Capitolo 31-L'appuntamento

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Sono sdraiato nel mio letto sotto le coperte a riposarmi.
È domenica pomeriggio e per una volta non ho niente da studiare quindi mi merito una giornata di puro cazzeggio.
Tra uno sbadiglio e l'altro mi accorgo che il mio telefono si illumina e la sigla di Demon Slayer invade la stanza
Sorrido prima di rispondere-pronto-
-ciao Matt, sono Giorgio-mi risponde il mio interlocutore
-Hei Giorgio, come mai mi hai chiamato?-
-volevo chiederti se ti andava di andare a fare un giro tra poco? -
-certo mi piacerebbe, se vuoi contatto anche gli altri? -
-ehm.. veramente avrei piacere di uscire da soli se per te non è un problema-mi comunica lui titubante
-ma figurati nessun problema, dove ci vediamo?
-in piazza Navona tra mezz'ora? -
-ci sto, andiamo a prenderci un gelato?-
-in realtà avevo altro in mente, ma è una sorpresa-
-uhh adoro le sorprese-sorrido-allora a dopo-
Stacco la chiamata e velocemente mi tolgo in pigiama e mi infilo sotto la doccia.
10 minuti dopo sono già davanti allo specchio che cerco di decidere cosa mettere e alla fine opto per dei jeans neri aderenti e una felpa blu della Nike.
Scendo di sotto e urlo a mia madre-mamma io sto uscendo-
-ah ti vedi con le ragazze? - mi chiede lei, mentre mi stampa un bacio sulla guancia per salutarmi.
-in realtà esco con un ragazzo-sorrido imbarazzato, ricordandomi di quando poco tempo prima mi sono sfogato con lei e gli ho raccontato la storia di me e Luca.
-sono contenta tesoro mio, te la meriti un po' di felicità-mi dice lei abbracciandomi
-grazie davvero mamma-
Poco dopo prendo l'autobus che in poche fermate mi lascia nella piazza prestabilita e individuo subito Giorgio che con un sorriso sta scrutando il cielo soleggiato e quando mi vede il suo sorriso si allarga ancora di più
-eccoti-mi saluta, dandomi un bacio sulla guancia-come stai?-
-bene e tu?-
-bene, decisamente bene ora che ti ho visto. Seguimi che ti porto in un bel posto-
Dopo 15 minuti di camminata ci troviamo davanti ad un enorme luna park pieno di giostre e di persone che scorrazzano allegre da una parte all'altra.
-il Luna Park eh?-
-dimmi che ti piace ti prego-esclama lui preoccupato
-stai tranquillo, hai avuto un idea magnifica anzi ti dirò di più: è da quando ero bambino che non ci mettevo più piede in un parco giochi-gli sorrido
-be allora è il momento di rimediare direi. Che ne dici di iniziare con quella giostra laggiù? - mi chiede indicando una montagna russa
-oh si, un'adrenalinica è proprio quello che ci vuole-
Ci mettiamo in fila e saliamo sulla prima giostra.
Non appena parte comincio ad urlare a pieni polmoni ogni volta che percorriamo un giro della morte, mentre lui se la ride a crepapelle.
-ti stavi cagando sotto eh? - mi prende in giro, non appena siamo scesi e ci siamo messi in fila per salire sui gommoni ad acqua.
-dio mi mancava il fiato, non ero più abituato ti giuro-rido anche io
-dai per fortuna adesso facciamo qualcosa di più tranquillo, al massimo ci bagneremo un po'-ribatte lui avvicinandosi a me e allungando un braccio dietro alla mia spalla.
Annuisco, ridacchiando nervosamente a causa della sua vicinanza. Non so davvero come comportarmi con lui:è un ragazzo così carino e gentile, però purtroppo il mio stupido cuore appartiene già a qualcun altro!
Cerco di accantonare questo  pensiero e di godermi la giornata con il mio nuovo amico.
Passano le ore e noi ci divertiamo a correre tra una giostra e l'altra come se fossimo due bambini. Ad un certo punto trovo addirittura il coraggio di salire su un' altra montagna russa senza rimanerci secco, il che non è da poco per me!
-comincio ad essere un po' stanco, che ne dici di prenderci una pausa?-chiedo a Giorgio dopo aver finito il giro sugli autoscontri
-si, ma prima voglio fare questa-comunica indicando la Casa Stregata
-no assolutamente no-proclamo io
-che c'è hai paura?-mi chiede lui
-si ok ho paura-ammetto io-non sopporto gli horror o qualsiasi cosa che lo sia, mi si accappona la pelle al solo pensarci-
-ma non eri tu quello che si era guardato l'anime di Another? -
-si ma quello è diverso, sono solo disegni animati e poi ammetto che lo guardavo solo ed esclusivamente di giorno-rido io
-dai stai tranquillo, ci sono io accanto a te, non ti succederà nulla te lo prometto! -
Acconsento con riluttanza e ci addentriamo dentro la casa degli orrori.
Tra cadaveri, assassini con il macete e zombie che ci inseguono sto urlando peggio di un'adolescente mestruata, ma non ci posso fare niente:ho una paura fottuta!
Giorgio ride per tutto il tempo, ma nel contempo ogni volta che mi vede spaventato ovvero per tutta la durata del nostro soggiorno in questo luogo mi ha stretto la mano con la sua o mi ha abbracciato, stringendomi da dietro.
Sono dei gesti talmente carini che se non fossi stato così terrorizzato, mi sarei sentito davvero in imbarazzo.
