Capitolo 45.😑

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Ho chiamato Dylan e non mi ha risposto così gli scritto un messaggio.
"Ho trovato un lavoro per riuscire a guadagnare qualche soldino per raggiungerti il prima possibile per qualche giorno"
Dopo un oretta finalmente risponde e mi sento sollevata.

"Non dovevi, te li avrei mandati io"
"Assolutamente no.
"Non vedo l'ora di vederti"
"Anche io amore"
"Come ti trovi li?"
"Abbastanza bene, il mio compagno di stanza è un pazzo ahaha"
Mi arriva un altro messaggio.

"Avrei preferito se ci fossi stata tu al posto suo"
"Ho voglia di fare l'amore con te"
"Non sai quanta ne ho io"
Mi arriva un altro messaggio.

"Ci sentiamo presto che ora devo andare,ti amo"
Non gli risposi.

Mi manca tantissimo e poterlo sentire così poco mi fa male ma non ho intenzione di dargli sicurezza del forte sentimento che provo per lui, in questo modo avrebbe paura di perdermi, diversamente potrebbe fare qualche cazzata e pensare di essere perdonato perché sono legata a lui.
Mi arriva un messaggio e provo subito una fitta al petto, spero sia ancora lui, controllo e sono delusa perché il mandante è Ricky che mi dice di andare al bar per conoscere il resto della combriccola.
"Travis, prendo il tram e vado al bar" urlo dalla camera
"Va bene, se sta sera devi tornare ti porto io però"
Mi preparo in 10 minuti e scendo le scale, saluto Will che come al solito sta giocando ed esco di casa.
La fermata dell'autobus non è molto lontana ma ne approfitto lo stesso per ascoltare un po' di musica con gli auricolari camminando sul marciapiede.
Nonostante la melodia sia ad alto volume riesco a sentire il suono di un clacson, mi volto e all'interno della macchina c'è Valeri e Derek.
Mi tolgo le cuffie e le nascondo in tasca.
La macchina accosta.
"Ehi ragazzi" li saluto sorridente.
Derek mi saluta con un cenno della mano mentre Valeri apre lo sportello ed esce dalla macchina.
In strada non c'è nessuno.
Mi abbraccia ed io ricambio stringendola forte.
"Come stai?"
"Tutto bene voi?"
Dico accarezzandogli il braccio con fare affettuoso.
"Tutto bene grazie" rispondono entrambi.
"Come sta andando al lavoro?" Mi chiede curiosa Valeri.
"Benissimo dovrei dire,ho conosciuto un ragazzo fantastico e siamo diventati subito ottimi amici"
"Dovrai farmelo conoscere" mi sorride.
Derek tossisce e noi scoppiamo in una risata sonora.
"Tranquillo Derek, non gli piacciono le ragazze"
Entrambi mi guardano stupiti.
"E devo dire che è un vero peccato, è veramente un bel ragazzo"
Guardo l'orologio, cavolo sono in ritardo, dovrò chiedergli di darmi un passaggio, il tram sarà già passato.
"Si è anche offerto di aiutarmi a fare pratica"
"La maggior parte dei ragazzi fighi sono omosessuali e cavolo sono peggio delle donne, si tengono in tiro" dice sistemando le dita a formare un ok, portandole vicino alla spalle che muove un pochino.
"Hai detto bene, la maggior parte ma non tutti"
Risponde Derek facendo l'occhiolino.
Si vede proprio che è il cugino di Dylan.
"Ma zitto" risponde Valeri facendo un segno con la mano.
"Dove stavi andando?"
"A prendere il tram per arrivare al bar ma penso di... l'ho perso"
"Dai entra, ti accompagnamo noi " mi invita Derek.
"Potevi dirlo prima stupidina"
Valeri mi apre la portiera ed io entro.
"Grazie mille "
La macchina parte e nel tragitto chiacchieriamo ancora un po'.
"Quando torna Dylan?"  Mi chiede Derek passando lo sguardo dallo specchietto a me per guardarmi e poi ritornare a dare attenzione alla strada.
"Non lo so, non lo sento spesso, è impegnato con gli studi" rispondo cercando di non far trasparire la tristezza nella mia voce.
"Ti manca non è vero?"
"Tantissimo Valeri, ho paura che si sia stancato di me e che usi la scusa dello studio per non parlarmi" la voce inizia a tremarmi.
"Non devi preoccuparti e scommetto che quando torna non si staccherà un attimo da te"
Dice Derek sorridendomi.
Un sorriso spontaneo si forma sul mio viso,mi tranquillizzo per quello che mi ha appena detto perché in fondo so che sarà così ma non conosco perfettamente Dylan e potrei sbagliarmi ma ci spero lo stesso.
Siamo arrivati, scendo dall'auto e si abbassa il finestrino anteriore.
"Ciao Nataly"
"Ciao ragazzi,grazie ancora per il passaggio" saluto con la mano ed inizio ad incamminarmi, la macchina parte e Derek suona il clacson.
Sorrido ed entro subito al bar.
Appoggio la borsa sul divanetto di fianco alla porta d'ingresso e mi volto verso il bancone.
"Ehi mami, ben arrivata"
Martin mi viene in contro e lo saluto con un abbraccio, alzo lo sguardo per guardarlo negli occhi sorridente.
"Tutto bene?"
"Tutto bene" risponde accarezzandomi la schiena.
"Che fai Martin,non mi presenti questa bella ragazza?"
Sposto lo sguardo dirigendolo in direzione di quella sconosciuta voce maschile. Un ragazzo alto,molto sexy ricoperto di tatuaggi sulle braccia e sul collo che porta i capelli rasati a modi boccia e gli occhi blu mare si avvicina.
