26) Rip Out The Wings Of A Butterfly

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La ragazza Emo alzò lo sguardo verso la "DANGER coi capelli rossi". Che ricambiò con un sorriso inquietante. Poi con un filo di voce parlò al telefono: "Cia... Ciao... DANGER...". Lilith le tolse con fermezza il cellulare di mano. Poi disse: "Carina la tua ragazza! Ti spiace se oggi me la faccio io?". "Non toccarla!" Rispose DANGER con un tremore nella voce che non le si addiceva. "Dimmi dove siete... Vediamoci... Per... Per favore... È... Una ragazza pura, è Innocente non farle del male...". Lilith scoppiò in una risata fragorosa e poi disse come per sdrammatizzare: "DANGER cavolo ma non hai detto alla tua amica che hai una sorella gemella? Ahahahah". A quel punto la ragazza Emo sembro rilassarsi... Anche se era imbarazzatissima per il bacio. Lilith le ripassò il telefono. DANGER chiese alla ragazza di dire a Lilith se potevano vedersi alle rovine del liceo, (almeno in caso la situazione fosse degenerata non avrebbero messo in mezzo cose e persone), Il demone accettò di buon grado. Finalmente avrebbe avuto modo di parlare con DANGER. La ragazza attaccò il cellulare. Adesso era faccia a faccia con... Con chi?. "Po... Posso sapere chi sei?" Le chiese balbettando. E lei ripete per l'ennesima volta in tono esasperatamente drammatico la sua presentazione: "Piacere, Lilith... Regina degli inferi!". La ragazza Emo rimase senza parole... La fissò per un paio di interminabili minuti.. Davvero non riusciva a capire se stava sognando. Non c'era differenza con DANGER, era ancora con la vaga speranza che fosse uno scherzo. Anche se... Insomma se ne era accorta dal bacio. Non sapeva dire come, visto che con DANGER era capitato una, forse due volte... E con Lilith solo una poco prima... Ma sentiva in quei baci qualcosa di completamente diverso. A modo suo li aveva apprezzati entrambi. DANGER sembrava distaccata emotivamente ma anche passionale e profonda perfino in un semplice bacio. Faceva venire voglia di... Ehm... Concedersi fino in fondo. (Stava forse ammettendo inconsciamente a se stessa che pochi minuti prima ci stava "provando" credendo fosse DANGER? Come se non fosse una dimostrazione d'amicizia ma qualcosa di... Più tenero?), scrollò forte la testa come per scacciare il pensiero prima che si imprimesse nella testa. Non voleva pensarci adesso. Cercò invece di pensare al bacio con Lilith per capire come aveva notato la differenza. Era questa: baciando la regina degli inferi non aveva desiderato come con DANGER di concedersi totalmente ma aveva provato la sensazione che le stesse risucchiando l'anima... Era una cosa piacevole e spiacevole al tempo stesso... Era come quando affogando, un attimo prima della morte, sopraggiunge quel senso di serenità che prova l'animo umano come forma di difesa per accettare l'ineluttabile. Era un bacio mozzafiato in cui ci si sarebbe potuti perdere per sempre. Occhi chiusi, bocche a flirtare per l'eternità. Mentre con DANGER... Cavolo... Si sentiva la voglia di dirle "Sono tuo!" E non era un semplice desiderio fisico... Era un qualcosa di teneramente perverso: La "necessità" di divenire parte di lei... Era... Difficile da spiegare... Era infinita. Era... "Ehi dove si va?" Chiese Lilith interrompendole il flusso dei sogni ad occhi aperti. "Ehm... Alle rovine del liceo..." Ripose. Così dicendo si avviarono. Entrambe non vedevano l'ora di incontrare DANGER. Lilith per "vederla da vicino"... La ragazza Emo per sentirsi più tranquilla... Protetta...

