Una voce uscì all'improvviso dall'ombra: "Benvenuti.-disse- È bello vedervi in carne ed ossa, finalmente."
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"Oh mamma mia, -esclamò a bassa voce Margaret, anche se ebbi la nettissima sensazione che la professoressa avesse sentito- che paura!"
In effetti la professoressa Cooman era molto magra; portava degli spessissimi occhiali che le rendevano gli occhi molto più grandi del normale e che la facevano assomigliare ad un insetto luccicante. Era avvolta in uno scialle tutto ricamato di perline, portava innumerevoli catene e collane al collo, e le mani e le braccia erano carichissime di braccialetti e anelli.
"Sedete ragazzi miei, sedete."
Le ragazze ed io ci sedemmo tutte attorno ad un unico, piccolo tavolino.
Margaret quasi fece cadere per terra Lavanda Brown soffiandole all'ultimo secondo lo sgabello.
"Quanto non ti piace fare i dispetti, eh?" scossi la testa ridendo mentre cercavamo di stringerci ancora di più per farle spazio
"Benvenuti a Divinazione. Io sono la professoressa Cooman. Può darsi che non mi abbiate mai visto. Ritengo che scendere troppo spesso nella confusione della scuola offuschi il mio Occhio Interiore."
Margaret incurvò la bocca nella sua solita espressione da "boooh".
"Allora, avete deciso di studiare Divinazione, la più difficile di tutte le arti magiche. Devo però dirvi subito che se non avete la Vista, potrò insegnarvi assai poco. I libri possono farvi progredire solo fino a un certo punto in questo campo..."
All'udire ciò, spostai lo sguardo per un attimo su Hermione, che, proprio come avevo immaginato, aveva assunto un'espressione allarmata.
"Molte streghe e molti maghi, per quanto talento possano avere nell'ottenere grandi botti e puzze o nello sparire all'improvviso, non sono tuttavia in grado di penetrare i misteri velati del futuro. È un dono concesso a pochi. Quest'anno ci occuperemo dei metodi base della Divinazione. Il primo trimestre sarà dedicato alla lettura delle foglie di tè. Nel prossimo passeremo alla lettura della mano. Comunque mia cara,-si rivolse d'un tratto a Parvati Patil-guardati da un uomo coi capelli rossi." e lei subito scoccò un'occhiata scioccata a Ron allontanando la sedia
"Ma guarda quella scema." Margaret, che di certo nell'arte della Divinazione non credeva assolutamente, si sbellicò dalle risate
"E nell'ultimo trimestre passeremo alla sfera di cristallo, se avremo finito con i presagi del fuoco, naturalmente. Purtroppo, a febbraio avremo la classe decimata da una brutta epidemia di influenza. Io stessa perderò la voce. E attorno a Pasqua, uno di noi ci lascerà per sempre."
La classe sprofondò in un silenzio carico di tensione.
Al contrario degli altri, Margaret con quei presagi avrebbe tranquillamente pulito la gabbia del suo gufo.
