Capitolo 55.😠

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Nel pomeriggio Dylan torna a casa sua ed io inizio a prepararmi, Martin vuole farmi fare un po' di pratica con i drink e insegnarmi qualche acrobazia.
Scrivo un messaggio a Dylan che lo invitava a presentarsi al bar questa sera e senza un minimo di dubbio risponde che ci sarà.
Prendo l'autobus e arrivo al bar.
"Ciao Nataly"
"Ehi Ricky, Martin mi ha detto di venire prima, è un problema per te se facciamo un po' di pratica?"
Appoggio la borsa e raggiungo il bancone.
"Tranquilla, fai un buon lavoro" mi fa l'occhiolino e dato che io non lo so fare gli sorrido.
"Eccomi "
Martin è arrivato tutto di corsa, si avvicina per abbracciarmi per poi andare subito dietro il bancone.
Io mi siedo su uno degli sgabelli davanti a lui.
"Guarda qua mami" dice.
Prende una bottiglia di vodka ed un bicchiere nelle mani, fa passare con un lancio la bottiglia alle sue spalle per poi riprenderla con la stessa mano mentre con l'altra in contemporanea lancia il bicchiere che poi riprende subito. Dopo di che tira la bottiglia di nuovo dietro le sue spalle e va a toccare il gomito dell'altro braccio facendola ruotar per poi riprenderla con la stessa mano con cui l'aveva lanciata e lo fa passare ancora una volta dietro di se finendo orizzontalmente sul bicchiere girando. 
Tutto questo in questione di secondi e la mia faccia sconvolta lo fa ridere talmente tanto che si appoggia al bancone.
"Pazzesco"
Riesco a dire.
Allunga una mano e delicatamente mi chiude la bocca con un sorriso da idiota stampato in faccia e scoppia di nuovo a ridere.
"Lo sai vero che non ci riuscirò mai?"
"Fidati di me"
Mi prende una mano e mi fa fare il giro del bancone.
Mi avvicino a lui.
"Sei sicuro? Potrebbero non esserci più bottiglie per sta sera "
"È per questo che ho portato queste.
Dice tirando fuori dal suo zaino bottiglie di plastica di vario tipo.
Ne prende una e me la lancia.
Ho dei riflessi fantastici, riesco a prenderla al volo.
Iniziamo e su 10, 8 sono le volte che quella bottiglia cade per terra.
"Sono negata"
"Mm si"
Trattiene una risata.
"Ci sei già te come barman che fa il flair e direi che puoi andare più che bene"
"Lo penso anche io"
Rido e Martin si avvia verso lo stereo per mettere della musica e come prima canzone parte una bachata,d'istinto mi si illumina lo sguardo.
"Beh, dai tuoi occhi direi che ci ho azzeccato"
Annuisco sorridente e lui si avvicina.
"Quiere bailar conmigo mami?"
"Dici davvero?"
Sono così contenta che quasi ho una paralisi facciale per vari minuti.
Iniziamo a ballare molto vicini con gambe alternate.
"Dove hai imparato a ballare così?"
Chiedo curiosa.
"Sono spagnolo mia cara, ho il ritmo nel sangue"
Le nostre gambe si strisciano e il mio bacino insieme al suo si muove perfettamente.
Mi fa alzare un braccio mentre con la sua mano lo percorreva dalla punta delle dita fino al fianco continuando a muovere il bachino a ritmo di musica. Mi fa girare e fermare con la schiena appoggiata al suo petto. Continuammo a ballare in questa posizione fino a quando mi fa voltare di nuovo.
Se non fosse perché lui è Martin, non ballerei con nessuno in questo modo.
"Si vede benissimo che ti piace, sai muoverti"
Dice.
"Adoro la bachata, solo a sentire il ritmo in qualsiasi posto mi trovi ,non posso fare a meno di sorridere, mi viene quasi la pelle d'oca dall'emozione"
"Adesso hai trovato il tuo ballerino personale" mi sorride.
"Eh che ballerino, non potevo chiedere di meglio"
Il ballo prosegue fino a quando sentiamo aprire la porta del bar nel momento in cui ero con la schiena appoggiata di nuovo al petto di Martin.
Il suo viso perde colore ed io mi fermo subito appena mi accorgo della sua presenza.
Esce velocemente dal bar ed io lo rincorro facendo un segno a Martin.
"Dylan aspetta"
Lo prendo per un polso.
"Che diavolo stavi facendo con quello lì?"
È furioso, non l'ho mai visto così.
"Stavano solamente ballando"
Non mi fa finire di parlare che si libera dalla presa dicendomi...
"Vi stavate praticamente strusciando ci mancava poco e vi ritrovavo sul pavimento"
Si mette le mani tra i capelli, ha la faccia disgustata. 
Ma per chi mi ha presa?! È una bachata, si balla così, informati.
"Sono venuto prima pensando di farti una sorpresa ma a quando pare sei stata tu a farla a me"
Continua...
"Non hai capito proprio niente"
"Ah no?! Vorresti dire che mi sono immaginato? Tu e lui...."
"Se mi fai parlare magari posso spiegarti"
"Non c'è niente da spiegare, nessuno può toccarti in quel modo tranne me" dice indicandosi.
Quasi mi viene da ridere.
"Quindi adesso? "
Incrocio le braccia al petto in attesa di una sua risposta.
Lui non dice niente, si gira e inizia ad incamminarsi,gli corro ancora una volta dietro e lo sorpasso posizionandomi davanti per non farlo proseguire.
"Se vuoi proprio saperlo quel ragazzo, meraviglioso"
aggiungo.
"Mi è stato accanto tutti questi giorni senza di te" dico puntandogli il dito.
"Mi ha fatto star bene " contino e come al solito non mi fa finire.
"Va da lui allora"
"Stai scherzando vero?"
"Ho la faccia di uno che scherza?"
"È gay Dylan" dico sottolineando la parola gay
"E adesso vai a fanculo e quando ci sei arrivato, fottiti"
Mi allontano avviandomi verso il bar.

