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Non ricordava di aver mai provato una tale sensazione di terrore in vita sua. La famigerata Monica, colei che non poteva essere scalfita da alcuna emozione, si trovava in bilico. Senza perdere tempo chiamò Andrea, la prima persona a cui aveva pensato dopo aver trovato quella terribile immagine nella propria casella di posta. Non certo ai genitori, ai quali per ovvi motivi non avrebbe potuto raccontare nulla.

Rimase con il cellulare attaccato all'orecchio, sperando in una rapida risposta, in preda al panico. Un lieve tremore iniziava ad accompagnare ogni suo nervoso movimento. Dopo diversi squilli temette che Andrea stesse dormendo, ma quando udì la sua voce tirò un sospiro di sollievo. Con frasi rapide e sconnesse gli racconto tutto, facendolo allarmare. "Non ti muovere. Vengo subito."

In poco meno di mezz'ora, quello che per molti era diventato il suo fidanzato, si presentò sotto casa. Monica decise che non lo avrebbe fatto entrare e non perché si vergognasse, ma sua madre l'avrebbe tempestata di domande e non era decisamente il momento per sopportare tanta curiosità. Uscì dal portone, adducendo come scusa una questione importante di cui doveva parlare urgentemente con Sharon e salì in auto, con Andrea che attendeva serissimo al posto del conducente.

"Grazie per essere venuto." gli disse lei, con lo sguardo verso il basso.

"Raccontami tutto per filo e per segno" le ordinò Andrea, arrivando subito al punto. "Al telefono sei stata un po' vaga."

E allora Monica si sfogò, spiegando di come aveva abbordato su Yellow Chat uno strambo tizio che si faceva chiamare Scoiattolo Invernale, di come questi misteriosamente avesse scoperto l'inganno e il suo nuovo profilo e dell'e-mail con quell'inquietante disegno, che aveva tutta l'aria di una pericolosa minaccia. Poi rivelò un particolare di cui aveva sempre sospettato, ma dopo quella sera iniziava a credere che avesse avuto ragione sin dall'inizio.

"Mi ha seguita fino a casa. Quindi sa dove abito."

"Ne sei proprio sicura?" chiese lui.

Monica annuì. "Non so come è possibile, ma è così. Forse è un esperto di informatica, altrimenti non riesco a spiegarmi come abbia fatto a trovarmi."

Andrea fissò il volante della propria auto. "Se è come dici tu, la situazione è seria."

"Era lui, ne sono certa. E ora è molto vicino, segue ogni mio spostamento. Non oso nemmeno immaginare quale sarà la sua prossima mossa."

"L'hai fatto proprio arrabbiare."

"Dici? Eppure nell'oggetto del messaggio ha scritto per la mia dolce cucciola. Questo significa che in qualche modo gli piaccio."

"E perché allora il disegno?".

"Forse era un modo per dirmi che se non faccio quello che vuole, la pagherò cara. Già nella nostra prima conversazione ha detto di essere convinto che io fossi la ragazza giusta per lui e che non conveniva contraddirlo."

"Andiamo alla polizia." suggerì Andrea. "Loro sapranno cosa fare."

La giovane scosse la testa. "No, sarebbe tutto inutile. Io non so chi sia e come rintracciarlo. E se poi venisse a sapere che l'ho denunciato potrebbe divenire ancora più molesto."

"Ma se credi sia così pericoloso non puoi lasciare correre così. Ricorrere alle forze dell'ordine è la soluzione migliore secondo me."

"Non posso a rivolgermi a loro." sostenne lei, guardandolo con serietà. "E non si tratta solo di Scoiattolo. Sai bene qual è l'altro motivo."

Andrea strinse le labbra. "La tua attività di procacciatrice di clienti su Yellow Chat."

"Già. Confessandolo, rischierei di finire seriamente nei guai. Perderei il lavoro e probabilmente mi beccherei una denuncia per truffa. Per cui, al momento non posso andare alla Polizia. Spero tu possa capire."

"Capisco perfettamente la sua posizione, ma non voglio che corri rischi."

"Starò molto attenta, promesso."

"Vuoi dormire da me, stanotte?" chiese lui, quasi timidamente.

Monica gli sorrise teneramente. "Meglio di no. E non perché non voglia, ma se lo facessi comincerei ad avere paura e non posso permettermelo. Probabilmente è quello che lui vuole."

"Va bene, ma per qualsiasi cosa non esitare a chiamarmi, anche se dovessero essere le quattro del mattino."

"Non dubitare." promise lei.

Si baciarono distrattamente, poi Andrea tornò a casa. Prima di tornare nell'appartamento, Monica si guardò attorno per controllare che nei paraggi non ci fosse qualcuno (Scoiattolo invernale) che la stesse spiando. Inquietata dal silenzio regnante nel quartiere, si affrettò a tornare a casa.

Tornò in camera e si affrettò a controllare la propria casella di Posta elettronica, per assicurarsi che non ci fossero altre sorprese. Frugò anche nelle e-mail indesiderate, ma a parte tentativi estremi di spam, non trovò nulla di strano. Poi tornò sulla pagina principale e osservò il messaggio inviatole da quello che si stava trasformando nel suo personale stalker. Aprì la pagina e studiò attentamente quella terrificante immagine.

Lo Scoiattolo con gli occhi iniettati di sangue la fissava con quel suo ghigno orribile. Perché indossava una sciarpa verde? Forse chiunque si celasse dietro quel manico - e dubitava fortemente si chiamasse Paolo, come aveva asserito - aveva voluto inserire un elemento di ironia nel quadretto. Ma lei non trovava affatto divertente quella bravata e si trovò a domandarsi quale sarebbe stata la prossima mossa. Non volle pensarci oltre e cercò disperatamente un modo per distrarsi, guardando un po' di televisione e trafficando sul cellulare.

Quando guardò l'ora erano oramai le tre passate e scelse di andare a letto, nonostante non avesse per nulla sonno. Pronta a passare una notte in bianco, rifletté sulle conseguenze delle proprie azioni e non poté fare a meno di pensare a sua madre, che le avrebbe detto ciò che fai di malvagio torna sempre indietro. Inoltre non voleva addormentarsi, per paura di trovare nei suoi incubi quello scoiattolo dai denti aguzzi che magari l'avrebbe inseguita, uscendo di punto in bianco dal proprio nascondiglio, creato in scuri e macabri anfratti. Incapace di muoversi, con le gambe pesanti, sarebbe crollata al suolo e quel piccolo mostro le avrebbe affondato i denti nella carne inerme.

Non voleva, certo, ma alla fine si addormentò.



Yellow ChatWhere stories live. Discover now