DANGER arrivò per prima alle rovine della scuola. Si sedette su un cumulo di macerie. Vestita total black era di una bellezza indicibile: Dr. Martens, pantaloni di pelle, giacca di pelle sopra la t-shirt con su scritto: "LOVE ME... IS MASOCHISM". (Un invito o un avvertimento?!?!?). Ansiosa respirava a fatica. Era preoccupata e incazzata. Non si spiegava tanta rabbia ma al solo sapere che qualcuno potesse toccare la "sua cucciola Emo" fu presa da un misto di senso di protezione e gelosia. Sentiva una presenza nell'aria. Le scappava ancora qualcosa? Aveva dei flash del giorno dell'incendio. Dell'attacco al liceo da parte dei demoni. Ricordava gli angeli sporchi di sangue. Morti. Qualcuno steso a terra in fin di vita tra le fiamme. Ma ancora c'era un ricordo sfocato: Qualcosa di indefinito che le danzava nella testa senza palesarsi. Non voleva arrovellarsi in quel momento. Voleva essere concentrata in caso di combattimento anche se la priorità era giocare d'astuzia per liberare la piccola Emo. Se un po' aveva capito l'anima nera di Lilith sapeva che al minimo screzio non avrebbe perso tempo a spezzarle il collo. In quel caso non ci sarebbe stato perdono. La sua ragione di vita sarebbe divenuta la vendetta. Si augurò intimamente che non accadesse.

L'Impala arrivò poco dopo col suo rombo inconfondibile. La ragazza Emo e Lilith stavano ridendo fino alle lacrime... DANGER non sapeva cosa dire... Corse incontro alla macchina e tirando fuori quasi di peso la ragazza l'abbracciò fortissimo come una mamma che ha appena ritrovato un figlio perso in un grande magazzino. Guardò male Lilith che rispose facendo una smorfia buffa. La ragazza ridendo disse: "DANGER non sai tua sorella quante cose buffe mi ha raccontato di te! Ahahaha". Chissà cosa poteva essersi inventata visto che neanche si conoscevano. "Ahahah immagino..." Rispose DANGER cercando di essere più credibile che potesse. Poi le disse: "Vai ad ascoltare un po' di musica in macchina dai... Io e mia sorella dobbiamo parlare!". "Agli ordini capo!" Disse la ragazza ridendo. Corse verso la macchina.

Le due erano finalmente faccia a faccia. Due versioni (malate) della stessa persona. Inquietante. Sembravano l'una il lato oscuro dell'altra. DANGER era nervosa. Lilith apparentemente serena. Quest'ultima parlò per prima: "Vogliamo strappare le ali a questa farfallina dolce?" Disse con tono da finta psicopatica quasi a mascherare quanto lo fosse sul serio. "Se ti avvicini ancora a lei sei morta!" Disse DANGER con l'odio nel cuore. "Abbiamo delle cose di cui parlare...", incalzò Lilith come se non avesse sentito la minaccia. "Non abbiamo nulla da dirci!" Rispose DANGER. "Non hai come la sensazione che ti stia scappando un ricordo?" Le disse ancora Lilith. L'altra abbassò la guardia... Era colpita dalla frase... Come poteva saperlo? La guardò senza riuscire a dire nulla. Lilith riprese... "Chiedi a Lucifero cosa è successo la sera dell'incendio. Ne abbiamo parlato la notte scorsa". DANGER ebbe solo in quel momento il sospetto che forse Lilith non c'entrasse con le sue amnesie. Poi disse ancora... "Sono qui solo di passaggio... Ma non pestarmi i piedi. Posso distruggerti per il semplice gusto di farlo... So dove colpirti!", e così dicendo tirò un bacio alla ragazza Emo che sorridendo ricambiò da lontano. "Sai che non saremo mai qualcosa di diverso che nemiche?" Chiese DANGER con fare da (finta?) dura. "Mi stupirei del contrario!", riposte Lilith avviandosi verso la macchina. La ragazza Emo sbracciandosi disse: "DANGER vieni a divertirti con noi?", "Tesoro non posso! Ti scrivo dopo ok? Ricorda che devi studiare!", rispose DANGER sperando di farla tornare a casa... Non era per niente tranquilla ma non voleva spaventarla... Raggiunse Lilith e finse di abbracciarla... Le sussurrò in un orecchio: "Ricordati che lei è mia...". L'altra sorrise... Poi disse: "Si vedrà...". DANGER avrebbe voluto colpirla... Ma non era il caso... Andò a salutare la ragazza dicendole di rientrare presto... La baciò sulla guancia. Non erano da lei tutte quelle tenerezze... Ma era l'unico modo per nascondere la rabbia che aveva dentro per non aver potuto reagire... Quella sera avrebbe parlato con Lucifero. Lilith era una manipolatrice ma forse non aveva mentito... Voleva scoprire quali ricordi aveva perso... E perché...

When love and death embrace Where stories live. Discover now