21) Close To The Flame

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La mattina dopo L'angelo uscì presto da casa di Lucifero ricordava poco e nulla della notte appena passata. Aveva dei flash ma non ricordava come, dove e quando precisamente avesse perso il controllo. Non aveva abbastanza frammenti per ricostruire qualcosa che lo facesse sentire il colpa. Meglio così. Sperava sinceramente di non essersi umiliato troppo e di non ricordare nei giorni seguenti. Ma soprattutto sperava di non incontrare Lucifero per un bel po' perché non sapeva come avrebbe reagito. Passando per il corridoio rallentò davanti alla camera di DANGER sperando che lei non percepisse la sua presenza all'esterno... Il tempo di pensarlo e lei aprì la porta: Uno sguardo, (finto), dolcissimo... "Ciao!" Gli disse... Lui memore della promessa... Abbassò lo sguardo... Anche se gli sembrava strano che una così vivacemente curiosa non l'avesse fermato per riempirlo di domande. In questo preciso momento non ricordava quando si erano "parlati veramente" l'ultima volta... Tipo come l'uscita in moto fino al mare. Lei rimase sulla porta come in attesa di una sua risposta che non arrivò. Continuando a camminare si avviò verso l'uscita. Si sarebbero mai rivisti? Certamente si! Pur volendo sarebbe stato impossibile non incontrarsi. Frequentavano le stesse zone e se anche non fosse stato così prima o poi sarebbe comunque capitato uno scontro. La vita di entrambi scivolò "tranquilla" per quasi due settimane. Apparentemente sembravano spariti l'uno per l'altra. Ma era solo la quiete prima della tempesta.

La ragazza Emo stava smattando: quella sera nella sua scuola ci sarebbe stata una specie di festa e anche se non ne aveva voglia doveva andare... I prof l'avevano "cortesemente obbligata" a far parte degli organizzatori. Quindi avrebbe dovuto sorridere, fare telefonate... Chiamare per il catering ecc... Avrebbe preferito nascondersi in bagno tutta la sera... Probabilmente lo avrebbe fatto. Non era tipa da festa... Vestiti da principessina... Scarpe scomodissime... Sta cosa la stava mettendo di pessimo umore uscì in cortile per mettere dei manifesti dell'orrido evento...

DANGER era lì a spiarla come faceva da un po'. Poteva essere la sua occasione per riparare! Si avvicinò silenziosamente come d'abitudine. Finse di leggere... La ragazza Emo si girò... "Ciao bellezza! Come và?" Le disse DANGER sorridente. "Al solito! Grazie!" Rispose cortesemente. "Posso venire?", Le chiese ancora. "Come vuoi! A me non da fastidio di certo". Disse la ragazza senza neanche guardarla in faccia. "Comunque piacere, DANGER!", Le disse poi porgendole la mano. "Piacere!" Rispose la ragazza con un sorriso dolce stringendole la mano senza però dire il suo nome. "Allora ci si vede stasera bellezza! Spero che diventeremo amiche!". Disse poi. "Oh... Certamente!"... Rispose distrattamente la ragazza. Poi fece un cenno di saluto e girandosi rientrò a scuola.

Quell'incontro strano non era sfuggito all'angelo che era lì praticamente per caso. Era uscito dalla villa dopo giorni difficili di depressione pazzesca. Non sapeva da quanto si parlassero né in che rapporti potessero essere ma non gli piaceva. Sentiva una sensazione brutta addosso. Appena andata via anche DANGER, Scese furtivamente in cortile e lesse il manifesto della festa. Non sapeva come fare ma sapeva che avrebbe dovuto esserci. Non l'avrebbe lasciata in balia di quel demone.