Finita la tortura finalmente ci sediamo in un tavolo di un chioschetto e ordiniamo due bibite fresche
-ti senti meglio? - mi chiede lui, accarezzandomi una mano
-si tranquillo, l'importante è che ci siamo allontanati da lì-gli sorrido io
-già eri proprio terrorizzato-ride lui-comunque come mai non vai da così tanto tempo in un parco giochi? È perché ti rinchiudi in casa con i tuoi anime? -
-non è proprio così-gli rispondo rattristato.
Lo guardo negli occhi e decido di fidarmi di lui-vedi quando ero bambino ci venivo spesso, mi portava spesso mio padre anche insieme al padre di Luca, almeno finché non ha deciso di abbandonarci e di andarsene di casa-sospiro ricordandomi di quel momento a cui cerco sempre di non pensare.
-oh Matt io non ne avevo idea, mi dispiace di essere stato indelicato-mi risponde lui dispiaciuto
-non devi dispiacerti, è successo molto tempo fa, allora ero solo un bambino che andava verso l'adolescenza ora sono un ragazzo che piano piano va verso l'età adulta e ho imparato ad essere più forte! -gli sorrido tristemente
-e poi cos'è successo? Lo hai più rivisto? -mi chiede sorseggiando la sua coca cola
-no, non si è mai più fatto sentire né vedere, le uniche sue notizie le abbiamo avute da Luca, solo perché mio padre si è messo in contatto con suo padre e gli ha raccontato che ha una nuova moglie e un altro figlio. Io e mia madre praticamente non contiamo più niente o forse non siamo mai contati niente!-
Ripensare a lui mi ha messo così tanta tristezza e rimpianto che in questo momento mi sento un grande macigno sul cuore, come se il tempo non fosse mai passato e lui se ne fosse andato ieri di casa.
-non posso vederti cosi Matt-si alza Giorgio dalla sedia per avvicinarsi a me e stringermi in un abbraccio.
In questo momento le sue braccia strette alla mia vita mi fanno sentire bene, in questo momento il calore umano di una persona che tenga davvero a me è l'unica cosa di cui ho davvero bisogno.
Non appena mi sono calmato e lui si è riseduto al suo posto, il discorso cade su Luca, su quanto mi sia stato vicino in quel brutto momento della mia vita,su quanto sia stato l'unico a starmi accanto e a non lasciarmi mai da solo quando soffrivo così tanto per avere perso la mia figura paterna.
Anche se ripensandoci Luca è il secondo uomo ad avermi fatto soffrire quasi quanto mio padre.
Quel ragazzo è la mia cura, ma allo stesso tempo la mia condanna. Quel ragazzo è il più grande dilemma della mia vita!
-ma quindi cosa c'è tra voi due? - mi chiede lui serio quasi facendomi andare di traverso la coca cola
-in che senso scusa? -
-lo vedo come si comporta ogni volta che io mi avvicino a te quasi volesse uccidermi e vedo te che in alcuni  momenti cerchi di evitarlo, mentre in  altri lo tratti con dolcezza. Dimmi la verità:è lui il famoso ragazzo per qui soffrivi così tanto quella volta al bar in cui ci siamo conosciuti ? -
-si..-ammetto io abbassando lo sguardo -ma per noi non c'è un futuro:lui mi vede solo come un oggetto di sua proprietà, me ne ha fatte passare troppe e io sinceramente ora vorrei solo trovare qualcuno che mi amasse davvero. Sono stufo dei giochi, voglio vivere una relazione completamente e seriamente come penso di meritarmi-
Giorgio mi rivolge uno sguardo carico di dolcezza-ma certo che te lo meriti. Ti conosco da poco, ma in te ho già visto molto:sei una persona meravigliosa, sei forte, sei sensibile,sei intelligente, pensi sempre agli altri prima di pensare a te stesso e dai tuoi occhi lo vedo:ne hai passate tante ed è proprio questo che ti ha reso ciò che sei ora.
Non so esattamente cosa sia successo tra di voi e capisco che tu non voglia entrare nei dettagli, ma sappi che  meriti molto di meglio:sei una persona che darebbe tutto se stesso per amore se solo te lo permettessero e quindi non accontentarti di questo legame in bilico che ti fa solo stare male, ma cerca di trovare qualcuno che farebbe per te ciò che tu faresti per lui,perché è questo che significa davvero amare!
Apri gli occhi Matt e vedrai che prima o poi ti accorgerai che la persona giusta è proprio davanti a te-
Lo guardo commosso dalla parole che mi ha appena rivolto-nessuno mi ha mai detto queste cose...io non so davvero cosa dire.. Io davvero grazie.. grazie di tutto, terrò a cuore il tuo consiglio te lo prometto-gli sorrido grato.
-non devi ringraziarmi, ho solo detto la verità-mi fa l'occhiolino lui.
Ci accorgiamo che si è fatto tardi e che per tutti e due è arrivata l'ora di tornare a casa.
Lui insiste per accompagnarmi fino a casa mia e da lì prendere un altro autobus.
-allora ciao Matt-mi saluta lui nuovamente con un bacio in guancia
-Giorgio! - lo richiamo io
-grazie, è stata una giornata stupenda ne avevo davvero bisogno! -gli sorrido avvicinandomi a lui e stringendolo in un abbraccio.
Lui inizialmente sorpreso da questo mio gesto, ricambia subito il mio abbraccio e mi accarezza la schiena-non vedo l'ora di passarne mille altre così-
Sento un emozione di felicità invadermi il cuore e finalmente per un momento accantono il pensiero di Luca in un angolo del mio cuore.

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