Capitolo 41☹️

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Sto andando a casa di Dylan così lo aiuterò a fare la valigia, questi due giorni che ci rimangono vogliamo passarli insieme.
Bussai alla porta e ad aprimi fu mio padre.
"Ciao Nataly"
Mi porge un sorriso.
"Entra pure" continua facendomi spazio per entrare.
"Come stai?" Mi chiede.
"Mm diciamo che ci sono giorni migliori" Accenno un sorriso.
Sa benissimo che sto una merda.
"Dylan ti sta aspettando di sopra"
"Allora vado"
Salgo le scale e Dylan apre subito la porta della sua stanza prima ancora che mi ritrovi davanti alla porta.
"Ciao piccola" dice baciandomi.
Entro e mi siedo sul letto, lui fa lo stesso.
"Promettimi che funzionerà" dico appoggiando la testa sulla sua spalla stringendogli il braccio sinistro con entrambe le braccia.
"Te lo prometto" risponde accarezzandomi la testa.
Abbiamo deciso di provarci e di fare il possibile per far sì che il nostro amore non finisca così.
"Forza, facciamo questa valigia"
Mi alzo porgendogli un finto sorriso.
"Potrei infilarti dentro e portarti con me" dice toccandomi il viso con il pollice.
"Da quanto sono nana ci starei benissimo" rido.
Iniziamo a fare la valigia,lui mi passa i vestiti ed io li sistemo per bene.
Mi assicurai che avesse tutto l'occorrente e che quindi non gli mancasse nulla.
"L'unica cosa che mi mancherà sarai tu" dice abbracciandomi.
"Ordiniamo una pizza e guardiamo un film?"
"Ottima idea"
Mio padre e sua madre questa sera avevano una cena  di lavoro e portarono con loro anche Charlotte visto che altre famiglie avrebbero portato i loro figli, così ci avrebbero lasciarci soli.
Casa libera.
"Tieni mettiti questa" dice porgendomi la sua felpa bordeaux.
Sorrido e me la infilo subito per poi uscire dalla sua camera. Mi da uno schiaffetto sul sedere mentre percorro le scale di fretta ascoltando la sua risata.
È meraviglioso quando ride ed io non posso fare altro che guardarlo con occhi pieni di lui.
Ci posizioniamo comodi sul divano, Dylan seduto con un braccio appoggiato al bracciolo del divano ed io sdraiata su di lui con la testa appoggiata sulle sue gambe e il suo braccio sinistro che mi accarezza la pancia.
Finito il film mangiamo la pizza, che il corriera ci ha consegnato e scherziamo. Quanto vorrei che il tempo non scorresse più e si fermasse in questo preciso momento.
"Quanto sei lenta" dice prendendomi in giro.
Faccio finta di niente e continuo a mangiare la pizza fino a quando lui me la prende dalle mani e la lancia sul cartoccio posizionato sul tavolo.
"Ma che fai?"
Lo guardo ridendo.
"Dammela dai, ho fame" piagnucolo.
"No"
Si avvicina sorridendo e si sdraia sopra di me.
Cerco di spostarlo ma lui inizia a farmi il solletico.
"Dylan smettila" dico tra una risata.
Lui scoppia a ridere e finiamo per baciarci,le nostre lingue sanno come muoversi, ormai si conoscono benissimo.
"Andiamo" sussurra con quella sua voce sexy, quindi mi prende in braccio e mi porta di sopra.
"Voglio fare l'amore e svegliarmi con te al mio fianco" mormora mentre sale lentamente le scale.
"Domani, dopodomani e dopodomani ancora" continua sussurrandomi sulle labbra.
"Lo vorrei tanto anche io" rispondo baciandolo intensamente una volta arrivati in camera e avermi appoggiato sul comodino vicino alla porta dopo aver velocemente spostato con una mano i libri che rumorosamente cadono a terra.
Comincia a posarmi leggeri baci sul collo provocandomi brevi brividi lungo tutto il corpo mentre con la mano inizia a salire lentamente dal ginocchio accarezzandomi la coscia fino ad arrivare all'orlo delle mutandine che velocemente sfila. Lo tiro più vicino a me e mi strofino su di lui che sorride sulle labbra mentre io gli tirò giù la zip dei pantaloni ma prima che potessi fare altro mi penetra con un dico provocandomi un grido di piacere.
"Non so come farò a trascorrere quei mesi senza tutto questo" ansima sulle mia bocca che subito riempie con la sua lingua. Continua a muovere il dito avanti e indietro inserendone poco dopo un secondo ed istintivamente gli tiro i capelli mentre il battito del mio cuore accelera sempre di più.
"Ti prego Dylan" lo supplico ansimando.
Mi prende per il sedere e mentre incrocio le mie gambe sulla sua vita mi stende sul pavimento e mi metto all'azione. Tocco lentamente il suo addome sorpassando l'ombelico, fino ad incontrare la scarsa peluria e infine prendere nelle mani il suo rigonfiamento che ormai a fatica riusciva a stare nelle mutande e  così inizio a giocarci un po'.
"Continua così" ansima di piacere mentre mi ricopre di baci e inizia a palparmi il seno.
"Ti voglio dentro di me, ora" gli ordino e subito prende il comando.
Mi toglie la felpa ed il reggiseno, poi si alza e mi osserva stesa sul pavimento mentre si sfila la maglietta e veloce si toglie i pantaloni.
"Sei bellissima" mormora intanto che ritorna a sdraiarsi sul mio corpo.
Mi penetra lentamente e un grido di godimento ci lasciamo sfuggire, comincia a muoversi lentamente avanti e indietro accarezzando i miei capezzoli con la sua lingua.
"Più veloce" lo supplico posando le mie mani sui suoi glutei e spingendolo di più.
Mi accarezza la gamba cominciando dal piede e salendo piano piano fino a che la alza e la sposta sulla sua spalla inserendosi meglio e penetrandomi ancora di più facendomi tremare.
Incomincia ad aumentare sempre di più la velocità provocandoci leggere scosse elettriche che mi incitarono a tirargli i capelli fino al momento in cui veniamo e sudati ed esausti rimaniamo immobili a riprendere fiato.
"È stato bellissimo" Sussurra e percepisco il suo sorriso sul mio petto intanto che io gli accarezzo la schiena.
Facemmo l'amore per tutta la notte in tutti i punti della sua stanza e in diverse posizioni senza stancarci anche solo per un momento l'uno dell'altra e prima di addormentarci, Dylan cercò la mia mano e quando la trovò la prese e la intreccio con la sua.

Hearts that beat as one Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora