CAPITOLO 11

8.7K 468 66
                                    

Dopo diversi minuti mi do una sistemata ed esco.
Nirai puó pur sempre cambiare idea.
Vero?
Scendo e lo trovo in cucina a mangiare una torta con panna e fragole.
Mi siedo sullo sgabello accanto al suo e lo guardo.
La cucina sembrava un bar.
In pratica c'é una cucina ampia e un bancone con sgabelli che la circondano.

Gli apoggio una mano sulla spalla.
- non mi toccare!- sibilla alzandosi e uscendo in giardino.
È arrabbiato?!
Non ci credo!
Quella che deve tenere il muso sono io!
Insomma lui mi sta chiedendo troppo e per di più mi ha paragonata a zoey!
Lei é più grande di due anni per non parlare del fatto che ha più esperienza con i maschi, anche prima di ryan.
Era considerata una troia.
Non so come fa a restare fedele a ryan per tutto questo tempo.
Forse è vero che il legame cambia tutti.

Passo il resto della serata in camera.
A cena io e nirai restiamo distaccati.
É teso e non mi degna di uno sguardo. È arrabbiato e nonostante tutto sono io quella che si sente triste.
Decido di provare a farlo raggionare più tardi.
Dopo cena va in camera e io dopo qualche minuto lo seguo.
Lo trovo girato su un fianco, braccia incrociate sul petto e sguardo assente. Piano mi avvicino, gattonando sul letto.
Poggio il mento su una sua spalla.
- sei ancora arrabbiato?- chiesi piano.
- tu che ne dici?!- sibilla.
- nirai, ti prego, raggiona!- dissi.
Lui si alza di scatto e io mi scosto in tempo per non restare senza testa perchè se mi avesse presa, sono sicura che lo sarei.
- raggionare?!- urló- io ho raggionato e ho preso una decisione, quindi o la acetti altrimenti dovró prendere dei provvedimenti!-.
Abassai lo sguardo sulle coperte a cuori.
- sono stanco di questa storia, quindi voglio il mio cucciolo, subito!- sibilla più piano.
- lo so ma potresti parlarne prima con me- obbiettai.
- l'ho fatto- rispose- ma hai visto come te la prendi?!-.
- non sono pronta- risposi.
- non lo sarai mai- sbotta gelido tornando a sdraiarsi.
Cerco di riapoggiarmi ma mi spinge via.
Mi allontano fino a stendermi sulla mia metà.

Passano diversi giorni.
Tra due settimane sarei andata in calore e speravo che nirai si sarebbe calmato, se no, altrimenti dovevo acettare la sua scelta.
Passo quei giorni a cercare di avere un po d'afetto da lui ma ogni volta mi respinge e sento sempre strette sul petto.
Era come se sono un fantasma e lui penetra il mio petto con la mano per stringermi il cuore.
Ero stanca.
Cercavo di guardarmi il meno possibile allo specchio o farmi vedere dagli altri perchè ero sempre pallida.
Dormivo poco e mangiavo meno.
Volevo solo tornare come prima, per questo acetto la sua scelta.

Era sera, ho appena finito di mangiare quel poco che mi andava.
Entro in camera e mi siedo sul letto. - nirai- dissi piano.
-cosa vuoi?- chiese staccandosi da dei documenti.
- ho pensato- dissi- e acetto la tua scelta del cucciolo-.
Lui si volta e sorride.
In queste due settimane non mi ha rivolto nessuna attenzione, forse qualche sguardo ma non mi coccolava più come prima ed é questo che mi ha ferita.
- perfetto- disse lasciando i documenti sul comodino- quando pensi di cominciare?-.
Abassai lo sguardo sulla coperta.
La risposta era chiara.
- eccellente- rispose sporgendosi fino ad abracciarmi.
- sono felice che tu l'abbia capito- disse.

Passano altri tre giorni.
Nirai era più solare e almeno mi dava le attenzioni che avevo urgente bisogno.
C'era qualcosa che non andava.
Io ero più triste.
Avete presente quando pensate che la persona alla quale volete molto bene, che considerate la migliore sulla faccia della terra, si rivela in realtà un mostro?
Ecco è così che mi sento.
Non ci credo ancora che mi tratta così.
La cosa di cui ho più paura, lui mi costringe a farla solo per arrivare al suo obbiettivo.
Sta tornando tutto come prima, ma non per me.

Il mal di pancia mi fa sperare.
Ho paura di essere incinta, insomma il parto e il resto, ma voglio vedere nirai felice nonostante tutto ma niente.
Mi ritorna il ciclo, segno che l'accopiamento è fallito.
Devo solo dirglielo.