"Avete litigato?"
"Si" rispondo con tono aggressivo mentre mi siedo sullo sgabello.
"Mi dispiace"
"Non è colpa tua" dico addolcendomi.
Mi sorride dispiaciuto.
"Preparami un drink, ne ho bisogno"
"Subito"
La porta si apre e Martin mi guarda facendomi segno di voltarmi, sapevo che Dylan era tornato.
Si avvicina e mi prende per un braccio facendomi alzare.
"Ma che ti prende?"
Sto per esplodere.
"Dobbiamo parlare"
Lo seguo e ci andiamo a sedere in uno dei tanti divanetti.
"Dimmi tutto" dico appoggiando i gomiti sul tavolino.
"Mi sono comportato male"
Faccio una smorfia per confermare il suo atto sclerotico di poco fa.
"Lo sai che non sopporto quando qualcuno ti tocca in un determinato modo"
"Devi farci l'abitudine perché se io voglio fare una cosa la faccio"
Lo guardo dritto negli occhi, riesco benissimo a capire quello che sta pensando.
"Questa lontananza avrebbe dovuto far bene ad entrambi ma tu sei cambiata"
"No, non sono cambiata, sono sempre la stessa forse sei tu che non ti ricordi più come sono. Dovresti sapere benissimo che non ti farei mai del male e sopratutto che possa assumere atteggiamenti irrispettosi nei tuoi confronti"
Sposta lo sguardo sul pavimento.
"Mi stai dimostrando che non ti fidi di me"
Gli prendo il viso delicatamente costringendolo a guardarmi.
"Scusami" mi dice.
Mi avvicino a lui per poi sedermici sopra con le gambe intrecciate attorno alla sua schiena accarezzandogli il viso.
"Mi fido di te"
Lo bacio.
Martin fa finta di tossire per attirare l'attenzione su di lui.
"Vieni Martin"
Gli feci un cenno con la mano e lui si avvicina.
"Lui è il mio ragazzo"
Dylan allunga il braccio per stringergli la mano.
"Piacere Dylan"
"Finalmente ti conosco"
"Sei fidanzato ?"
Dopo questa frase voglio sotterrarmi.
Che vergogna.
"Mm no, tranquillo è solo la mia migliore amica" dice porgendomi un sorriso che ricambio.
"Non credo nell'amicizia tra uomo e donna"
Risponde Dylan con quel sorriso da perfetto idiota sicuro di se.
"Penso proprio di sì. Tra gay e etero ho la prova che esiste" risponde a tono Martin.
"Tranquillo, volevo solamente metterti alla prova"
Ride.
Nel locale stavano entrando diverse persone e cosi mi allontano da Dylan lasciandogli un bacio rosso sulla guancia.
"Marchio il territorio"
Dico sorridendogli.
Mi fa l'occhiolino e mi segue, questa sera è proprio bello.
Indossa dei jeans chiari che gli marcano le forme del suo bel fondoschiena con una catena legata su una tasca laterale ed una felpa di un colore blu non troppo scuro ed il giacchetto di pelle sopra.
Si avvicina al bancone.
"Vuoi qualcosa?" Gli chiedo.
"Te"
Non lo dice con la voce, gli leggo il labiale.
Gli lancio uno sguardo sorridendo per poi passare ad un altro cliente.
Quando mi volto Dylan stava chiacchierando con Valeri e Derek, così li raggiungo per salutarli. 
"Tesoro" mi bacia Valeri.
"Volete qualcosa da bere?"
Chiede gentilmente.
"Io no grazie" dice Derek voltandosi a parlare con Dylan.
"Io si, però da lui" dice indicando Martin.
"Vieni te lo presento"
La porto da Martin e subito si trovano in sintonia.
La serata continua ed io sono felice di poter lavorare e vedere Dylan che ogni tanto mi lancia uno sguardo ed io ovviamente faccio finta di non notarlo.

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