Capitolo 39-Primo Appuntamento

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Sono quasi le 8 del mattino e  correndo mi dirigo verso le mie amiche e Luca che stanno parlando fitto fitto davanti alla porta della classe.
-buongiorno-saluto tutti sventolando la mano-cosa confabulate di prima mattina ? -
-noi? Nulla figurati-fa spallucce Martina con un sorriso tutt'altro che innocente.
-voi non me la raccontate giusta, vi tengo d'occhio-li minaccio ridendo.
-sisi, Sherlock è ora di entrare in classe che sta suonando la campanella-mi risponde Luca con un sorriso.
-certo, ma sappiate che non finisce qui-ribatto seguendo le mie amiche che stanno entrando in classe.
-aspetta-mi trattiene delicamente Luca per un braccio-mi sei mancato-mi sussurra dolcemente, sfiorandomi una guancia e facendomi venire i brividi sulla pelle.
-anche tu, ma ci stanno guardando tutti dovremmo andare-
-non mi interessa, a me importa solo di te e nessun altro-ribatte incastrando i suoi occhi nei miei e annullando piano piano la distanza tra di noi.
-ma..-
-ti amo Matt-mi interrompe stringendomi a se e appoggiando le sue labbra sulle mie.
Le nostre lingue si incontrano in un modo così dolce e allo stesso tempo così passionale,le nostri mani si intrecciano l'una all'altra e i nostri cuori battono allo stesso ritmo come se fossero una cosa sola.
Appena mi stacco dal bacio noto che nel corridoio alleggia una forte brusio:gente che applaude, gente che fischia e gente ancora che mormora parole poco rispettose, guardando verso la nostra direzione.
Mi sento come se fossi un attrazione da circo, vorrei sotterrrami, ma mi faccio forza prendendo la mano di Luca che nonostante avesse paura di quello che avrebbe pensato la gente di lui, non ha esitato un secondo a baciarmi davanti a tutti per dimostrarmi il suo amore e io voglio fare lo stesso per lui.
-ti amo Luca-gli dico ad alta voce sorridendo, in modo che tutti possano sentirlo.
-piccolo mio, mi faresti l'onore di venire ad un appuntamento con me stasera? -
-è questo che stavate tramando prima?-
-colpevole, allora qual'e la tua risposta?
-e me lo chiedi? Certo che si, ma dove mi porti?
-questo è una sorpresa-mi fa l'occhiolino lui-ti passo a prendere alle 19,fatti bello anche se non ne hai bisogno-mi dice, facendomi arrossire.
-agli ordini, ma ora andiamo-gli sorrido, trascinandolo verso la classe.

-cosa mi metto??! - sospiro esasperato buttando l'ennesima camicia sul letto, insieme all'enorme pila di indumenti che ormai si era formata.
-tesoro calmati-cerca di tranquillizzarmi Teresa-provati questa camicia nera con i jeans chiari, secondo me ti stanno da dio-
-d'accordo-le rispondo, rinchiudendomi in bagno per provare i vestiti.
Dopo scuola ho obbligato le mie amiche a venire qui a casa mia per aiutarmi a scegliere cosa mettere stasera, ma sta diventando un'impresa molto più ardua di quello che pensassi.
-allora come mi sta? Male vero? Forse è il caso che vada di nuovo a cambiarmi-
-tesoro stai benissimo, rilassati e fai un profondo respiro-
-sono d'accordo è perfetto-ribatte Martina-tieniti questo-
-sicure? -
-si rispondono esasperare, alzando gli occhi al cielo-non c'e bisogno di essere così nervoso-
-e che voglio piacergli, voglio fare una bella figura-gli rispondo in tensione.
-lui ti ama, ti troverebbe bello anche se indossassi un sacchetto della spazzatura-mi risponde Teresa, mettendomi una mano sulle spalle-e poi credimi se ti dico che vestito così, gli farai perdere la testa-
-lo spero, che scarpe metto? -
-mocassini neri-esclamano entrambe
-ma come farei senza di voi-gli chiedo, avvolgendole entrambe in un abbraccio.
