Diciannoveesimo Capitolo

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Sento un profumo piacevole. Muschio. Sì, è muschio.
Fa caldo... Non saprei se è troppo calore o non abbastanza, ma è piacevole.
Muovo un braccio e sento qualcosa di altrettanto caldo contro le dita. Sembra pelle, simile alla mia.
Muovo le dita su quelle piccole montagne, salendo sempre più in alto arrivo ad un petto rigido che lentamente si alza e si abbassa.
Poggio una mano sentendo il suo respiro profondo e il cuore, sembra che batte contro la mia mano cercando di toccarla vanamente.

Che bella sensazione.
Il suo respiro caldo fra i capelli, il suo profumo, il suo braccio che non sembra volermi lasciar andare... Chi vorrebbe di meno? Chi vorrebbe di più?
Amare, amare tutto questo sembra così sbagliato. Ma è fottutamente bello. È talmente bello amare lui. Così.

Apro appena gli occhi stanchi, mi sembra di non farlo da tempo.
La prima cosa che noto è il suo collo nudo, mentre un innata voglia di morderlo, leccarlo e baciarlo mi assale. Mugugno evitando tutto ciò. Mugugno, quando i miei occhi incontrano le sue labbra.
Infondo è ancora notte. Niente sole niente domani, no?
Quelle labbra, che per una volta non sono dure e fredde, sembrano aspettarmi da tempo.
Sfioro il labbro inferiore con il pollice, mordendo con forza il mio. Quanto vorrei...
Mugugna, ma i suoi occhi sono chiusi. Un bacio veloce, riuscirò a darglielo.
Avvicino il mio viso al suo, però... Cosa sto facendo? Le mie labbra sono a pochi centimetri dalle sue. Sento il suo respiro... Caldo... Talmente caldo da farmi fremere...
Sono così debole... Così stupido...

Quegli occhi me li ritrovo davanti, luccicano e mi ricordano i diamanti.
Il suo viso è confuso ma non sorpreso, mentre il mio si allinea velocemente.
Rimango seduto su di lui, col viso rosso per la vergogna -i-io...- balbetto mentre fremo ancora.
Le labbra di Levi si serrano diventando dure e immobili, come quelle di una statua di marmo.
Si alza sulla schiena, faccio per scansarmi ma le sue mani sfiorano i miei fianchi chiedendomi di rimanere.
Si mette seduto e mi fissa. Il suo sguardo è vuoto, come sempre. Non riconosco uno sguardo, nessuna luce nei suoi occhi, che sembrano spenti e vuoti come sempre.

Mi mordo ancora più forte il labbro inferiore, fino a farlo sanguinare involontariamente. Lui si avvicina lentamente.
Sento il suo respiro caldo sfiorarmi le labbra mentre le osserva desideroso e le sfiora con le sue.
-L-Levi...- balbetto appena il suo nome quando finalmente le sue labbra toccano le mie, anche se per pochi secondi. Smetto di parlare, balbettare, mi sembra di non respirare nemmeno.
Ansimo appena sentendo le sue unghie sulla mia pelle mentre sfiora ancora e ancora le mie labbra.
Il suo respiro si unisce al mio, il mio che sembra quasi assente.
Socchiudo gli occhi per quel contatto mancato e nel frattempo le sue mani diventano sempre più calde, come il mio viso.
Qualcosa di umido sfiora le mie labbra, la sua lingua che assapora quel poco di sangue che fuoriesce.
D'un tratto sento la sua erezione sfiorarmi i testicoli, facendomi quasi rabbrividire, chiudo completamente gli occhi gemendo appena, -Mh...- mugugno provando a fare più silenzio possibile.
E finalmente, le sue labbra toccano le mie, la sua lingua si insinua come niente unendosi con mia, mentre una seconda erezione cresce.

