Capitolo 17.❤️

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Dylan mi sta aspettando bellissimo come sempre.
Indossa dei pantaloni di jeans chiaro non troppo stretti, un po' strappati ed una camicia nera a maniche lunghe sistemata all'interno dei pantaloni.
Alza lo sguardo e mi squadra dalla testa ai piedi con occhi pieni di desiderio.
"Sei... bellissima" dice dolcemente.
"Grazie" sorrido.
All'ultimo scalino mi porge la mano che con piacere stringo e mi fa scendere gentilmente poi intreccia le sue dita alle mie e usciamo dalla porta.
Mia mamma e Valeri ci stavano spiando da sopra pensando che non me ne fossi accorta.
Arrivati alla macchina mi apre la portiera gentilmente sfoderando uno dei suoi sorrisi più belli.
"Come sei gentile questa sera" dico con tono scherzoso.
"Ancora non hai visto niente" risponde lui sicuro di se.
Una volta essersi accomodato sul sedile del guidatore si volta verso di me.
"Lasciati andare" sussurra dopo avermi mirato con attenzione.
Lo guardo senza dire niente e come mio solito, timidamente mi copro le labbra con una mano senza farlo troppo notare.
Mette in moto e partiamo.
Cavolo è persino bello mentre guida.
Ogni tanto sposta lo sguardo su di me e quando si accorge che lo sto fissando,sorride.
"Smettila di guardarmi così" dice scherzosamente.
"Così come?" Chiedo curiosa.
"Così innamorata"
"Ma smetti" rido girando la testa per guardare fuori dal finestrino.
"Perché, mi sto sbagliando ?" Domanda inarcando la parte laterale della bocca per porgermi un sorriso malizioso.
"Non mi innamoro facilmente" rispondo seria.
Si limita solamente a guardarmi e a nascondere un sorriso, poi ritorna concentrato sulla strada.
Pochi minuti dopo arriviamo a destinazione.
So dove mi sta portando.
Mi apre la portiera e una volta esserci tolti entrambe le scarpe mi prende per mano, camminando in silenzio sulla sabbia morbida e fresca dirigendoci verso riva per sentire l'acqua fredda accarezzare i nostri piedi.
Una volta arrivati sul posto noto che la grotta è ricoperta da petali rossi e rosa.
Al centro è posizionato un tavolino apparecchiato e candele che delimitano i bordi delle pareti rocciose.
Nel punto più bello per vedere la luna è distesa sulla sabbia una soffice coperta bianca con dei cuscini color rosso sangue.
Non so che dire, è bellissimo.
"Sono veramente colpita, hai fatto tutto da solo?" chiedo stupita.
"Una regina ha bisogno della stanza più bella del castello" risponde sorridendo.
Arrossisco subito e mi volto dal lato opposto per nascondere l'imbarazzo,cavolo quanto è carino.
"È veramente bellissimo"
"Ovvio, come me" dice quasi scherzando.
"Ho qualche dubbio"  scherzo a mia volta toccandogli un braccio con il gomito.
"Io no" sorride.
Mi arrendo.
"Ho una fame assurda" dice portandomi dolcemente al tavolo.
"Si anche io"
Arrivano i camerieri che portano la pizza e io incomincio ad avere l'acquolina in bocca.
Mi rendo conto solo ora di avere una fame tremenda.
La cena prosegue nel migliore dei modi, scherziamo per tutto il tempo e parliamo di noi.
Sapevo che fosse un ragazzo molto sicuro di se che a volte mostra il suo lato da stronzo ma oltre a questo è simpatico e romantico, quasi perfetto.
Finito di mangiare ci avviamo su quella coperta morbida dov'è mi ci potrei anche addormentare.
Siamo sdraiati a pancia in su con lo sguardo diretto alle stelle e la mente altrove.
Inizio ad agitarmi, immagino già cosa possa accadere adesso, una parte di me vorrebbe stare al gioco e dargli un bacio ma devo resistergli.
Nascondo la parte diversa di me e resto in silenzio.
Delicatamente allunga la sua mano sulla mia e la sposta.
"Non devi nasconderti da me" sussurra.
"Non mi sto nascondendo" rispondo timidamente.
"Si invece"
I nostri sguardi si incrociano.
Si avvicina a me e sposta un riccio indomabile dal mio viso e un brivido mi percorre il corpo.
Si avvicina ancora piano, mi accarezza delicatamente la guancia per spostare in seguito l'attenzione sulle labbra con il dito e quando ci ritroviamo a pochi centimetri di distanza sussurra...
"Mi piaci troppo"
E le nostre labbra si toccano, le nostre lingue si accarezzano e ci perdiamo in un bacio appassionato.

Hearts that beat as one Where stories live. Discover now