Capitolo 18-Dentro un tunnel senza fine

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Sono le 8 del mattino e sto camminando senza una metà su e giù per la scuola.
Nel corridoio si diffonde un vociare di persone sempre più forte, segno che una moltitudine di studenti stanno entrando per dirigersi ognuno nelle proprie classi.
E poi ci sono io:fermo nel bel mezzo del corridoio a contemplare la finestra o meglio ciò che si trova al di lá della finestra.
Guardo il cielo che si sta annuvolando e che poco dopo comincia a trasformare tutto quel nero in pioggia.
Le goccie cominciano a scendere prima piano poi sempre più veloci e si posano sul vetro appannato della finestra,ostruendomi la visuale del mondo circostante.
Questo rappresenta esattamente il mio umore di stamattina e forse il cielo ha voluto piangere per me le lacrime che pur sforzandomi,non scendono più dai miei occhi.
A distrarmi dai miei pensieri cupi ci pensa una voce molto familiare che esclama:-uhh guarda chi si rivede:il frocio-.
Giovanni e compagnia bella si sono parati davanti a me e ovviamente:chi altri avrebbe potuto rivolgermi quella frase se non lui?
Il capogruppo si sistema il suo berretto della new York in testa e mi guarda con una smorfia,aspettandosi una mia risposta che però non arriva
-che c'è? il gatto ti ha mangiato la lingua oppure l'hai preso talmente tanto in culo che non hai la forza nemmeno di parlare?!-ghigna lui,seguito dalle risate in coro dei suoi amichetti
Li guardo con uno sguardo assente prima di sussurrare ,distogliendo poi lo sguardo-lasciatemi stare,non è giornata-
Li scanso per dirigermi verso la mia aula di lezione,ma quei 3 non demordono e mi sbarrano il passaggio
-avete sentito la principessa? Ha avuto una brutta giornata!-esclama ridendo-che ne dite di peggiorargliela ancora?!-
Si scambiano tutti dei sorrisini,prima di avvicinarsi ancora di più a me accerchiandomi
-e quei lividi cosa sono?adesso fai pure sesso violento, frocio?!-ridacchia Luigi,guardando attentamente il mio volto, seguito da tutti gli altri
Non sopporto i loro sguardi indagatori,non sopporto le loro parole,non sopporto più niente dopo quello che è successo con Roberto.
Mi sento svuotato da ogni energia vitale e non ho davvero più la forza di fare niente ne di reagire.
È come se il mondo circostante per me fosse solo un buco nero pronto ad inghiottirmi. E allora perché farlo aspettare? Io sono pronto a farmi inghiottire,adesso.
Giovanni mi da uno spintone,facendomi sbattere contro il muro,ma mi sento talmente vuoto che quasi non lo sento
-sei una puttana!puttana!puttana!puttana!-continuano a ripetere in coro all'infinito-non vogliamo un deviato come te in questa scuola!Sparisci!!!-
E un altro spintone respinge il mio corpo all'indietro stavolta, facendomi cadere direttamente sul pavimento e facendomi sbattere il sedere.
Subito un dolore atroce causato dalla violenza subita precedentemente,mi costringe a reprimere una smorfia di dolore
-e adesso cosa fai troia?!-ghigna Giovanni con il pugno alzato,pronto a colpirmi il volto.
Io più per istinto che per difendermi,distendo le mani davanti al mio volto per ripararlo.
Chiudo gli occhi aspettandomi un dolore bruciante alla guancia che non arriva,perché una voce a dir poco infuriata tuona:-cosa sta succedendo qui??!!!-
Luca fa capolinea in tutta la sua bellezza davanti a noi.
Indossa dei semplici jeans e una felpa blu dell'adidas. I suoi capelli ramati sono impeccabili,tirati indietro dal gel,mentre i suoi occhi di solito cosi luminosi racchiudono molta rabbia repressa,accentuati ancora di più dalla smorfia che formano le sue labbra!
