jay, muoviti!- urla una voce fuori dalla porta.

- ho voluto vederti riaprire gli occhi- disse jay asciugandosi le lacrime- mi hai spaventato molto!-.
Resto a guardarlo e il mio cuore si spezza ulteriormente.
- non ho saputo prottegerti- aggiunge con voce spezzata- per il tuo bene é meglio rompere la promessa-.
Toglie la sua mano dalla mia.
- mi dispiace tantissimo ma é meglio per tutti- disse dandomi un bacio sulla guancia prima di uscire.
Protendo la mano verso la porta ma non riesco a fare neanche un suono.

Istintivamente guardo mio padre, poi ryan.
- ci dispiace ma non possiamo acettare questa unione- disse papà- lui ha un branco a cui badare e tu lì non sei al sicuro, quindi é meglio così-.

Lui esce e guardo ryan.
É ofuscato dalle mie lacrime.
Finalmente ho quello che volevo e aron deve rovinare tutto.
La mia unica speranza é quella che mi creda morta.
Le sue intenzioni erano queste, no?

- ha raggione lui- disse ryan- se hai bisogno di qualcosa, qualunque cosa, schiaccia il pulsante, e arrivo subito-.
Guardo il pulsante rosso sul comodino.
Da bambina quando stavo male, lo suonavo per chiedere a shira i biscotti ma non é detto che stavo male per davvero.

Annuisco per quanto possibile e lui esce.
Sospiro e chiudo gli occhi, asciugandomi le lacrime.

Cerco di dormire, cosa che avviene alle due di notte.

Sogno aron.
Io e lui, in una valle.
Lui mi rincorre e ci buttiamo sull'erba, a baciarci come se niente fosse.

La mia lupa é felice e io provo a dimenticare e lasciarmi andare ma un suono di passi interviene nel mio sogno.
Apro gli occhi e guardo la coperta.
C'é un'ombra che la taglia di traverso e non é di sicuro la mia.

La paura si impossessa di me mentre il cuore mi batte a mille.
Guardo la figura e noto un paio di occhi.

É solo aron.
Tiro un sospiro di solievo e torno a sdraiarmi sul cuscino.

Aspetta.
Aron è qui!

Mi volto a guardarlo incredula.
I suoi occhi rossi sono misti al castano.
La cosa mi spaventa a morte.
Viene avanti.
Ha solo jeans e maglietta.
La poca luce nella stanza lo fa assomigliare ad un dio greco.

Si avvicina e si inginocchia, prendendomi la mano.
- mi dispiace, non volevo!- disse.
Aspetta, sta piangendo?!
La mia lupa prende a lagnare dal dolore, nel vedere il suo compagno conciato così.
Non riesco a parlare e non solo per la voce, ma anche perché non so cosa dire.

- ti prego di perdonarmi, il mio obbiettivo non era questo, non ti avrei mai fatto del male, lo sai!- disse sedendosi sul letto.
Affonda il viso nei miei capelli e apoggia la fronte sulla tempia destra, sdraiandosi affianco a me.
Non provo a scostarmi, oltre a essere bloccata da lui, sono anche sotto shock nel vederlo in questo stato.
La mia lupa sta esultando dalla gioia ma la mia parte razionale non gli crede.

- giuro che non ti faró mai più del male!- disse mentre sento la sua guancia umida strofinarsi contro la mia.
Sembra quasi un bambino spaventato.

Il mio cuore si spezza ancora di più e non so più com'é veramente visto che si é spezzato talmente tante volte.

La mia lupa sta cercando di prendere il sopravvento.
Cerco di bloccarla per evitare stupidaggini ma lei mi respinge e prende il controllo.

Qualche secondo dopo aron é sopra di me e la mia lupa ha avvolto le mani sul suo collo e lo sta baciando.

Ma che diavolo serve la parte lupo se ti contradice sempre?!
Io devo essere arrabbiata con lui, non limonarmelo dopo che mi ha quasi uccisa!

ARON

-giuro che non ti faró mai del male- dissi piangendo come uno stupido cucciolo indifeso.
Non voglio farmi perdonare ma é una cosa che viene dal mio lupo.
Sono stato molto male sapere di non potere più bearmi del suo tocco e l'ho guardata per ore, apostato alla finestra, straziato dal dolore.

Quando l'ho vista muoversi e aprire gli occhi, bhe... é stato il regalo più bello della mia vita.
Mi sono sentito bene e ho cominciato a pensare a come diavolo farmi perdonare.

Ho aspettato molto, che tutti si addormentassero e poi ho aperto la finestra e sono entrato.

Si stava agitando nel sonno e si é svegliata di soprassalto.
Mi sono sdraiato qui, sul letto e ho notato che i suoi occhi si stanno illuminando, passando dal verde chiaro all'azzurro, segno che sta combattendo con la sua lupa.

Mi ha spiazzato totalmente quando mi ha baciato e so che é la sua lupa.
Amethyst invece sta cercando di respingermi.
Tipo prima mi accarezza la guancia e poi si ritrae.
Apro gli occhi e noto che lei
sta cercando di vincere sulla lupa ma a quanto pare la seconda sta vincendo e ne sono felice visto che ho disperato bisogno del contatto con lei.

La sua lupa sta cercando di avvicinarsi il più possibile a me, fino a lacerarmibla maglietta e buttarla a terra.

Lascio agire anche io il mio lupo.

Lei smette dopo qualche minuto di lottare e lascia fare tutto alla lupa.
Io mi godo la sensazione che solo lei mi sa dare e prego la dea che lei mi perdonerà primo o poi e che mi potrà amare, come io amo lei.

La proteggeró da tutto e la renderó felice, basta solo che mi rivoglia con se.

Ci baciamo con una passione tale che mi perdo in quel bacio.
Non voglio che finisce.
Non deve finire.




IL MIO MATE. Where stories live. Discover now