Mi sta aspettando in camera.
Io sono chiusa in bagno da una ventina di minuti.
Dopo aver pianto per metà del tempo del mio fallimento, impiego gli altri dieci minuti cercando di darmi un contegno.
Esco e lo guardo.
Lui si alza e inarca le sopraciglia.
- non ha funzionato- risposi.
Lui si avvicina e mi cinge le spalle.
- ci riproveremo il mese prossimo- disse.
La verità?
Sono sollevata o almeno per ora.
Ma se lo vuole così tanto, allora io da brava compagna dovrei mettere da parte le mie paranoie e le paure per renderlo felice.
Si siede sul letto e mi fa sdraiare accanto a se.

Passa un mese.
Nirai sembra rilassato e almeno in questo mi da attenzione.
Mi sento più sicura perché ho pensato ai pro e ai contro.
Si comporta come un padre, se così si puó dire.
Ryan ha preparato la cameretta del suo cucciolo.
Dopo diversi esami, è risultato che è un maschietto, quindi è tutta azzurra. Io e nirai abbiamo parlato e alla fine abbiamo deciso di farla interamente bianca.
Nonostante le mie proteste, ha anche comprato il necessario.
La cameretta è bellissima e strappiena di giochi anche se non sono ancora incinta.

Sono passati circa quatro giorni dall'ultimo accoppiamento.
Anche se non ha funzionato non importa.
Sono sicura che nirai aspetterà.

Sono al caldo delle coperte.
Sono le dieci e nirai é mattiniero.
Mi alzo.
Vado tranquillamente a farmi una doccia e mi vesto.
Un attimo.
Apro l'armadio ma non ci trovo niente.
Prendo dei pantaloncini e una maglietta del giorno prima.
Sento bussare.
Vado ad aprire, trovandomi maya davanti.
È pallidissima.
- nirai ti vuole urgentemente nel suo studio- disse con un fil di voce.
- ma che succede?- chiesi.
- non lo so ma non promette niente di buono!- disse andandosene nella sua camera.
Mi lego i capelli in una treccia e scendo al piano di sotto.
Ryan e zoey devono essere andati a prendere dei vestiti mentre gli altri sono in salotto a giocare con i videogame.

Vado nello studio di nirai.
Ryan e nirai hanno uno studio personale a testa.
sono due camere diverse, anche se non ho capito a cosa servono.
Busso alla porta in legno chiaro prima di aprirla ed entrare.
Mi trovai davanti nirai, seduto alla scrivania e davanti a lui una ragazza dai capelli di un rosso sangue.
Il mio cuore perse un battito.
Mi guardano entrambi.
- maya ha detto che mi hai chiamata- dissi leggermente incerta, guardandolo.
- si, è così- disse lui alzandosi.
Notai un certo distacco nei suoi movimenti e solo allora mi accorsi che il legame era molto debole.
- sei appena stata cacciata dal branco- disse.
é come se mi avesse investito un tir.
Mi irrigidì.
- cosa?- chiesi incredula dopo qualche secondo.
- amber prenderà il tuo posto di luna- disse.
Rimasi ferma a fissarlo per qualche secondo.
Mi sento stordita.
- cosa?- ripetei incredula.
- hai capito bene- rispose- voglio il mio cucciolo, quindi se non me lo darai tu, me lo darà lei-.
- non puoi farlo!- dissi.
- peccato- rispose gelido- le tue cose sono già in macchina quindi o te ne andrai con le buone o ti sbatto fuori io con le cattive-.
Non puó averlo detto!
- ti avevo detto che avrei preso misure drastiche- disse.
- mi rifiuto di andarmene- dissi.
- okay- rispose.
Qualche secondo e mi ritrovai sulla sua spalla.
- non mi lasci altra scelta- disse.
Mi porta fuori.
Non grido.
Non provo neanche a liberarmi.
Non posso crederci, ecco!
Era un incubo.
- che stai facendo?- chiese brian.
Tutti ci seguirono fuori.
Sentì nirai mollarmi e cado pesantemente a terra.
- perchè?!- chiese shira.
- non puoi farlo!- dissi con le lacrime agli occhi.
- ti ho detto i patti e non é colpa mia se sei una bastarda sterile!- urló.
In quell'istante tutte le bocche dei presenti erano aperte e lo fissavano con orrore.
- vattene- disse gettandomi le chiavi della mia macchina.
Cadono a terra.
Lo guardai stringere i pugni e tornare dentro.
Subito dopo qualcosa spezzarsi.
Il legame si è spezzato.
Mi inginocchio e mi asciugo le lacrime col dorso della mano.
non ce la faccio ad afrontarlo, così prendo le chiavi e vado alla macchina.
Le mie cose sono tutte dentro, così mi siedo al volante e parto.

È la prima volta che faccio un capitolo del genere, quindi abbiate un po di pazienza e fatemi sapere cosa ne pensate.
Lo so che é troppo ma non ho più idee, quindi scusate.

Anna.

IL MIO MATE. Där berättelser lever. Upptäck nu