Capitolo 36.😥

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"È pronto!!" Urla cantilenando Margaret per farsi sentire.
Scendiamo le scale e in fretta ci sediamo a tavola.
Continuo a guardarmi in giro senza focalizzarmi in un punto preciso così da non far notare l'imbarazzo che in questo momento mi pervade.
"Che buon odorino" pronuncia Dylan annusando.
Sua madre comincia a fare le porzioni e a distribuire i piatti a tavola sorridente.
"Come è andata la scuola quest'anno Nataly?" Mi chiede mio padre.
"Abbastanza bene, ho finito il quinto anno e credo di iscrivermi all'università"
"Sono contento, mi hai sempre reso fiero di te" sorride un po' imbarazzato.
"Travis e tua madre come stanno?"
"Travis è da poco tornato da una vacanza e la mamma sta bene, ha un po' da fare tra Will e il lavoro...Buonissimo comunque Margaret" dico cercando di cambiare discorso e evitare ancora domande da parte sua.
"Questa volta ho dato il massimo di me, dovevo far figura" risponde facendomi l'occhiolino.
"Ma tu sei la fidanzata di Dylan?" domanda la piccola Charlotte.
Quasi mi va di traverso il cibo.
"Si è la mia ragazza"
"Sai Charlotte, lei é anche la tua sorellastra" dice mio padre.
Ok, voglio morire.
"Ma allora perché è la fidanzata di Dylan? Non è anche la sua di sorella?" Chiede confusa.
"È un po' complicato da spiegare principessa" risponde Dylan dolcemente.
"Mamma ho finito, posso andare a giocare?" La implora Charlotte dando fortunatamente poca importanza alla conversazione.
La madre annuisce e il pranzo continua silenziosamente, la tensione nell'aria stava aumentando e Dylan mi stringe una gamba affettuosamente.
"Non devi sentirti in imbarazzo Nataly" dice mio padre.
"Mi dispiace per questa situazione" mormorò abbassando lo sguardo.
"Ma mia cara i sentimenti non si possono controllare e in più nel vostro corpo non circola lo stesso sangue, siete liberi di fare ed essere qualsiasi cosa voi vogliate" dice Margaret.
È così dolce da far fatica a non adorarla.
Con questo quindi ci danno il consenso per stare insieme e devo ammettere che mi ha reso molto felice, è come se mi fossi tolta un enorme peso sullo stomaco. in questo modo è come se tutto si fosse risolto e i sensi di colpa si fossero alleviati.
Sorrido spostando lo sguardo su Dylan che istintivamente mi da un bacio veloce facendomi diventare completamente rossa in viso dalla vergogna.
"Dove porti mia figlia oggi?" Chiede mio padre rivolgendosi a Dylan.
"Questa sera andiamo a cena con Valeri e Derek" risponde tranquillamente.
"Siete due belle coppie, non fate cavolate" proseguì mio padre.
Io e Dylan sorridiamo e l'imbarazzo nel proseguire del pranzo svanì quasi del tutto e il resto della giornata proseguì perfettamente. Ho chiacchierato per ore e ore con la madre di Dylan e poi insieme a Charlotte abbiamo preparato dei biscottini a forma di stella mentre Dylan e mio padre erano intenti a montare un mobile della cucina il tutto accompagnato con una musica di sottofondo.
"Mi concede questo ballo" Domanda porgendo la mano.
Margaret sorride, stringe la mano di mio padre e cominciano a danzare sulle note di una canzone jazz. Poco dopo la piccolina ridendo si avvicina a loro per separarli, mio padre la prende in braccio e iniziano a ballare tutti e tre. Li osservo e un pizzico di gelosia si infiltra in me, non posso fare a meno di immaginarmi come sarebbe stato se lui non se ne fosse mai andando e non si fosse creato una nuova famiglia. Vederli così felice e sorridenti mi riempie il cuore ma mi causa anche un gran dolore così riporto lo sguardo sui biscotti e continuo a decorarli fino a quando sento due braccia calde stringermi la vita e il suo odore sul mio collo. Ha posato il viso sulla mia spalla, così delicatamente gli accarezzo la guancia e lui si lascia andare ad un sospiro.
"Spero di averti distratto almeno un pochino" mormora voltandomi verso di lui.
Allungo le mie braccia attorno alla sua vita e lo stringo posando il viso contro il petto.
"Grazie"
Mi stringe forte poi mi accarezza la schiena.
"Basta basta cosi" pronuncia tra una risata Margaret.
"Dobbiamo informare i biscotti" continua venendo verso di noi.
Mio padre e Charlotte non vogliono smettere di ballare, mi faccio forza e prendo Dylan per mano poi mi avvicino ai due ballerini e iniziamo a danzare.
Mio padre sorride e sorprendendomi mi prende velocemente e mi fa fare un casquet, ora capisco da chi ho preso il talento del ballo.

Hearts that beat as one Where stories live. Discover now