Arrivò la sera. C'era subbuglio in città. Girava voce che ci fosse nell'aria un attacco dei demoni ad una festa di liceali piena di gente. Sarebbe stata una strage. Gli angeli della villa si stavano preparando. Nessuno sapeva quanto lui fosse pratico della scuola. Nessuno gli parlava. Era chiuso in se stesso. Concentrato. Dall'altra parte della città i demoni erano pronti. Tutti meno DANGER che sembrava sparita da casa di Lucifero. Era già alla festa: Vestito nero. Attillatissimo un corpo da sballo. Si mise ad aiutare la ragazza Emo anche lei in tiro... Di una bellezza mai vista... La tensione tra le due sembrava essersi sciolta... Ridevano... Scherzavano e facevano battute su quanto fossero sfigati i ragazzi di quella scuola. DANGER stessa non sapeva ciò che stava per accadere. Era stata in giro per cercare un vestito metà pomeriggio. Poi al rientro era andata direttamente in camera per prepararsi. Voleva essere perfetta. Stava andando tutto a meraviglia. Addirittura era di buonumore. Quella ragazza aveva un sorriso contagioso che l'aveva presa. Più tempo passava con lei più capiva... Cosa aveva potuto provare lui che l'aveva avuta vicina, perdendola...

L'angelo era fuori appostato in un angolo. Concentrato sui rumori di fondo. Da un lato sperava andasse tutto bene, dall'altro egoisticamente si augurava che succedesse qualcosa: Aveva bisogno di sfogarsi... Magari di fare del male a qualcuno... O forse desiderava semplicemente di potersi rivelare facendo l'eroe davanti a lei. Riconquistare il suo cuore sarebbe stato il massimo.