Dio mio è ancora più sexy quando è arrabbiato!
Il mio cuore alla sua visuale comincia a pompare più velocemente e da quello stato di vuoto perenne si riempie di una nuova sensazione, mai provata prima.
-Luca eccoti finalmente-gli corre incontro Luigi ,dandogli una spallata affettuosa-stavamo dando il bel servito a questo scarto dell'umanità, vuoi favorire pure tu?!-
La sua risposta è rappresenta da uno sguardo che incenerisce il poveretto all'istante-finitela,adesso basta!andate a lezione ci penso io a lui-
-sicuro Lu?-gli sorride Luigi,pensando erroneamente che mi avrebbe insultato pure lui come gli altri
-si andate-gli risponde lui con voce atona,senza degnarlo di uno sguardo
Non appena le loro teste spariscono dalla nostra vista lui si china su di me ,offrendomi una mano per alzarmi dal pavimento.
Io la accetto,accennando un sorriso e in quel esatto momento i nostri occhi si incrociano ed è la fine:mille scariche elettriche invadono il mio corpo ,impedendomi quasi di respirare.
-cosa sono sti lividi?chi te li ha fatti?-mi chiede accarezzandomi la guancia,mentre il suo sguardo si addolcisce
-nessuno..io sono caduto-balbetto,diventando rosso ,a causa della sua vicinanza
-non ci credo!-ribatte lui con voce dura!-è stato lui vero?! Dimmi la verità-
-non è stato nessuno ti dico!-sussurro, distogliendo lo sguardo
-e tu pretendi che io ti creda?un giorno tenta di violentarti,il giorno dopo tu lo baci normalmente e quello dopo ancora torni a casa pieno di lividi. Non sono nato ieri,questa storia mi puzza e non poco-
Mi inchioda con lo sguardo,aspettandosi una mia risposta,ma ottenendo solo un lungo sospiro
-senti-esclamo dopo attimi di silenzio-lascia perdere davvero!meglio che non ci entri in questa storia ,lo dico per il tuo bene! E adesso se permetti devo andare che sono in ritardo a lezione!-mi dirigo verso l'aula senza dargli il tempo di replicare.
Lui mi segue cercando di allungare il passo,ma in pochi attimo entriamo entrambi in aula per poi subirci la ramanzina interminabile del prof di geografia.
Teresa e Martina mi rivolgono uno sguardo interrogativo, serie:-che sta succedendo? Dopo ci racconti tutto!-
Gli accenno un sorriso per tranquillizzarle e mi accomodo sulla sedia per cercare invano di ascoltare la lezione.
Luca continua a fissarsi con aria preoccupata, ma io faccio di essere assorto completamente nella lezione.
Durante l'intervallo le mie amiche quasi mi rapiscono per chiedermi il mio motivo del mio ritardo in compagnia di Luca.
-il cavaliere dall'armatura lucente-esclama Marty con gli occhi a cuore, aggrappandosi alla mia spalla-che dolce!-
-hai intenzione di dirgli la verità?-mi chiede invece Tere con aria seria
-non posso,non posso metterlo in pericolo.Non me lo perdonerei mai!-le rispondo ,grattandomi la testa nervoso
-non dovresti mettere in pericolo nemmeno te però!e quegli stronzi oltretutto devono smetterla di romperti i coglioni!-
-tanto lo difende il suo amore-ridacchia Martina sognante
-ma smettila-le rispondo io senza smettere però di sorridere.
Come ho potuto non capirlo prima quanto fossi innamorato di lui?È sempre stato cosi evidente.
Anche se questo sentimento mi farà solo soffrire,forse ancora di piú di tutto sto casino..
Dopo aver passato l'intera mattinata ad evitare sia Luca che i suoi amici ,finalmente torno a casa e mi butto sul letto.
Mia madre non c'è,sarà sicuramente ancora a lavoro e in un certo senso è meglio cosi!ho bisogno di stare da solo e di pensare a cosa sta succedendo alla mia vita..
