Capitolo 1

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Questa canzone mi sembrava appropriata
(se volete la potete ascoltare mentre leggete il capitolo oppure potete fare tranquillamente a meno)

Buona lettura!

Quella che si prospettava essere una lunga estate di due mesi iniziò in aereo.

Il giorno dopo essere tornata da Hogwarts e aver cenato con quantità astronomiche di pizza in compagnia di tutta la famiglia, ero ripartita subito.

Destinazione? Vienna.

«Tutta colpa tua...-borbottò mia madre cercando di allacciarsi la cintura del sedile dell'aereo babbano in cui ci trovavamo- tutta colpa tua se ci troviamo in questo...questo 'coso' pieno di babbani...!»

«Oh avanti mamma...-alzai gli occhi al cielo- è semplicissimo...basta solo che la agganci in questo modo...-e così dicendo le strinsi la cintura intorno alla vita- e poi non è colpa mia se non vediamo i nonni da anni ormai.»

«Dovevi proprio promettere a tua prozia di andare a trovarli...?» piagnucolò stringendosi ansiosa nel sedile non appena i motori si accesero

«Gli aerei dei Babbani sono molto sicuri Anna.» cercò di rassicurarla mio padre

«Mai come la mia Materializzazione!» controbatté subito lei

«Sono solamente due settimane mamma.» sospirai guardando distratta fuori dal finestrino

«E poi questi sedili sono scomodi.»

«Anna siamo in prima classe. Sedili più comodi di questi non esistono.»

«Ma ti prego. Se questi Babbani considerano queste poltrone comode sono proprio strani!»

«Che disperazione...» sospirai esasperata

Mamma in realtà stava criticando qualsiasi cosa che le capitava a tiro non perché era una snob che odiava i Babbani, ma perché non le piaceva per niente tornare in quella che era stata per molti anni la sua casa.

Il suo rapporto con la nonna si era incrinato in modo forse irreparabile.

«Chissà se gli altri sono riusciti a raggiungere il loro aereo...» disse papà

«Sono sicura di sì.-risposi- Ale, Fili e Stefano sanno bene come funziona un aeroporto babbano.»

«Al contrario di tua zia Giulia...!-rise la mamma- Non mi sembrerebbe strano sentire un babbano urlante dichiarare che una donna dai capelli rossi è sparita. »

« Mamma i babbani non vanno in giro urlando...hanno gli altoparlanti. »

« Be'...quello che è.-generalizzò- Comunque, fortunati loro che se ne vanno solamente in Italia...»

Zio Nicola, zia Mariagrazia, zio Ernesto, zia Giulia, Alessandro, Filippo e Stefano erano partiti alla volta dell'Italia per andare a trovare i nostri amici e parenti acquisiti, i Borgoricco e i Sartori.

Zio Nicola infatti era il fratello maggiore del vice ministro della magia italiano, Antonio di Borgoricco (il padre di Chiara), mentre zia Giulia era la sorella minore del ministro della magia italiano, Renato Sartori (il padre di Elena).

Le mie amiche quindi erano in qualche modo anche mie lontane e non dirette parenti, il che ci faceva sempre ridere.

« Due settimane e li raggiungeremo anche noi, tesoro. » papà le prese la mano mentre l'aereo decollava

Dopo due ore circa di volo, l'aereo finalmente atterrò per la gioia della mamma.

« E io che speravo di non tornare mai più qui...» brontolò lei

« Non sei contenta di vederla? » chiese mio padre mentre ritiravamo le valigie

« Vedere chi? » chiesi subito 

« Sorpresina tesoro...- mia madre emise una risatina guardando mio padre- Comunque ho acconsentito a venire qui solo per lei. »

« Oh avanti non dire così...ci sarà anche tuo fratello. » la ammonì mio padre mentre salivamo sull'auto che i nonni ci avevano affittato

« Mm... » mugugnò lei poco convinta

La grande casa dei nonni non si trovava a Vienna, ma molto, molto più a sud: era localizzata sulle sponde del piccolo lago Weissensee, in mezzo ai boschi della Carinzia.

Da Vienna impiegammo all'incirca quattro ore e mezza di macchina per raggiungere la proprietà dei Löwenberg, e poi, per non dover fare il giro del lago e allungare ancora di più il viaggio, prendemmo una barca e con quella attraversammo in pochi minuti il lago.

«Merlino ti ringrazio.- borbottò la mamma scendendo con uno scatto quasi isterico dall'imbarcazione- MAI PIÙ!»

Papà ed io ridemmo mentre lei si sistemava il lungo vestito blu che s'intonava alla perfezione con i suoi occhi celesti e i suoi capelli castano scuro.

Constatai con grande piacere che la casa era rimasta tale e quale a come me la ricordavo.

Percorremmo il piccolo molo dove intravidi lo scivolo che utilizzavamo sempre da bambini mio cugino, mia sorella ed io, e poi il vialetto che portava alla scala principale della proprietà

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Percorremmo il piccolo molo dove intravidi lo scivolo che utilizzavamo sempre da bambini mio cugino, mia sorella ed io, e poi il vialetto che portava alla scala principale della proprietà.

La casa era suddivisa in tre piani e di spazio di certo ce n'era per tutti.

Era percorsa poi, sia internamente che esternamente, da moltissime rampe di scale che collegavano i vari piani.

L'erba del giardino era verde, soffice e perfettamente tagliata; qua e là si potevano poi intravedere dei fiori.

Stavo ancora ammirando il giardino, quando con la coda dell'occhio intravidi qualcuno scendere dalla scala principale.

Di scatto mi girai e riconobbi subito le due figure che stavano scendendo a braccietto i gradini di marmo: entrambi occhi celesti, entrambi capelli castano scurissimo, entrambi pelle pallida.

Lui aveva la sua solita espressione divertita, mentre lei, incontrando i miei occhi scuri, sfoderò il suo sorrisetto più diabolico.

«Ciao, sorellina

Si fermarono a metà gradinata.

Mia sorella Alexandra era lì.


BUON NATALEEEE! 🎅🏻🎄🎁💫🎅🏻

Piaciuto il mio regalino per voi? 😏😘

Come andrà a finire? Chi sarà il ragazzo che ha accompagnato Alexandra nella sua entrata trionfale? Se avete fatto i compiti e letto attentamente l'albero genealogico (a proposito vi è piaciuto? 😏) dovreste capire subito di chi si tratta.

Al prossimo capitolo! 💁😘

La Stella Nell'oscurità 3 || Draco MalfoyWhere stories live. Discover now