Capitolo 39

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Con la venuta dell'anno nuovo, tornati ad Hogwarts, ben poco accadde per i primi due mesi.

Non feci tempo a mettere piede nella sala comune che percepii l'atmosfera carica di tensione; Ron batté Hermione informandomi per primo della sua versione dei fatti.
Scoprii così che durante le vacanze Harry aveva ricevuto come regalo anonimo una Firebolt.

«Anonimo? Una Firebolt?- chiesi sospettosa- Nessuno ha firmato il biglietto?»

Non fui l'unica a rimanere a dir poco perplessa: Hermione infatti non aveva tardato ad informare dell'accaduto la professoressa McGranitt, la quale in un lampo aveva sequestrato la scopa.
Quello che ancora non sapevamo è che se la sarebbe tenuta per due mesi interi, fino, fortunatamente, alla settimana prima della partita di Quidditch Corvonero contro Grifondoro.

Le ragazze ed io passammo interi pomeriggi ad osservare nella sala comune Ron e Harry, seduti da una parte, ed Hermione, seduta da tutt'altra. I nostri occhi si spostavano velocemente da un Ron bofonchiante ad una Hermione completamente sommersa da compiti e pergamene.

«Non capisco come sia possibile che riesca a seguire tutti quei corsi.» commentò una sera Margaret incrociando le braccia al petto

«Più che altro non capisco come faccia fisicamente ad essere presente ad ogni lezione se gli orari di alcune materie si sovrappongono.» osservò Beatrice

I miei occhi si chiusero ad una fessura: «C'è solo un modo in cui Hermione riesca ad assistere a tutte le lezioni...» pensai

Hermione dovette aver percepito i nostri sguardi: alzò di scatto gli occhi dalla pergamena di Babbanologia che stava accuratamente scrivendo e li posò su noi cinque, sedute beatamente su un divano davanti ad uno dei camini.

Immediatamente sfoderammo tutte un sorriso a dir poco forzato.
Lucinda si mise a salutare con la mano.

«Sei proprio un imbecille.» commentò Margaret mentre dalla disapprovazione faceva oscillare i suoi capelli neri a caschetto. Felicity, ridendo, fece abbassare la mano a una Lucinda scalpitante.

Nelle settimane successive, tra un allenamento di Quidditch e l'altro, Harry iniziò a frequentare le sue lezioni private con il professor Lupin. L'obiettivo di queste lezioni era che Harry riuscisse a tenere a bada, in un eventuale nuovo incontro durante la partita, i Dissennatori.

Decisi di accompagnarlo alla prima lezione.

«Vuole insegnargli l'Incanto Patronus?!» esclamai incredula dall'ultimo banco della classe di Storia della Magia

Il professor Lupin si girò verso di me e mi sorrise.

«Mi fa piacere che tu sappia cosa sia.»

«Come funziona?» chiese Harry visibilmente nervoso

«È un incantesimo molto avanzato Harry...-il suo sguardo si fece ancor più nervoso-

Ooops. Parole sbagliate.- pensai

-Mia madre me lo ha mostrato- mi affrettai ad aggiungere facendo finta di nulla- È un incantesimo molto bello da vedersi!»

«Non preoccuparti troppo Harry, - intervenne Lupin- la madre di Eleonora aveva giusto qualche anno in più di te quando ha imparato a produrre un Patronus completo.»

«Vero!- esclamai- Mamma mi ha detto che glielo aveva insegnato un suo amico... era lei?»

«No,- lo sguardo di Lupin s'incupì per un attimo- ma ero presente.» sorrise

«Che aspetto ha un Patronus?» chiese Harry

«Ciascuno è unico per il mago che lo evoca.»

«Quello di mia madre è un cane.»

«Tutt'oggi?» Lupin sembrava sorpreso

«Sì...»

«Capisco.- il professore distolse lo sguardo- Bene Harry procediamo...»

Le domande di Lupin mi resero ancor più sospettosa nei confronti di mia madre, del nostro professore di Difesa contro le Arti Oscure, o, per meglio dire, dell'intera situazione riguardante Black. Qualcosa non quadrava, ormai era ovvio.

Un cane...-riflettei estraniandomi completamente dalla lezione serale- Non può essere un caso che io continui a vedere quel cane nei miei sogni e che quello assomigli incredibilmente al Patronus di mia madre...

Come avevo fatto a non pensarci prima? La verità, in ogni caso, sembrava ancora ben lontana.

La stessa settimana in cui si sarebbe svolta la partita Corvonero contro Grifondoro, Harry ricevette nuovamente la sua Firebolt.

«Direi che hai bisogno di prendere confidenza con lei prima della partita di sabato, o no? E, Potter... cerca di vincere, d'accordo? O saremo fuori gioco per l'ottavo anno di fila, come il professor Piton è stato così carino da ricordarmi non più tardi di ieri sera...» fu il commento della McGranitt

«Finalmente potrete fare pace voi tre!» esclamai felice una volta che la professoressa di fu allontanata

Avrei fatto meglio a stare zitta; proprio qualche istante dopo, un urlo soffocato echeggiò dalla scala che portava ai dormitori dei ragazzi.

Ron comparve trascinando un lenzuolo.

«GUARDA!- urlò ad Hermione- GUARDATE!»

«Che succede?» chiesi

«Ron datti na calmata.» Margaret si buttò sbuffando su una poltrona

«CROSTA! GUARDATE! CROSTA!»

Tutti guardammo meglio il lenzuolo: sopra c'era qualcosa che assomigliava a...

«SANGUE!- Ron non la smetteva di strillare- NON C'È PIÙ! E SAPETE CHE COSA HO TROVATO PER TERRA?»

«N-no...» balbettò Hermione

Ron gettò su un libro di quella che una volta era sua amica dei peli, dei peli di gatto rossi.


Buona sera fanciulle, 🥰

Viste le migliaia di notifiche (e non scherzo sul numero ahah) direi che sia superfluo chiedervi se vi sono mancata. 😜
Leggendovi ho notato questo...

 😜Leggendovi ho notato questo

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...volete dirmi qualcosa? 😏😏😏

Come sempre lasciatemi una stellina e un bel commento.

A presto (promesso),
xoxo 😘

La Stella Nell'oscurità 3 || Draco MalfoyWhere stories live. Discover now