CAPITOLO 22

4.6K 287 33
                                    

Dopo otto ore di macchina, finalmente arriviamo a casa mia.
Nessuno ha fiatato durante il viaggio.
Io ero persa nei miei pensieri.
- ci fermiamo qui- disse lynwood- fai attenzione e per il bene del branco non dire a nessuno dov'é l'isola-.

Annuì, uscendo.
corsi fino ad arrivare alla soglia.
- papà! Mamma!- urlai entrando.
Vidi ryan e zia zoey venire alla soglia.
Mio padre spuntó dal piano di sopra.
In men che non si dica, tutto il branco é avvolto in un abraccio in torno a me.
Sono felice di ritrovarli.
Ho le lacrime agli occhi, e non solo io.

Mi stacco e guardo in cerca di mamma.
- dov'è mamma?- chiesi.
- l'hanno uccisa la notte in cui sei sparita- disse papà con le lacrime agli occhi.
Ha la barba ed é visibilmente mal nutrito e distrutto.

Ci sediamo sul divano e papà mi dice tutto quello che é successo nelle ultime tre settimane, il tempo in cui sono stata via.
In pratica niente di tanto interessante.
Mi hanno cercata e hanno fatto il funerale.

Ryan ha chiesto dove mi trovavo e cosa mi hanno fatto ma su questo sono stata vaga.
Ho risposto che non sono sicura e che era in mezzo al bosco.
Ho detto che sono stata rinchiusa in una camera ma non mi hanno fatto niente di male.
Non ho il coraggio di dire che é stato il mio compagno a farlo, sopratutto perché ha ucciso mia madre e perché non lo rivedró più.
Visto che é l'alba ormai, logan mi accompagna a vedere la tomba.
É di marmo bianco e ha su moltissimi fiori.
Mi si spezza il cuore.
Non riesco a trattenere le lacrime.

Dopo mezz'ora acasciata vicino alla lapide, logan finalmente riesce a calmarmi e trascinarmi via.

Andiamo ad una valle. Mamma la chiama "la valle delle lucciole", fin da quando ero piccola.
Ci sediamo e accarezzo con le dita l'acqua limpida del ruscello.
Prendiamo a parlare e gli racconto di aron e la cosa mi fa sorridere ma ripensando a quello che ha fatto, non riesco a fare altro che a piangere.
Lui mi abraccia, cullandomi come una bambina.

La verità é che da quando l'ho lasciato, mi sento divisa a metà.
Voglio tornare da lui.
questo pensiero mi porta alle parole di mia madre.

Ora capisco che cosa voleva dire.
Sento un masso sul petto e la mia parte lupo continua a chiedere di tornare.

Le rispondo che non posso e la mia lupa si rintana da qualche parte.
- devi dire a nirai di questa cosa- disse dopo qualche minuto.
- no- risposi- se lo scopre mi rinchiuderà in casa per il resto della vita-.
- dillo a mio padre, lui potrà aiutarci- disse.
Sospiro e annuisco.

Forse é meglio.
- torniamo- disse.
Torniamo in casa e vedo maya passarmi i suoi biscotti.
Scuoto il capo e vado nell'ufficio di ryan, mio zio.
Busso per poi entrare.
- ciao, come ti senti?- chiese con un sorriso.
- così così- dissi guardando la sua libreria personale.
- qual é il problema?- chiese.

- non dirlo a mio padre- dissi- voglio solo parlare con qualcuno che mi dia un consiglio-.
- certo, dimmi pure- rispose.

Mi siedo sulla sedia e lo guardo, raccontandogli di aron.
Non dico né come si chiama lui né il nome dell'alpha o il posto.
Lui mi guarda interrogativo.
-non capisco perché vuoi nasconderlo a nirai- disse.

- é questo il punto- dissi- il mio compagno é la persona che mi ha rapita e l'ha uccisa-.
Ormai non riesco più a smettere di piangere.

- sai perché l'ha fatto?- chiese.
- ha detto che ha dato un segno quando ero piccola e lei gli stava sempre tra i piedi- risposi.

Lui sgrana gli occhi e dal cassetto prese un sasso semi piatto su cui c'erano incise due segni: 7Ω.
- é questo?- chiese.
Annuì.
- tu non capisci cosa vuol dire!- disse- questo branco é leggendario da secoli, prima ancora dei sette alpha-.

Lo guardai confusa.
- se riusciamo a trovare la sede, possiamo trovare un enorme tesoro e oltre a questo anche la gloria!- disse.
- ti prego no!- dissi- non so dove si trova!-.
- devi provare a ricordarti!- disse alzandosi.
- no- dissi- ti ho chiesto solo di mantemere il segreto!-.
- tu non capisci- disse- diventeremo leggende!-.
- non me ne importa niente!- dissi alzandomi di scatto- so solo che il territorio é nascosto al mondo ma mi hanno bendata e non so niente-.

- nascosto al mondo?- chiese- sei stata chiusa in una stanza e l'unico modo é quello sotteraneo!-.
- eh?- chiesi.
- lascia perdere- disse.
Prende il telefono e digita un numero.
- dai ordine di controllare ogni singolo foro in ogni parte del bosco, allargatevi il più possibile- disse.

Oh no, che cosa ho fatto?!
Bhe almeno staranno sulla terra ferma.
Mi asciugo le lacrime e corro in camera mia.
Entro e chiudo la porta a chiave.

É tutto come prima e perfino le coperte sono scostate, forse da quando mi hanno rapita.
Sto per fare un passo ma mi fermo.
Sul pavimento c'é un'enorme macchia rosso scura.
Non ho bisogno dell'olfatto sviluppato per sapere che é sangue.
Mi acascio sulla soglia, attenta a non toccarla e scoppio in un pianto disperato.

Non ce la faccio.
Non so cosa fare!
Prima mi bastava parlare con chiunque del branco dei miei problemi, invece ora qualunque cosa dico, loro cercheranno di sapere dove é nascosto il territorio ma fino a quando stanno sulla terra ferma, posso stare tranquilla.

Il mio dolore più grande é che il mio branco non é più come un tempo.
Ryan ha tradito la mia fiducia.
Niente é come prima.
E la parte peggiore é che non me lo aspettavo!

Resto lì per non so quanto.
Non ho la forza di alzarmi.
Mi si chiudono gli occhi e vengo ingoiata dal sonno.

IL MIO MATE. Where stories live. Discover now