Prologo

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Apro gli occhi, ancora incredula di quello che ho difronte,non sono sicura di quanti possano essere ma questo poco importa perché quello che conta davvero sono gli applausi e il suono del mio nome che proviene da quelle persone. Sono intorno a me ed io mi ritrovo immobile su questo palco cercando di trattenere le lacrime. Diventare una ballerina professionista è stato il mio sogno più grande fin da quando ero bambina ed ora finalmente tutto si sta avverando.
Mio fratello mi sta raggiungendo con il bellissimo premio che tiene stretto fra le mani e un sorriso a 32 denti che mi riempie dentro, quando ad un tratto...
Driin.
Ore 7:30.
Sento un suono assordante, ancora troppo assonnata per capire che proviene dal mio telefono cerco invano di riaddormentarmi fino a quando realizzo che è tardissimo e che molto probabilmente mia mamma mi sta chiamando sicuramente infuriata perché non è riuscita a svegliarmi prima di andare a lavoro. Decido di non risponderle e di iniziare a prepararmi di fretta, ancora una volta dovrò supplicare Travis per farmi accompagnare a scuola.
Scusate, non mi sono ancora presentata, mi chiamo Nataly Rose ho 19 anni e sono la seconda di 2 fratelli.
Quando sono nata i miei genitori ancora non ne erano ancora a conoscenza, non so se posso definirla una sfortuna oppure una fortuna ma ho una piccola malformazione sul labbro superiore, non è molto evidente o almeno così è quello che mi riferisco i miei famigliari ma ha comunque influenzato tantissimo la mia vita adolescenziale.
Ho dovuto affrontare numerosi interventi chirurgici e ancora adesso sono in lista di attesa per eseguirne ulteriori, i chirurghi vogliono cercare di raggiungere un risultato quasi perfetto.
Non sono molto alta anzi, ho una carnagione dorata, i capelli ricci, occhi a mandorla scuri e un fisico formato abbastanza bene.
Ho lasciato la danza quando ero ancora una ragazzina ed è stato il mio errore più grande, da allora non posso fare altro che sognare quello che mi sono persa.
Travis Rose, la mia ragione di vita e l'uomo di casa a soli 26 anni. È il classico bello e dannato dai capelli scuri e gli occhi chiari con un  fisico pazzesco che ai tempi del college ha fatto strage di cuori. Poi c'è il piccolo Will, ha solamente 5 anni ed è una peste.
Travis ci ha fatto da padre sin da quando era un ragazzino perché il caro signor Rose ha deciso di abbandonarci cosi lui si è subito preso addosso il peso della famiglia crescendo troppo in fretta ma mantenendo quel suo lato da bambino che io adoro tanto.
Quando decisi di incontrare mio padre avevo troppa rabbia dentro, era uno sconosciuto ai miei occhi e nonostante nel tempo cercò di rimediare oramai era troppo tardi così piano piano smisi di vederlo rinunciando anche io a creare un rapporto padre e figlia. Travis non volle più saperne nulla di lui fin da subito per lui è ancora più difficile accettare il suo allontanamento, quanto a mia madre non ne parla mai, credo sia rimasta troppo scottata e anche solo sentire il suo nome la fa soffrire.

Hearts that beat as one Où les histoires vivent. Découvrez maintenant