Poco dopo lo segue un altro tizio, il suo gemello che a differenza sua non è marchiato di tatuaggi. Sono molto sensuali e muscolosi.
"Piacere io sono Nataly"allungo la mano al primo dei due.
"Adrian"
Mi stringe la mano il ragazzo tatuato.
Dopo di che mi presento anche al gemello.
"Io sono Aaron" anche lui mi stringe la mano porgendomi un sorriso gentile.
Meno male che Adrian è riempito di arte sul suo corpo perché sono veramente identici, mi sono risparmiata delle future figuracce.
"Siamo solo noi quattro?"
Chiedo per sicurezza almeno mi preparo ad un altro bel ragazzo e non rischio di svenire.
"Manca il pezzo forte"
Risponde Aaron voltandosi verso la porta del bagno.
In quel momento una ragazza abbastanza alta dal fisico minuto con i capelli a caschetto ondulato di color marrone ed occhi neri esce mostrando le sue tettone rifatte che fuoriescono da un piccolo top e per completare il look hot indossa dei pantaloncini che a mala pena gli coprono il linguine.
Poteva benissimo venire in mutande, non avrebbe fatto tanta differenza.
Ha alcuni tatuaggi sulle gambe, è truccata al massimo e ha le unghie finte.
Si avvicina sicura di se sculettando.
"Piacere io sono Holly"
Si presenta pronunciando il suo nome come se avesse appena avuto un'orgasmo.
"Nataly" rispondo porgendogli un finto sorriso.
Immagino già quanto andremo d'accordo.
"Beviamo qualcosa?"
Propone avviandosi verso il bancone Adrian.
"Certo che si"
Martin mi prende a braccetto e raggiungiamo Adrian che è finito dietro il bancone.
"Ecco a te il tuo preferito"
Porge il drink a Martin per poi spostare il suo sguardo su di me.
Rimango per qualche minuto incantata dai suoi bellissimi occhi.
"Tu... vuoi qualcosa?"
Mi sorride.
Cavolo se ne è accorto ed è imbarazzato.
"Nono grazie, sono a posto così"
"Come vuoi"
Incrocia le braccia al petto e si appoggia con aria da figo.
Holly si avvicina e gli da un bacio appassionato.
"Ma che fai?"
Adrian è stupito ma allo stesso tempo contento della sua dimostrazione di stronzaggine.
"Marchio il territorio" risponde lanciandomi un frecciatina.
Mia cara non hai capito proprio niente.
Alzo un sopracciglio e mi limito a non ridergli in faccia.
"Mi sa che di territori ne marchi un bel po, potresti finire per ritrovarti a fare la pipì ovunque"
A quanto pare ci ha pensato lui a farla tacere.
Holly lo guarda malissimo e Martin non riescea trattenersi e scoppia a ridere.
Ha una risata coinvolgente e anche io non riesco a farne a meno, lo seguo in una risata sonora.
La stronzetta infastidita si allontana e Adrian mostra un sorrisetto soddisfatto.
"L'hai appena paragonata ad una cagna fratello"
Aaron non può crederci, è rimasto a bocca aperta e i suoi occhi blu mare sono spalancati.
"Mi sono stufato di lei e dei suoi tira e molla, si trovasse qualcun'altro con cui fare i suoi giochetti, c'è carne fresca adesso"
Si volta verso di me facendomi l'occhiolino.
Non so proprio che dire.
Sono imbarazzatissima e spero di non essere diventata rossa.
"Guarda che è fidanzata" risponde Aaron.
"E tu come fai a saperlo?" Chiedo strizzando le sopracciglia.
"Io so tutto di tutti"
Questa frase mi fa proprio venire in mente qualcuno in particolare,Dylan.
"Dyaln è un mio caro amico" continua prendendosi una birra dal frigo.
"Dylan Evans?!"
Aaron fa un cenno con la testa per confermare. L'espressione che si è appena formata sul viso di Adrian non mi piace affatto.
"Ma è un... è stato con parecchie ragazze, ha giocato molto lo sai vero?" Si volta verso di me.
Cosa?! Mi prendi in giro, perché se fosse così potrei farti scolorire in un attimo caro Adrian.
"A quanto pare non lo sapevi"
Voglio sperare che non sia vero quello che ho appena dovuto sentire e dopo tutto quello che abbiamo passato ci manca che fa la stronzata del momento mollandomi per un altra per poi aggiungermi alla sua lista di ragazze.
"Dov'è adesso?"
Mi chiede Martin per cambiare discorso.
"Si trova a Manchester"
Sono pensierosa e non riesco a concentrarmi su quello che stanno blaterando.
"Sarò io la tua spalla su cui piangere"
Guardo Adrian furiosa.
"Vaffanculo"
Gli porgo un bel medio,mi alzo dallo sgabello e raggiungo il divanetto per prendere la borsa.
Voglio andarmene subito.
"Nataly aspetta vengo con te"
Martin mi raggiunge.
"Non stare ad ascoltarlo"
"Il fatto è che io e Dylan non ci conosciamo molto ma tra noi è scoppiato subito quel qualcosa e... cavolo è complicato"
Stiamo camminando senza una vera meta.
"Andiamo a pranzare in questo ristorante, così avrai modo e tempo per raccontarmi se ti va"
Mi porge un sorriso genuino,lo prendo a braccetto e lo stringo contenta.
"Non vedevo l'ora di raccontarti"
Sono eccitatissima.
Spero sia dalla nostra parte e sopratutto che mi capisca.

Hearts that beat as one Where stories live. Discover now