-ehh, se non ci fossimo dovresti per forza inventarci-

Alle 19 in punto suona il campanello, dopo essermi messo un po' di gel sui capelli ed essermi spruzzato un po' di profumo mi do un occhiata veloce allo specchio, saluto velocemente mia madre che mi carica di raccomandazioni, prendo il cappotto nero e vado ad aprire la porta.
Luca mi appare in tutto il suo splendore, indossa un giubbottino blu e dei jeans neri con delle scarpe eleganti. È bellissimo.
-ogni volta che ti guardo mi manca il fiato, sei troppo bello - mi sussurra lui prima di darmi un bacio sulla bocca.
-sei tu che sei bellissimo-gli rispondo arrossendo e guardando perterra.
-dai andiamo-mi prende la mano tra sua e mi porta verso una destinazione sconosciuta.
Mentre passeggiamo continuo a chiedergli dove stiamo andando, ma lui continua a ripetermi di aspettare.
10 minuti dopo ci troviamo davanti a Hoshi Hoshi sushi.
-tu..mi hai portato veramente al sushi? - gli chiedo con gli occhi che mi si illuminano
-sì, non l'ho mai assaggiato, ma le ragazze mi hanno detto che tu lo adori, così eccomi qui-
-sei un amore, ti prometto che non te ne pentirai-gli sorriso trascinandolo dentro.
Poco tempo dopo ci troviamo con il tavolo strapieno di pezzi di sushi, mentre io cerco di insegnargli come si usano le bacchette inutilmente.
-non si tengono così, ma così-cerco di fargli vedere il movimento.
-ah così? - mi chiede, mentre cerca di prendere un pezzo di sushi che finisce dritto perterra.
-sei un disastro-mi tengo la pancia,cercando di smettere di ridere.
-spero di essere un disastro tutta la vita, se il risultato è di farti ridere così - mi fa l'occhiolino lui.
-sei proprio un cascamorto-gli sorrido però felice-vuoi assaggiare un hossomaki al salmone? -
-se mi imbocchi tu si-mi prende il giro lui, ma io lo prendo alla lettera e con le bacchette prendo un pezzo e glielo porto alla bocca.
-buono eh?-gli chiedo mentre mastica.
-lo ammetto, mi piace un sacco, ma il fatto che mi abbia imboccato tu lo rendi ancora più buono-
-scemo-gli rispondo, mandandogli un bacio con la mano-poi mi dovrai spiegare come hai fatto a vivere tutti sti anni della tua vita senza il sushi. È un sacrilegio-
-esiste la pizza-
-fidati che imparerai ad amarlo di più della pizza, dopo un po' diventerà una droga e non ne potrai fare a meno-
-vedremo se hai ragione-
Dopo aver trangugiato non so quanti kili di pesce che Luca si è offerto prontamente di pagare, finalmente usciamo dal ristorante.
-sto scoppiando-esclama lui-colpa tua che hai ordinato tutta quella roba-
-oh senti è una bestemmia andare ad un ristorante sushi senza sfondarsi come un animale-
-se lo dici tu, ma ora dovrai riuscire a muoverti con tutto sto cibo nello stomaco-
-perché dove andiamo?-gli chiedo prima di lasciargli un dolce bacio sulle labbra.
-lo vedrai-
-uffa che misterioso-faccio il broncio
-mm forse te lo posso dire, ma solo se mi dai un'altro bacio-
-quando vuoi-gli rispondo stringendolo e cominciando a baciarlo appassionante, mentre lui mi accarezza i capelli.
-allora dove si va? - gli chiedo non appena mi stacco da lui.
-sei bravo a giocare a bowling? -
Poco tempo dopo ci troviamo in una sala giochi a metterci le scarpe da bowling.
-è legale che ste calze siano così fluorescenti? Mi sento così gay-ridacchia lui
-perché non lo sei? -gli chiedo, lasciandogli un lungo bacio sul collo.
-mm forse un po'-mi risponde, palpandomi il culo.
-un po' tanto-
Dopo pochi giri Luca è in vantaggio, mentre io non sto azzeccando un tiro.