Mi tolgo la felpa e rimango in maniche corte inerme sul letto con i i Linkin Park a palla nello stereo di sottofondo e la testa appoggiata sul cuscino.
Comincio ad avere paura:sono passati due giorni,ma Roberto non mi ha ancora chiamato e ho dannatamente paura del momento in cui succederà.. Io non voglio rivivere quel momento,non ce la potrei fare a sopportare di nuovo lui che mi prende a suo piacimento.
Cosa devo fare?dio dimmelo tu.
Dling dlong. Il suono del campanello mi fa sussultare. Chi potrà mai essere?
Non appena apro la porta il mio cuore sussulta al suono dell'hey ciao di Luca
-tu..che..che ci fai qui?-balbetto come un idiota,non distogliendo lo sguardo dal suo sorrido smagliante che mi sta sciogliendo il cuore
-sono venuto a trovarti,non posso?-mi fa l'occhiolino
-si..puoi-sussurro il più piano possibile
Lo faccio accomodare sul divano dove lui si stravacca tranquillamente
-fai pure come se fossi a casa tua eh-
-ovviamente-mi sorride lui
-sul serio: perché sei qui?-gli chiedo deciso ,guardandolo negli occhi
-voglio sapere cosa ti succede Matt-
-perché? Per quale motivo vuoi saperlo?cosa ti cambierebbe?-
-come perché?-ribatte alzandosi dal divano e venendo verso di me-perchè ti voglio aiutare..perché io..-
-nessuno mi può aiutare-gli rispondo con uno sguardo triste negli occhi-nessuno-
La mia determinazione comincia a vacillare ,mentre il mio corpo comincia a tremare e io non posso fare altro che buttarmi tra le sue braccia e aggrapparmi a lui come se fosse la mia unica ancora di salvezza.
Lui senza dire una parola mi accoglie tra le sue braccia e mi accarezza dolcemente i capelli.
Vorrei cosi tanto piangere,ma le lacrime ancora una volta non escono.
Ma piano piano il tremore si placa,grazie al calore del corpo di Luca contro il mio,grazie a quella sensazione che solo lui mi fa provare: quella di essere al sicuro,di essere a casa.
- mio piccolo Matt-mi sussurra tutto ad un tratto lui ,stringendomi ancora più forte e facendomi accelerare i battiti del cuore
A rovinare il momento ci pensa il mio telefono che squilla nella mia tasca dei jeans, avvisandomi di un messaggio.
Mi stacco controvoglia e lo leggo pietrificandomi all'istante
-ti voglio tra mezzora davanti a casa mia-dice il testo e il mittente non è altri che Roberto.
Sospiro. Lo sapevo che questo momento sarebbe arrivato.
Con l'umore sotto ai piedi ,comunico a Luca che devo uscire urgentemente.
Lui annuisce senza dire una parola e mi segue fuori dalla porta di casa,dopo che mi sono infilato le scarpe,la felpa e il giubbotto.
-Matt,posso accompagnarti?-mi sorride lui dolcemente
-no Luca te lo dico sul serio:lasciami perdere e stavolta per sempre!-gli urlo prima di correre piú velocemente possibile lontano da lui,lasciandolo di stucco.
È giusto cosi,mi ripeto mentalmente senza smettere di correre.
Non posso metterlo nei casini,devo proteggerlo e questo è l'unico modo possibile!
In poco tempo arrivo davanti alla villa del mio "carnefice" e mi accorgo che si sta di nuovo mettendo a piovere.
Guardo il cielo con un sorriso triste:è quasi ironico ,ma forse anche il mondo conosce la tristezza che mi sta invadendo in questo momento,forse tutti in realtà lo sanno,ma nessuno farà nulla per impedirmelo anche stavolta.
Forse la mia anima è destinata a rimanere nera.Nera come la morte.

Unbreakable loveWhere stories live. Discover now