Epilogo

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Ore 7:00
Driin.
Dylan spegne la sveglia con la mano ancora ad occhi chiusi, mi sveglio lentamente mentre mi accarezza il corpo nudo tutto per lui.
"Buongiorno" gli sorrido.
Mi prende e mi stringe a se, viso contro viso.
"Sei felice?" Mi chiede.
È una domanda inaspettata ma allo stesso tempo bellissima, una volta ho letto in un libro che la felicità dura quanto la ricreazione delle superiori e per la prima volta in vita mia, io la mia felicità l'ho trovata e non per 15 minuti.
So che sarà difficile iniziare una vita nuova, ci saranno tantissime prove che dovremo superare ma con lui non ho paura.
"Si,certo che sono felice"
Gli porgo il sorriso più sincero che potessi mai fargli.
"Non mi abbandonerai alla prima difficoltà, non è vero?"  Mi chiede sussurrando.
Inizio a muovere la testa dal lato destro a quello sinistro.
"Non lo farò"
Mi prende la mano e la stringe.
Rimaniamo abbracciati con le mani intrecciate fino a che non arrivò l'ora di prepararci.
Ieri sera Dylan è rimasto a cena da noi ed è stata una serata perfetta, mamma era contentissima e Travis non faceva altro guardarci e sorridere.
Dylan si è comportato benissimo anche con Will, ci ha giocato per tutta la sera e lui ne era veramente contento, will l'ha chiamato fratello e lui se l'è stretto in un abbraccio.
"Ragazzi scendete che è pronto?"
Urla mamma.
Dopo esserci vestiti, Dylan prende la mia e la sua valigia e la porta di sotto.
Finita la colazione è venuta l'ora di salutarci.
"Ci vediamo presto" dice mia mamma stringendomi.
"Ti voglio bene"
"Anche io mamma"
Non so come ma stranamente non scoppio in lacrime e lei nemmeno.
"Amore di fratello, dove sei?" Chiedo guardando in giro per la stanza.
Lo vedo arrivare con un grosso orsacchiotto di peluche.
"No ma te sei proprio matto" dico tirandolo per un braccio per poi stringerlo in un abbraccio.
"Stai attenta, mi raccomando"
Annuisce sorridente.
Dylan salutò tutti tranne Will che ancora stava dormendo.
Usciti di casa, lancio un bacio con la mano alla mia famiglia che ci guardava andare via felici dalla porta.

"Pronta?" Urla Dylan agitatissimo con un sorriso che non so descrivere.
"Ti amo da morire" dico guardandolo negli occhi.
"Stiamo andando via insieme finalmente"
Dice Dylan mettendo in modo la macchina.
Prendo il telefono e compongo il numero di Valeri, non sono riuscita a salutarla perché è partita con Derek per una vacanza.
Risponde al primo trillo.
"Siete in viaggio?" Mi chiede.
"Si" urlo eccitata.
"Perfetto, vi stiamo aspettando a casa" risponde lei.
Il cuore inizia a battermi fortissimo, guardo Dylan confusa e noto che sta trattenendo un sorriso.
Non posso crederci.
"Cosa vorresti dire con questo?"
Chiedo cercando di trattenere l'euforia.
"Voglio dire che tu casa es mi casa"
A quelle parole lancio un urlo e Dylan scoppia a ridere.
"Tu lo sapevi eh" dico rivolgendomi a lui.
"Ops"
"Brutto stronzetto" gli do uno schiaffetto sul braccio in modo scherzoso.
"Dai ragazzi ci vediamo tra un po, noi intanto la inauguriamo" dice Valeri ridendo chiudendo la telefonata.
"Voi siete matti"
Io e Dylan ci perdiamo in una risata.
Accendo la musica e comincio subito a cantare,rimango sorpresa quando si unisce al canto anche Dylan.
Sposta lo sguardo su di me e guardandomi dolcemente mi dice...
"Era una vita che ti stavo aspettavo"
❁❁❁

Hearts that beat as one Where stories live. Discover now