L'anima di un guerriero

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Raven sentiva nel corpo il riverbero dell'adrenalina che il combattimento le aveva lasciato. L'immagine di Roan che uccideva Ilan quando il ragazzo era ormai disarmato non la abbandonava. Sapeva che Roan dopotutto era un grounder, un guerriero , che quello era il modo con cui loro risolvevano le questioni ma questo non riusciva a farle abbandonare l'orrore di ciò che aveva visto. Doveva essere ormai abituata a quella violenza ma non riusciva ad accettarla, non del tutto.

Sentiva fuori dalla stanza il riverbero della musica di chi ora stava festeggiando quella vittoria, l'unione dei clan. Le parole di Roan avevano promesso un nuovo mondo ma lei non era riuscita a festeggiare. Il suo pensiero era volato a Finn morto per mano di Clarke per non subire la tortura dei grounder, a quanti amici erano morti da quando erano scesi sulla terra. Non riusciva ad accettarlo e, ora, avrebbe accolto nella sua stanza un guerriero grounder, un uomo che nella sua vita era cresciuto per uccidere a sangue freddo. Era questo che voleva per se stessa? Una domanda a cui non sapeva dare risposta.

Solo il ricordo del modo in cui lui l'aveva trattata, la delicata attenzione nei suoi confronti e i mezzi sorrisi che le aveva rivolto la spingevano ad attendere Roan.

Aveva lasciato presto la festa e non si era data nemmeno il tempo di cercarlo in mezzo alla folla, voleva vederlo nell'intimità di quella stanza, scrutare i suoi occhi e credere nella sincerità delle sue azioni.

Raven era persa in quei pensieri quando sentì il sommesso bussare alla porta. Sentì il cuore balzarle in gola e le labbra secche, le umettò un istante, prese un respiro e aprì il battente.

Lui era là, le luci delle candele sul corridoio lo illuminavano e Raven potè ammirare il suo viso cesellato, non più sporco del sangue del giovane grounder che lo aveva sfidato. Indossava una semplice casacca e dei pantaloni di pelle che sottolineavano la prestanza del suo fisico.

Raven si scostò per lasciarlo entrare e, stupendosi lei per prima, abbassò il viso quando lui fece il suo ingresso nella stanza.

Chiuse la porta dietro di se ma non ebbe nemmeno il tempo di alzare lo sguardo e di girarsi che sentì le poderose braccia dell'uomo avvolgerla e tenerla stretta.

"Dovevo farlo" furono le prime parole che Roan le mormorò. Raven trattenne il respiro, sentì gli occhi inumidirsi per le lacrime e un nodo serrarle la gola. "Sono l' Ice King, dovevo ucciderlo per non uccidere più" continuò in un sussurro e in quell'istante Raven comprese e non riuscì a fare altro che stringerlo le sue braccia a sè "Dovevo farlo" mormorò di nuovo, la sua voce ora rotta dal dolore.

La giovane rimase immobile mentre il guerriero sembrò aggrapparsi a lei in cerca di un sostegno. "Dovevo farlo per Echo, per il suo tormento, il mio tormento.." un flusso di parole convulse investì Raven. Lentamente l'orrore di ciò che aveva subito la sorella, la trasformazione di Ilan si fece strada nella sua mente assieme alla consapevolezza di quello che stava realmente provando Roan. Si lasciò investire da quelle parole sperando che anche solo il calore di quell'abbraccio riuscisse a confortarlo.

Rimasero così per minuti o ore mentre il guerriero apriva la sua anima.

Raven sentì le cicatrici e suoi tormenti rimarginarsi e abbandonarla, conscia, nella condivisione di quel dolore, che poteva esistere la speranza. Che due anime potessero incontrarsi, sorreggersi a vicenda e rispecchiarsi uno negli occhi dell'altro.

All'improvviso il guerriero tacque, il suo abbraccio per un istante si fece più stretto poi di colpo si scostò. Raven si girò, lui era a pochi passi di distanza da lei, il viso immoto, la fragilità nei suoi occhi, la consapevolezza di ogni parole che le aveva detto, del modo in cui aveva messo a nudo la sua anima. Rimasero immobile, consapevoli entrambi che quello che era appena avvenuto era come un vaso di cristallo che poteva rompersi in mille fragili frammenti, un qualcosa che, con una sola parola sbagliata, un solo gesto poteva distruggere ogni cosa.

Nuovi iniziWhere stories live. Discover now