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Se avesse parlato, chi stava dalla parte opposta della videocamera avrebbe potuto sentirla, ma Monica rimase in silenzio, con un nodo alla gola, incapace quasi di respirare e durante quella breve apnea involontaria rimase con lo sguardo fisso sullo schermo, provando un orrore senza limiti. Il suo fidanzato era in balia del suo peggior incubo. Sperava fosse un brutto sogno, ma sapeva che ciò che stava guardando era fin troppo reale.

Scoiattolo,il cui volto era coperto dal passamontagna - ma aveva fatto in modo che nemmeno i suoi occhi potessero vedersi - mostrò una lama aMonica, poi iniziò a giocherellarci, fingendo di passarla sul corpo di Andrea, di cui si vedeva solo il capo, in un primo piano inquietante. Il suo prigioniero mugolava e si dimenava, cercando di liberarsi dalle corde che lo immobilizzavano, ma ogni sforzo era inutile.

"Aspetta!"gridò Monica, mettendo una mano avanti, quasi volesse levargli quel dannato coltello dalle dita.

"Cosa dovrei aspettare?" domandò Scoiattolo.

"Ti prego, non fargli del male."

"E perché non dovrei, sentiamo."

Monica venne colta di sorpresa dalla domanda che lei stessa aveva provocato e , in un momento così concitato, le uscirono solo poche e assurde parole. "Starò conte, se è quello che vuoi."

"Interessante."commentò il killer. "Ma vorresti stare con me solo per salvare la vita al tuo bello o per qualche altro motivo?".

"No,lui non c'entra. Voglio stare con te. Solo con te!".

"E perché lo vorresti?".

"Perché...perché sei forte, intelligente..."

Scoiattolo rise. "Mi piacciono le adulazioni. Continua pure."

Monica proseguì con una pantomima così umiliante da far si che ogni parola venisse accompagnata da una lacrima, come se il suo corpo stesse espellendo una dopo l'altra ogni bugia insopportabile. "Ora ti prego, lascialo andare. Prendi me, ma non fargli del male."

"Mi ha provocato delle belle sensazioni sentirti parlare così di me. E anche se so che non lo pensi davvero, l'apprezzo comunque. Ma meriti comunque una lezione, per esserti comportata male e non avermi ascoltato quando ne hai avuto l'occasione. Ormai è troppo tardi peri ripensamenti."

"No! Non farlo!".

Con una mossa rapidissima mosse la lama e la fece passare sulla pelle di Andrea, di fianco all'occhio destro, creando una linea rossa viva,che poco dopo venne bagnata da una goccia di sudore. Andrea chiuse gli occhi e urlò, ma a causa del bavaglio si udirono solo dei rantoli sconnessi. Monica assistette suo malgrado a quello orribile scena, incapace di aiutare il suo fidanzato e liberarlo da quella tortura.

"Qualche ora fa sono andato a fargli visita." spiegò Scoiattolo, dando una pacca sulla spalla al suo ostaggio. "Ero arrabbiato conte perché non avevi avuto il coraggio di lasciarlo e quando gli ho passato uno straccetto con del cloroformio sulla bocca, mi sono sentito meglio. Ammetto di aver esagerato, perché quando si è svegliato ho sfogato la mia rabbia su di lui. Ed è questo che ti deve far riflettere. Quello che gli sta accadendo è solo colpa tua."

"Non farlo, non farlo!" sbraitò Monica, incapace di smettere di piangere. "Se ci tieni a me come dici allora non farlo!".

"Misi spezza il cuore nel vederti soffrire così. Ma non posso fermarmi." affermò Scoiattolo, che afferrò la sedia dove Andrea era trattenuto e la spinse indietro, di modo che la videocamera lo inquadrasse dal petto nudo in su.

"Che ho fatto..." disse Monica sottovoce.

"Dai, dimmi dove devo tagliare."

"Sei pazzo! Non parteciperò al tuo sadico gioco!".

Yellow ChatDonde viven las historias. Descúbrelo ahora