Capitolo 4

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Mia madre stava applaudendo.

"Molto bravi!" esclamò per poi rivolgere il suo sguardo a mia nonna la quale ero sicura avrebbe voluto dire molte cose sull'accaduto, ma non proferì parola; semplicemente infatti, se ne andò.


L'ultimo pomeriggio che avremmo trascorso tutti e tre insieme, Alexandra, Erich ed io lo passammo in riva al lago a prendere il sole sulle sdraie.

Mia sorella indossava i suoi babbanissimi Ray-Ban neri; sarebbe potuto sembrare che stesse dormendo, ma il suo piede sinistro picchiettava ogni tanto sulla sdraia di legno.

"La nonna non mi sopporta." ridacchiò attirando la nostra attenzione

"Non è vero..." mi tirai su a sedere

"Oh sì che è vero. Voi due invece vi ama."

"Non le rendi facile la cosa però." intervenne Erich

"Cosa devo farci...sono fatta così. Sono nata senza poteri, non è colpa mia." fece spallucce mostrando finta indifferenza

Sapevo che l'argomento la faceva soffrire: mia sorella aveva sempre temuto di non essere considerata un membro della famiglia per la sua diversità.

Riflettei un attimo osservando le acque calme del lago.

"Non è vero che nonna non ti sopporta. Per lei è stato molto difficile...lo sai come è stata cresciuta.- Alexandra si tolse gli occhiali da sole per incontrare il mio sguardo- Lei ha dovuto rinnegare tutti i suoi ideali, tutti i suoi principi, tutto ciò in cui credeva fermamente, persino la sua famiglia...tutto per te, perché non poteva accettare l'idea di perdere una figlia e una nipote. Mamma è così fredda ancora oggi solamente perché all'inizio la nonna non aveva capito cosa avrebbero comportato e cosa avrebbero causato i suoi principi a questa famiglia. Ma poi lo ha capito, e si è pentita.- Alexandra spostò il suo sguardo verso l'acqua trasparente- Non puoi pensare che non ti ami."

Mia sorella rimase in silenzio per svariati minuti.

"Comunque tu non le rendi il compito semplice." aggiunse Erich dopo un po' facendoci ridere

"No, hai ragione..." sorrise Alexandra


Il giorno seguente, passate le due settimane, dopo aver salutato tutti e aver atteso che i pianti di mia nonna terminassero, la mamma, il papà, Alexandra ed io partimmo alla volta dell'Italia.

"Ci vediamo Erich!" Alexandra abbracciò nostro cugino

"Tanto sei di nuovo qui a rompermi a Natale." sbuffò l'altro ridendo

"Mi mancherai..." dissi sorridendo

"Oh non piangere cuginetta!-

"Ma io non sto piangendo!" protestai senza che mi desse retta

-Erich è sempre qui! Oppure mi trovi a Durmstrang...ah no aspetta! Tu non sai dov'è!" rise di gusto mentre io lo prendevo a pugni


La nostra prima tappa sarebbe stata la casa di Elena dove avremmo rincontrato zio Ernesto e zia Giulia che erano in visita.

"Ma dove stiamo andando precisamente?" chiese Alexandra mentre con l'auto (mia sorella non ne voleva sapere di Materializzazione o Smaterializzazione) attraversavamo il confine con l'Italia.

"Non andremo alla residenza ufficiale dei Sartori, ma andremo alla casa in montagna. Zia Giulia mi ha scritto che sono lì."

"Ah, non ho mai visto la loro casa in montagna...comunque chissà se anche Elena è cresciuta dall'ultima volta in cui l'ho vista." pensò ad alta voce mia sorella

La Stella Nell'oscurità 3 || Draco MalfoyWhere stories live. Discover now