Allo scoccare della mezzanotte vide arrivare dall'alto una decina di demoni inferociti. Aveva deciso che non si sarebbe messo in mezzo fino all'ultimo. Avrebbe lasciato combattere i due schieramenti e avrebbe badato solo che a lei non succedesse nulla. Gli angeli erano mescolati tra la gente. Per non farsi riconoscere erano venuti da altre città,  non erano i soliti. Quindi nessuno di loro chiaramente riconobbe DANGER. I demoni entrarono dal terzo piano sfondando le finestre. La festa era al primo e con la musica nessuno sentì i vetri infrangersi. Ritrassero le ali e si cambiarono vestendosi a festa. Nessuno doveva sospettare nulla fino all'inizio della battaglia. Scesero tranquillamente le scale. Si mescolarono alla folla danzante... D'improvviso dettero il via al "vero spettacolo"... Uno di loro staccò la testa dal collo ad un ragazzo semplicemente tirandolo. Poi la tirò in mezzo alla pista. Scoppiò il delirio: gente che scappava calpestando i malcapitati che cadevano a terra. Qualcuno facendo cadere delle candele decorative appiccò il fuoco alle tende e alle tovaglie di carta che imbandivano le tavole... diventò un incendio in pochi secondi. A quel punto esplosero delle finestre. Solo allora L'angelo mise su il cappuccio ed entrò nel combattimento. Passò dalla porta... Venne accecato da una nuvola di fumo che lo lasciò senza fiato. A quel punto anche gli angeli erano entrati in azione ed era iniziata una rissa tra i due gruppi con i demoni che usavano gli umani come scudi. I morti già non si contavano più. Gli angeli stavano avendo la peggio ma lui non se curò. Si guardava intorno... Preso da panico... Non la vedeva! Cazzo! Se le fosse successo qualcosa avrebbe raso al suolo la città. Ucciso tutti! Angeli, demoni... Lucifero compreso! Anche l'androgino... Sarebbe diventata la sua guerra personale.  D'un tratto vide DANGER seduta con le gambe accavallate su un tavolino. Rideva sorseggiando un alcolico... Si godeva lo spettacolo. Senza alzarsi da lì, colpiva solo chi le capitava a tiro. L'angelo si faceva largo tra la folla tirando giù angeli demoni e umani... ormai trasformato... Di nuovo fuori controllo... Sapeva di aver fatto una promessa a Lucifero ma non gliene fregava un cazzo! "DANGER dove cazzo sta?" Le disse con gli occhi da pazzo... Quasi la spaventò, era inquietante. "Chi?" Rispose lei irritandolo... Lo stava chiaramente prendendo per il culo. La prese per il collo quasi strozzandola... In quel momento lei capì che ormai non era più lui. "Prova in palestra, era con un ragazzo", disse lei ridendo di gusto sapendo che la gelosia lo avrebbe divorato... Lui la spinse via... Facendola cadere giù... Stesa sul pavimento mezza ubriaca rideva ancora di lui. L'angelo corse verso la palestra... Ormai la scuola preda delle fiamme come l'inferno... Sembrava la terra di Lucifero. In palestra c'era una coppia che si baciava... Non guardò chi fossero... Prese il ragazzo e lo tirò via facendogli sbattere la testa così violentemente sulla parete che esplose in una bolla di sangue che macchiò il muro e il pavimento. La ragazza non era lei. La guardò con indifferenza poi la lasciò lì tremante, di lì a poco la divorarono le fiamme. Presi dall'alcol e altro la coppia non aveva sentito le grida nella sala principale. L'angelo era nel panico. Doveva trovarla. Corse per il corridoio incendiato chiamandola per nome... La sentì tossire nel bagno... Quasi non vedeva per il fumo... Non si respirava. Doveva sbrigarsi o sarebbe morta soffocata. Entrando in bagno si trovò davanti una decina di porte... Iniziò a sfondarle a calci gridando il suo nome... Nella terza c'era una ragazza mezza svenuta probabilmente andata lì per vomitare, era ubriaca. Non era lei... La lasciò con la testa nel gabinetto senza pensarci. Alla settima c'era lei... Stava malissimo... Non respirava... La prese tra le braccia. Lei lo guardò ma aveva lo sguardo assente... Probabilmente non lo riconobbe... Meglio così. Nel frattempo la scuola era ormai completamente in fiamme... Gli angeli erano allo stremo: una decina di morti e gli altri messi molto male. I demoni ballavano tra le vittime e ridevano impunemente. Il palazzo stava per crollare.  Con le ultime forze qualcuno provava ancora a scappare... Pochi i superstiti umani... Tra gli angeli qualcuno già gridava al tradimento dicendo che un angelo con le ali di corvo si era tirato indietro dalla lotta... E che anzi... Forse aveva dato il via lui ai demoni. Tra i demoni invece lo sgomento di aver visto per la prima volta un essere del genere... Così potente ma anche così spietato da passare sopra a tutte e due le schiere per i propri scopi. DANGER era ancora lì a bere e mangiare come se nulla fosse. La sua telepatia andò in allarme: L'angelo era in serio pericolo... Senza rendersene conto la stava chiamando in aiuto con la mente... Lei era un demone quindi immune alle fiamme e al fumo... Lo trovò mezzo svenuto con la ragazza tra le braccia... Con un soffio di fiato le disse: "Portala in salvo non farla morire... Se non dovessi salvarmi dille che l'ho amata tanto". DANGER la prese... E correndo verso l'uscita la portò all'aria aperta. Sembrava non respirare più. DANGER prese un respiro grande e poggiando le labbra a quelle della ragazza Emo pian piano la riportò in vita. La ragazza aprì gli occhi... Aveva la testa poggiata sulle gambe di DANGER che nel frattempo la carezzava la testa con materna dolcezza. "DA... DANGER... Ho visto il ragazzo con le ali... Mi ha salvata" disse. Il demone sorrise teneramente come si sorride di una parola sbagliata detta da un bambino...poi le disse "Tesoro tranquilla... Sei intossicata dal fumo.... Sei solo molto confusa, ti ho trovata nel bagno ho fatto appena in tempo ad aiutarti ad uscire". La ragazza piena di lacrime disse: "Grazie di cuore ti voglio bene!". DANGER la strinse forte. La sentiva tremare. Istintivamente le baciò le labbra per poi dire: "Tranquilla... Adesso ci sono io!" E la ragazza Emo con faccia da cucciola le chiese: "Amiche?". DANGER sorridendole rispose: "Da qui all'eternità!". Poi portando il viso della ragazza al suo petto la fece rilassare col suo calore... Lì fuori faceva freddo. Il cuore della ragazza pian piano ricominciò a battere normalmente. La scuola nel frattempo era ridotta alle sole fondamenta. Il resto polvere, fiamme e macerie. DANGER si chiese se l'angelo fosse morto. In quel momento non lo percepiva. Sentì un vuoto che non seppe interpretare. Ma finalmente la ragazza Emo era sua.

Sotto le macerie incandescenti L'angelo lottava tra vita e la morte... Ma più vicino a quest'ultima. Non sapeva se DANGER fosse riuscita a salvare la sua amata. I demoni lo volevano morto. Gli angeli lo consideravano un traditore. Se mai si fosse salvato si sarebbe ritrovato comunque solo. Vicino alle fiamme... Di nuovo si era bruciato il cuore. Di nuovo aveva perso tutto.

When love and death embrace Where stories live. Discover now