Il mio risveglio di quella mattina del 1 settembre del 1993 fu brusco.
"Eleonora se ne va. Eleonora se ne va. Eleonora se ne va! Sveglia, sveglia, sveglia!"
Il più odioso, irritante, detestabile, insopportabile, esasperante e irriverente tra i miei cugini non la smetteva di sgorlarmi.
"Dio...-grugnii- Filippo ti ammazzo!" cercai di coprirmi con le lenzuola, ma quella seccante creatura non aveva alcuna intenzione di lasciarmi in pace, anzi, iniziò persino a fare dei balletti sul mio letto
"IO MI CHIEDO...A COSA STESSERO PENSANDO I TUOI GENITORI DURANTE IL TUO CONCEPIMENTO!"
"Naturalmente a fare un figlio meraviglioso...anche se,- fece finta di rifletterci un po' su- credo proprio di aver superato le loro aspettative." disse con nonchalance sdraiandosi sul letto incrociando le braccia dietro alla sua grande testa vuota
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"Ma chiudi il becco..." grugnii nuovamente alzandomi dal letto scaraventandogli un enorme cuscino in faccia rovinandogli la sua solita espressione da fighetto
"Ahia..." piagnucolò fintamente
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"Ti odio..." brontolai
"Cos'è tutto questo baccano?" chiese mamma entrando in camera accompagnata da tutte le zie, rigorosamente ancora in vestaglia, e da Alessandro e Stefano
"Filippo, ovviamente!" "Eleonora, ovviamente!" esclamammo allo stesso tempo
Lo trucidai con lo sguardo mentre si sistemava ancora più comodamente sul mio letto.
"Sei un po' strano eh.-Stefano si rivolse a Filippo dirigendosi verso la finestra- Quando è qui la tormenti e quando non c'è ti lamenti sempre perché non c'è."
Alessandro rise sedendosi ai piedi del letto.
"IO?!- esclamò l'altro - Ti stai confondendo caro cugino." bofonchiò
"Se Eleonora fosse qui faremmo questo... se Eleonora fosse qui faremmo quello... se, se, se..." Stefano si stava divertendo un mondo a prenderlo in giro. Filippo invece non si stava divertendo affatto; d'altro canto non era abituato ad essere l'oggetto di scherno.
