CAPITOLO 29

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La festa è finita verso le tre del mattino con i fuochi d'artificio.
Come regalo di compleanno da parte del branco, é un viaggio sul jet privato.
il regalo da parte dei genitori di jay è una villa extra lusso in germania.
Dopo il viaggio io e jay faremo le promesse per poi stabilirci lì.

Io non posso essere più contenta visto che mi trasferiró in un posto dove aron non mi puó raggiungere.
Dopo aver fatto le valiggie salgo in macchina.
Do un saluto mentale a quel posto e ad aron, sopratutto ad aron mentre la macchina parte.

Il viaggio dura più di sedici ore sul jet trivato.
Credevo che per viaggio intendevano che ci saremo fermati in qualche città, invece é solo il viaggio sul jet.

Quando arriviamo é mattina e il sole è appena sorto.
Jay è rimasto tutto il tempo affianco a me per tenermi compagnia, cosa molto gradita.

Dopo un paio d'ore di macchina arriviamo in una città.
Il territorio é immenso, tutto verde e la così detta cittadina è in mezzo alla natura.

Il branco ci accoglie con gli aplausi.

- tra poco c'è la cerimonia- disse- lei ti accompagnerà nella nostra camera-.
La ragazza bionda e con occhi blu mi sorride.

La seguo dentro ad una villa.
É moderna e la camera é enorme e molto illuminata.
Mi guarda e dice qualcosa ma non riesco a capirla.
Scuoto il capo.
Lei deve arivarci, perché indica il bagno e un vestito sul letto.
Annuisco.

Entra un altra ragazza, poco più giovane.
Si scambiano qualche parola poi la bionda esce.
- ciao, sono agathe- disse l'altra ragazza.
Ha capelli biondi, un po più scuri dell'altra e occhi verdacei.

La mia lupa ringhia a quel colore.
Verde.
É il colore degli occhi della sposa di aron e la cosa mi da un odio profondo.

Prende a darni ordini e mi trattengo a spento dal strangolarla.
Dopo qualche minuto esce e io vado a farmi un bagno.

Dopo essermi vestita mi arriccio i capelli e mi trucco.

Sento bussare ed entra mio padre.
Ha un enorme sorriso sul viso.
- sono tutti seduti, manchi solo tu- disse.
Annuisco e mi do un ultimo sguardo allo specchio prima di uscire.

Sembra un vero e proprio matrimonio, con altare e le persone che siedono sulle sedie.

La differenza tra diventare compagni e un matrimonio é:
In pratica sono la stessa cosa ma a diferenza di un matrimonio, nessun umano doveva saperlo, era una cosa tra i branchi.
Visto che viveviamo a lungo dovevamo restare nascosti eccetera...

Dopo aver raggiunto l'altare, rispondiamo alle domande dell'uomo e poi ci scambiamo gli annelli.
Molti stanno piangendo di gioia.
Io sono felice perchè posso finalmente contare su un vero compagno.

Poi c'è il taglio della torta, i balli e molto altro.
Finiamo che sono le undici.
Mi sento esausta.

Mi cambio e mi infilo sotto le copere, guardando il mio compagno.
Lui sorride e mi stringe a se.
Mi rilasso e presto mi adormento.

ARON

Esco dal bagno, asciugandomi i capelli e guardo xylia.
É sdraiata sul letto e cerca di essere provocatoria.
Le sorrido ma per oggi sono stanco.

ci sono stati problemi col branco.
I miei genitori hanno scoperto di xylia e non hanno aprovato l'unione, quindi ora ci sarebbe il divorzio.

Il mio piano con la mia ex-luna ha avuto solo il compito di farle capire chi sono realmente.
Credo che sia sufficiente farla sofrire come lei ha abassato il mio rango e dopo il divorzio ho intenzione di tornare da amethyst.

Non sono più visto di buon occhio da nessun membro del branco quando la voce che mi sono fatto battere dalla mia luna si é sparso.
Ora mi sono vendicato e se amethyst tornerà, non oserà più mancarmi di rispetto.

Basta che mi vede e sarà subito ai miei piedi come l'ultima volta che l'ho vista.
Che compagna debole che mi ha assegnato la dea.

Guardo la pietra appesa su un chiodo. Sì, anche dopo che l'altra é andata in frantumi, la mia pietra continua a dare segni.
Non si é ancora illuminata e non lo farà mai.
Faccio un ghigno crudele, avvicinandomi.

É bianca.
Che strano, non deve esserlo.
Mi avvicino e la prendo in mano.
Il mio ghigno sparisce all'istante quando vedo che è andata in mille pezzi.

C'é qualcosa che non va.
Prendo il telefono e chiamo Doran.
- stai tenedo d'occhio amethyst?!- sibillo.

- se ne sono andati- disse lui.
- cosa?!- urlo facendo vibrare le finestre e perfino il letto.
- seguila!- sbotto.
- se ne sono andati stamattina e ho cercato ma sono su un jet privato- risponde doran.

- non ti muovere, saró presto lì- sbotto.
- sì alpha- disse.
Riataccai.

Dannazione!
Questo non é nei piani.
Quella ragazzina me la pagherà cara!
Guardo xylia sotto le lenzuola e mi viene una brillante idea.
So già come fargliela pagare.
La zittiró una volta per tutte!
É una promessa.



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