Non posso lasciarglielo fare... Non posso lasciargli prendere il controllo. Non questa volta.
Lo spingo giù, contro il materasso, gringo i suoi polsi ignorando i graffi sul sedere che in qualche modo mi hanno fatto eccitare di più.
Lo guardo negli occhi deciso mentre sul suo viso compare un sorriso divertito -cosa intendi fare?- dice ridacchiando -prendere il controllo? Ne sei sicuro?- mormora con quel sorriso sicuro di sé.
Lo ignoro, avvicinando ancora le mie alle sue, le sfioro, ma poi le scanso indirizzandole sul suo collo. Quel collo che volevo mordere poco prima.
Gli lecco quella parte di pelle nuda al mio cospetto, la bacio lentamente e mi sembra di assaporarla, la sfioro con i denti.
-Non ti azzardare- mormora a denti stetti. Sorrido, finalmente ho io il controllo.
Mordo, succhio, lecco e bacio...
Tutti in ordine. Un'azione dopo l'altra.
Mi allontano ammirando il succhiotto maldestro che ho provato a fare.
Guardo Levi che mi fulmina con lo sguardo e in meno di un secondo la situazione si capovolge. Lui è sopra di me, la sua erezione sfiora la mia, i suoi occhi scrutano ogni centimetro della mia pelle nulla mentre la sua lingua passa maliziosa sulle sue labbra.

Il mio respiro si fa sempre più pesante, la mia anima e il mio corpo sempre più vogliosi.
-Tranquillo- mormora rassicurante sorridendo dolcemente -se avessi voluto prenderti... L'avrei già fatto- ammicca per poi avvicinare le labbra al lobo dell'orecchio -anche se...- sussurra -non sarebbe una cattiva idea- malizia, c'è solo malizia nella sua voce.
Fa scivolare la punta umida del suo naso sul mio collo, facendomi ansimare.
Sento i suoi senti, le sue labbra sottili e la sua lingua, che riescono solo a farmi eccitare di più. Distinto muovo appena il bacino.
Lui sorride, lo sento sorridere contro la mia pelle mentre con una mano tiene i miei polsi e fa scivolare l'altra in basso.
Le sue labbra arrivano ad un mio capezzolo mentre la sua mano accarezza la mia asta, la punta delle sue dita gioca con la mia cappella dolorante -oh...- sussurra tornando al mio orecchio -lui non dobbiamo trascurarlo- ridacchia e torna al mio capezzolo.
Gemo dal dolore, dal piacere che cresce, del desiderio di avere e volere di più.
-Levi... Ti prego...- ansimo sfinito mentre lui gioca ancora con me, -Mhh... Non ho ancora finito...- borbotta liberando le mie mani. Il suo viso scende in basso, lasciandomi piccoli ed umidi baci ad ogni centimetro percorso.
arriva poco al disopra del pube e lì, inizia a mordere e succhiare.
Urlo un gemito mentre la sua mano lavora ancora su di me, stuzzicandomi la cappella.

Inizia a segarmi. Sento la sua mano che fa su e giù lungo la mia asta, su e giù come il mio petto mentre perle di sudore accarezzano la mia pelle.
E proprio quando sto per venire, il suo pollice copre la cappello impedendo allo sperma di fuoriuscire -dillo di nuovo...- mormora desideroso. Io lo guardo confuso, non sapendo a cosa si riferisce.
-Quello che hai detto questa notte... Ripetilo- mi guarda negli occhi e io rimango in silenzio perdendomi nei suoi.
Spinge più forte il suo pollice facendomi rabbrividire -ripetilo- dice ancora con rabbia e necessità. Boccheggio appena per poi sussurrare un flebile: -ti amo-.
Il suo viso sembra rassicurarsi e sorride appena, mi cade addosso affondando la testa sul mio petto.
Veniamo nell'istante in cui le sue mani mollano la presa. Veniamo insieme.

Spazietto autricina che vvb:
C'è un problema (o almeno credo, lol)
Il quindicesimo ed il sedicesimo capitolo non so per quale strana ragione spesso e volentieri non me li da come pubblicati *SIGHete*
SE vi compaiono fa niente, cioè stigrancazzi se a me non li porta pubblicati, però SE non riuscite a leggerli allora WE HAVE A PROBLEM. Perché ho già provato a pubblicarli più di una volta ma alla fine tornano bozze ed io più che sbroccare non so che altro fare~
So help, plz ;;

Sʜᴀᴅᴇs Oғ Yᴏᴜ • Sfumature Di Te • ERERIWhere stories live. Discover now