-certo che sei proprio una schiappa-mi sfotte lui
-scusa se non passo il mio tempo al bowling come qualcuno-
-chi te lo dice che passo il mio tempo al bowling-
-si vede, stai facendo praticamente tutti strike o spare-
-eh potrebbe essere che forse con quelli del calcio, venivamo spesso qui il sabato sera-
-ah ecco, che barone tu sapevi già giocare! -gli faccio la linguaccia
-dai ti insegno come fare piccolo-mi dice posizionandosi dietro di me e facendomi vedere come lanciare la palla.
-distendi il braccio così e tira-
Seguo le sue indicazioni riuscendo finalmente a buttare giù 8 birilli!
-sii- esclamo esultando-ce l'ho fatta-
-bravo amore-mi stringe, rubandomi un bacio e facendo scendere le sue mani sulle mie natiche
-Madonna che culo che hai, vedrai dopo cosa ti combino-mi sussura con voce roca all'orecchio.
-mmm è una minaccia? - gli bisbiglio strusciandomi con fare innocente su di lui.
-se continui così non ci arrivi a casa, sappilo-
-è quello che spero-gli sorrido malizioso.
-dio tu mi farai diventare matto-
Dopo aver finito la partita in cui Luca mi ha letteralmente stracciato, ci fiondiamo fuori dalla sala giochi per dirigersi verso casa.
-che ne dici di rimanere a casa mia stanotte? -
-dico che è un' idea stupenda, aspetta che avviso mia madre-
Digito un messaggio veloce e rimetto il telefono in tasca.
-fa freddino stasera-esclamo
-vieni che ti scaldo io-si avvicina, cingendomi tra le sue braccia senza smettere di camminare-non vedo l'ora di prendere la patente così non dovremmo più spostarci a piedi-
-tocca prima a me però-
-tra un mesetto sarai maggiorenne eh?-
-oh si, sono pronto per le manette che avrò per farmela con un 17enne-gli do un bacio sulla guancia
-addirittura! per qualche mese che ci passiamo-ride lui-se non la smetti sono io che ti ammanetto-
-uhh potrebbe piacermi-
-magari la prossima volta allora-mi fa l'occhiolino-
Arrivati a casa sua non facciamo neanche in tempo ad arrivare in camera che cominciamo a spogliarci e a baciarsi senza neanche prendere fiato.
In poco tempo lui è già posizionato sopra di me che mi prepara con le dita e comincia ad allineare la sua asta alla mia entrata.
-dio non ce la faccio più, sei troppo bello-entra dentro di me con una sola spinta.
Senza neanche farmi abituare alla sua intrusione comincia a spingere avanti indietro dentro di me selvaggiamente, mentre continuiamo a lasciarci baci umidi sulla bocca e sul collo.
Le sue spinte sono così forti e profonde che mi comincio a mordere il labbro pur di non urlare e svegliare tutti.
Continuiamo questo amplesso cosi selvaggio mentre cambiamo più volte posizione e io cerco di andare in contro alla sue spinte.
Il mio corpo è così bagnato di sudore, così eccitato, così pieno di Luca che comincio a tremare dall'emozione, mentre un orgasmo travolgente invade ogni più piccola parte di me.
Luca mi segue dopo qualche secondo riversando il suo seme nel preservativo.
Dopo esserci dati una sciacquata veloce ci sdraiamo sotto le coperte avvinghiati l'uno all'altro.
-è stato wow-gli sussurro, mentre comincio a giocare con i suoi capelli.
-si è stato davvero intenso-esclama lui-come ogni cosa che faccio con te del resto-
-è stato il più bel appuntamento che io abbia mai avuto, grazie-gli dico accoccolandomi più vicino a lui e guardandolo negli occhi.
-dillo che è solo per la scopata superba-mi risponde lui sfottendomi
-soprattutto-ridacchio-promettimi che non mi lascerai mai? -
-non ti lascerò piccolo,te lo prometto. Sei la cosa più bella che io abbia mai avuto, non ti posso lasciare andare via da me. Saremo una cosa unica da ora e per sempre-

Unbreakable loveWhere stories live. Discover now