Capitolo 2

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«Ciao, sorellina.»

Si fermarono a metà gradinata.

Alexandra era lì.

« Alexandra! » esclamò mia madre correndole in contro

Vedendole insieme, mia madre e mia sorella, avevano sicuramente qualche tratto che le accomunava come lo stesso colore di capelli, castano scurissimo, e lo stesso colore degli occhi, azzurri cristallini; ma ciò che le differenziava era tutto il resto: i tratti del viso erano sì similari, ma non identici. Si sarebbe potuto dire che, al contrario di me che assomigliavo in tutto e per tutto a mia madre (tralasciando il colore di capelli e gli occhi), mia sorella avesse ereditato per lo più da suo padre.

Io e lei infatti eravamo proprio il contrario: capelli biondo scuro con qualche ciocca qua e là più chiara io, capelli castani lei, occhi neri io, occhi celesti lei, tutta nostra madre io, tutta suo padre lei, io strega, lei babbana; il carattere però...

Fin da piccola si era distinta per la sua lingua tagliente che la rendeva di fatto forse la persona più brava ad insultare nel momento del bisogno che conoscessi e, dato che a dividerci non c'era altro che un anno e mezzo di differenza, i primi anni di vita li avevamo trascorsi assieme e insieme avevamo giocato, scherzato, eravamo andate nella stessa scuola babbana e insieme, soprattutto, avevamo imparato l'arte dell' "appioppare epiteti".

La nostra infanzia l'avevamo condivisa senza alcuna differenza tra l'una e l'altra: lei non aveva mai dimostrato di possedere i poteri magici e per quello che ne sapevano all'epoca i miei genitori anche io avrei potuto benissimo non essere una strega ma bensì una magonò, dato che fino all'età di dieci anni non avevo dimostrato alcuna abilità magica.

Un dettaglio della mia infanzia di cui mi ricordavo perfettamente era che mia madre aveva sperato fin all'ultimo che mia sorella riuscisse a far trasparire anche il più piccolo segno di possedere la magia, mentre con me si era sempre comportata in modo differente: era sempre sembrata più che tranquilla con la questione, come se non avesse mai avuto alcun timore del fatto che i miei poteri si sarebbero presentati prima o poi.

Ma come poteva esserne stata così certa?

"Ehi!-esclamò mia sorella avvicinandosi con aria imperiosa ma con un sorrisetto stampato in faccia- Non mi abbracci?"

"Certo che sì..." risi e mentre lei aveva avvolto le sue braccia intorno al mio collo le riflessioni di qualche secondo prima vennero messe da parte

"Sei cambiata." disse osservandomi inclinando la testa leggermente di lato

"Ma va, cosa dici."

La nostra conversazione venne interrotta da qualcuno che mi stava chiamando.

"Eleonora! La mia cuginetta finalmente è arrivata."

"Erich!" esclamai correndogli incontro

Erich era il figlio del fratello di mia madre, quindi nostro cugino e proprio come mia sorella aveva dei capelli castano scuro e gli occhi talmente azzurri da rendermi sicura del fatto che non poche ragazze sarebbero impazzite volentieri per lui.

Erich era il figlio del fratello di mia madre, quindi nostro cugino e proprio come mia sorella aveva dei capelli castano scuro e gli occhi talmente azzurri da rendermi sicura del fatto che non poche ragazze sarebbero impazzite volentieri per lui

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La Stella Nell'oscurità 3 || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora