Capitolo 7- Nulla è cambiato

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Oggi ho deciso di svegliarmi prima,ultimamente lo sto facendo spesso ed è molto strano visto che solitamente sono molto ritardatario
Sono solo le 07:20 e già mi sto incamminando per andare a scuola con la opening 2 di full metal alchemist che mi risuona nelle orecchie
Quella canzone é davvero tosta e allo stesso tempo dolce
Guardo il sole alto nel cielo e non posso fare altro che pensare a ieri,a quelle braccia muscolose che mi stringevano a se,alle paroline dolci che mi sussurrava per calmarmi,ai sorrisi sinceri che per tanto tempo mi erano mancati...e in quel momento ho sentito che il mio migliore amico era tornato,era di nuovo lui..con me,a sorreggermi come aveva sempre fatto
È incredibile che nonostante tutti gli insulti e le prese in giro di questi ultimi anni lui nei momenti più brutti c'è sempre,proprio com'era successo il giorno in cui mio padre aveva deciso di andarsene di casa
Mi ricordo come se fosse ieri quel giorno:l'ultima volta che l'avevamo visto ci aveva detto che stava andando al lavoro ,mentre erano passati due giorni e non avevamo ancora sue notizie..mia madre era disperata,non faceva altro che piangere e rinchiudersi nella sua camera,io invece non sapevo nemmeno come mi sentivo..so solo che passavo ore a guardare il vuoto,sdraiato sul letto senza muovermi
Fino a che il terzo giorno non hanno suonato alla porta,io non avendo nessuna voglia di alzarmi dal letto,ho lasciato il compito di aprire a mia madre,continuando nuovamente a esplorare il nulla con lo sguardo e pochi minuti dopo una voce molto familiare ,comincia a parlarmi dalla porta-Matt aprimi-
Non rispondo,facendo finta di niente..non avevo davvero voglia di vedere nessuno in quel momento
-Matt cavolo aprii..ti do tre secondi e se non mi apri ancora giuro che sfondo la porta-mi minaccia lui
Rassegnato mi alzo dal letto e giro la chiave nella toppa della mia stanza ,per aprirgli e ritornarmene nuovamente a letto,stavolta però seduto,abbracciandomi le ginocchia
-cosa é successo?-mi chiede preoccupato Luca,sedendosi accanto a me sul letto
-nulla-gli rispondo a bassa voce io
-Matt ti prego..sono il tuo migliore amico..lo sai che puoi dirmi tutto-
-se n'è andato..-
-chi?-mi chiede con aria interrogativa
-mio padre..é da tre giorni che se n'è andato e lo so che non tornerà più-sussurro con le lacrime che cominciano a rigarmi le guance
-Matt..-esclama Luca,annullando la distanza tra noi due e buttandomi le braccia al collo in un abbraccio dolcissimo
-sono sicuro che ritornerà..non può abbandonarvi così..-mi dice dolcemente,mentre si stacca da me per farmi sdraiare e adagiarmi sotto le coperte con lui al mio fianco che continua a stringermi tra le sue braccia saldamente
-non ci credo molto-gli sussurro tremando
-non pensarci..adesso dormi ci sono io qui..ci sarò sempre-mi sussurra dolcemente, cominciando ad accarezzarmi le braccia e i capelli,finché il mio respiro non si regolarizza e io cado in un sonno profondo,cullato dalle sue braccia
Sospiro rumorosamente pensando a quanto Luca si fosse sbagliato..mio padre non é ritornato da noi,bensì si è persino rifatto una famiglia ,dimenticandosi della nostra esistenza
Senza contare che non ha neanche avuto le palle di dircelo in faccia o di chiamarci,ma al suo amico Stefano ,il padre di Luca,non ha esitato nemmeno un secondo a chiamarlo..sono certo che in tutto questo tempo ,
Pabbiano continuato a tenersi in contatto!!
Mi viene solo un grande magone al stomaco nel pensaci..é come se ci fosse un enorme buco nella mia vita che nonostante tutti i miei sforzi non riesce a cicatrizzarsi
Ho provato a dimenticarlo,ho provato ad odiarlo,ma la verità é che qualsiasi sentimento contrastante non superarà mai il bene che gli ho voluto e che gli voglio ancora adesso..perché in fin dei conti é pur sempre mio padre..
É la cosa che fa più schifo é che questo amore sarà sempre a senso unico..lui non vuole vedermi crescere,diventare adulto,non vuole insegnarmi a essere una persona migliore..non vuole essere mio padre..e allora perché con questo nuovo bambino lo vuole fare?
Con tutti questi pensieri che mi tormentano ,arrivo davanti al cancello  della scuola alle ore 7:45 ,a causa della mia cammina estremamente lenta
Con uno sguardo afflitto,cerco di farmi forza per affrontare un'altra giornata di scuola,sperando che il gruppo degli idioti non decida di darmi fastidio proprio oggi che non è davvero giornata..
-ciaoo-sento urlare da qualcuno che mi si butta letteramente addosso
Mi stacco infastidito per guardare chi è e mi rilasso quando vedo che é solo Teresa ,in tutta la sua allegria
-Hei Teresa-la saluto cercando di sembrare più allegro possibile
-tutto bene?-mi chiede lei,non convinta dalla mia espressione totalmente priva di gioia
-si..sono solo un po' assonnato..e tu?-
-io sto bene..hai fatto di nuovo maratona di anime ieri notte eh??-mi chiede sorridente,dandomi una pacca sulla spalla
-ci hai azzeccato-le rispondo con un sorriso tirato-dai andiamo in classe-
Mentre lei si sistema nel suo posto in terza fila,aspettando l'arrivo della solita ritardataria Martina,io mi siedo al mio in prima fila,fissando il banco vuoto di Luca che probabilmente arriverà da un momento all'altro
Qualche minuto prima che arrivi la prof di spagnolo eccolo che arriva accompagnato dai suoi soliti amici
Giovanni gli avrà sicuramente fatto una battuta perché sta ridendo allegramente e gli sta tirando una leggera gomitata sulla spalla
I suoi occhi sono così luminosi stamattina e la sua risata é così contagiosa che mi scalda dritto al cuore
In un momento in cui vorrei far di tutto tranne che sorridere,un miracolo di nome Luca Torrisi fa si che le mie labbra si aprano in un ampio sorriso diretto proprio a lui,che in un primo momento non lo coglie,poi piano piano che si avvicina al mio banco,lo ricambia facendomi sciogliere
Si sistema nel banco vicino al mio,sfiorandomi involontariamente il braccio, cosa che mi fa venire i brividi e comincia a fissarmi prima di esclamare-Buongiorno Peterson,hai per caso sbagliato classe stamattina?sai l'elementari sono da un'altra parte-continua indicando la mia felpa di Death note
Io lo ignoro,girandomi dall'altra parte..quel ragazzo é davvero lunatico:il giorno prima mi consola,mentre quello dopo si comporta da stronzo
E io che pensavo ci fosse ancora una speranza per la nostra amicizia...che illuso sono stato,solo perché è stato gentile con me in quel momento non vuol dire che ritornerà tutto come prima..ormai è questa la realtà a cui io non posso più scappare..
Rassegnato ad iniziare una giornata di merda ,gli giro le spalle,cercando di stare attento alla lezione per non rovinarmela ulteriormente
Quanto finalmente suona la campanella del primo intervallo non me ne accorgo ,talmente sono tanto assorto negli esercizi che stavo facendo di spagnolo
-Hei secchione io dovrei passare ,potresti levarti?-mi chiede arrogante il mio vicino,guardando i suoi amici che lo stanno aspettando vicino ai nostri banchi
Mi sposto per farlo passare, senza accorgermi di una gamba che mi sfiora il ginocchio e mi fa cadere lungo disteso perterra ,facendomi perdere l'equilibrio
-oh scusa Peterson non ti avevo proprio visto-ridacchia Luca,seguito da i suoi amici che non smettono di indicarmi e di fare battutine
Più arrabbiato che mai,mi rimetto in piedi ,massaggiandomi il ginocchio e incenerendoli con lo sguardo,mentre loro spariscono fuori nel corridoio
Sarà davvero una lungaaa giornata!!

