Sorelle

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Kane sembrava essere consapevole quanto lui che qualcosa non stava andando come doveva e continuò a parlare "Crediamo fermamente che questa sia la soluzione giusta per tutti noi..." questa volta fu interrotto dal vociare di un uomo di un clan che non riconosceva "Questa non è l' unica soluzione" alle sue parole diversi assentirono. "Si, noi non crediamo alle vostre parole" "È vero è colpa vostra, della Wanheda, se l' Heda è morta"

"Siete voi che avete portato la morte" "Luna è una rietta non la riconosciamo" le voci di chi era contro di loro si alzarono da più parti, alcuni si levarono in piedi minacciosi.

La mano di Bellamy corse subito alla cintola dove però non c'era la sua arma. Lanciò uno sguardo prima ad Indra e poi a Nathan e Brian che, iniziata la riunione, si erano spostati di guardia alle porte. Erano pronti ad intervenire se fosse stato necessario.

Ad un certo punto una voce femminile si levò sulle altre "L' Ice Nation ha un nightblood" una frase che calamitò l'attenzione di tutti, Bellamy tentò di scrutare in mezzo alla folla che ormai era in piedi per capire chi avesse parlato ma il frastuono di chi ripeteva le parole di quella voce sconosciuta riempì la sala.

"Silenzio!" Bellamy si girò di scatto verso Kane, non lo aveva mai sentito usare quel tono e la stanza si ammutolì di colpo.

"Sappiamo dell'esistenza di un altro nightblood, ma non è stato addestrato per il ruolo di Commander, volete veramente farvi governare da una persona del genere. Credete veramente" chiese dopo un momento di sospensione "che gli spirti lo sceglieranno?"

Bellamy si accorse che molti di coloro che avevano urlato il loro malcontento solo pochi istanti prima abbassarono gli occhi.

Il suo sguardo corse nuovamente verso Echo che, in quel momento, aveva il viso piegato di lato, inizialmente Bellamy pensò che stesse parlando con qualcuno dietro di lei poi, quando rivolse il suo viso verso gli altri, vide il suo viso marchiato dal dolore, fu un'istante poi tornò al suo sguardo impenetrabile.

La vide alzarsi in piedi e fare qualche passo verso il centro della sala, i suoi occhi passarono in rassegna gli uomini presenti "L'Ice Nation propone Adelhard, un nuovo nightblood. Siamo certi che gli spiriti lo sceglieranno" disse.

A quelle parole un ragazzo poco più che ventenne fece alcuni passi avanti e si mise al fianco di Echo. Alzò la mano e con un piccolo coltello che doveva essere sfuggito al controllo si tagliò il palmo della mano, subito alcune stille di sangue nero caddero sul pavimento. Il ragazzo a quel punto aprì il palmo della mano mostrando le tracce del sangue a tutto il conclave.

A quella vista altri tre rappresentati di diversi clan dissero le stesse parole

pronunciate poco prima da Echo.

Bellamy prese un profondo respiro, il momento era giunto.

Vide Roan alzarsi dallo scranno dove era rimasto fino a quel momento, indifferente a tutto quello che era avvenuto attorno a lui. Fece alcuni passi verso la sorella poi, con calma, senza smettere di fissarla, estrasse qualcosa dalla giubba che indossava: era un pesante medaglione in metallo.

Lo alzò facendolo dondolare davanti a se in modo che tutti lo vedessero. Quel pendente doveva avere un significato particolare, pensò Bellamy, perché molti, a quella vista, ammutolirono.

"Fino a quando questo sarà al mio collo, l' Ice Nation non appoggerà mai un commander non addestrato."

"Tu hai perso ogni diritto a portarlo quando hai tradito la tua gente" lo schernì Echo "Io sono l' Ice Queen" rispose altera alzando il mento.

Nuovi iniziWhere stories live. Discover now