Qualche ora dopo sono sudato e ansimante dopo due ore di ginnastica..non vedo davvero l'ora di togliermi sta maglietta e sti pantaloncini sudati e di cambiarmi!!
Entro nello spogliatoio ancora deserto,poiché gli altri miei compagni stanno ancora finendo gli esercizi
Comincio a cercare la maglietta di ricambio nella sacca,quando una voce mi fa trasalire-oh che bello Matt tutto solo soletto-esclama Giovanni,facendo ridere la sua combriccola
-che diamine volete adesso?-sbotto preoccupato dagli sguardi che cominciano a scambiarsi tra di loro
-secondo noi sei un po' troppo accaldato,avresti bisogno di una doccia-ribatte di punto in bianco Luigi che di solito non apre bocca
Guardo la porta e poi loro,cercando un modo per scappare,ma loro intuiscono i miei pensieri e si avvicinano a me
Luca mi solleva  dalla testa e Giovanni dalle gambe,trascinandomi verso il box doccia ,mentre gli altri ci seguono per godersi lo spettacolo
Mi dimeno,cercando di tirare calci e pugni dove capita,ma loro sono più forti e muscolosi di me e mi mollano per terra,aprendo il getto dell'acqua gelata che comincia a cadermi addosso e a infradiciarmi tutti i vestiti
-pezzi di merda-urlo arrabbiato come non mai-adesso basta mi avete rotto le palleee-
Cerco di alzarmi in piedi,strizzandomi i vestiti bagnati,ma Giovanni si avvicina a me e con uno spintone e mi ributta giù
-pezzo di merda a chi?-si china su di me con il pugno alzato-ti insegno io chi comanda qui-
Luca si avvicina a lui,sussurrandogli-per oggi mi sembra abbastanza Gio,lasciamolo stare dai-
-che c'è?adesso stai dalla sua parte?-si rivolge a lui,guardandolo male
-certo che no..-
-bene..allora guarda e impara-sorride,prima di tirarmi un pugno dritto sul labbro che comincia immediatamente a sanguinare
Mi brucia tantissimo e l'acqua continua a scendere su di me,facendomi continuare a tremare dal freddo..ma nulla di tutto questo farà così tanto male come questa umiliazione
Adesso ne sono più che sicuro..Io e Luca non ritorneremo mai più amici e sapete una cosa nemmeno lo voglio più
Dopo un ultima occhiata strafottente da parte di Giovanni,mi tengo il labbro gonfio e mi rialzo dirigendomi verso il mio zaino
Più velocemente possibile senza farmi vedere dagli altri compagni che stavano arrivando per evitare domande,mi rifugio in un bagno e infilo i vestiti bagnati in borsa,rimettendomi i jeans e la felpa con cui ero venuto a scuola
Sono ancora umido e con la testa bagnata ,a causa di quei deficenti
Oltretutto sono abbastanza sicuro che mi verrà un brutto raffreddore domani
Senza contare che il labbro sta continuando a gonfiarsi e fa un male cane..
Esco dalle palestra senza cagare nessuno,dato che è l'ultima ora e possiamo andarcene dritti a casa,quando il telefono comincia a squillarmi nella tasca
In quel momento dalla palestra escono anche Giovanni e gli altri che mi guardano ,cominciando a ridacchiare,solo Luca mi rivolge uno sguardo  preoccupato..ma non importa doveva pensarci prima di fare lo stronzo
Rispondo alla telefonata ,dando le  spalle a tutti e 4-sii pronto?-
-Matt-mi risponde la voce triste di mia madre,dall'altra parte
-mamma che succede? perché mi chiami a quest'ora?-le chiedo ad alta voce,facendo girare tutti gli studenti che stavano passando di lí
-mi hanno licenziato..siamo nella merda..come faremo adesso??-mi rivelata tutto d'un fiato,disperata
-sei a casa no?non ti muovere resta lì,io arrivo più in fretta possibile-le rispondo con il cuore che mi batte a mille e il petto che mi sta scoppiando,oppresso da una sensazione orribile
Comincio a correre all'impazzata e l'ultima cosa che vedo é Luca che mi fissa con aria interrogativa e preoccupata...

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