Capitolo 38

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"Senti smettila" una voce.

Troppo familiare.

Cercai di capire da dove veniva.

Mi girai dall'altra parte.

Mi si gelò il sangue,

era lui.

Michele.

Le mie gambe iniziarono a tremare

Le farfalle nello stomaco

Il cuore a mille

Vedere quel ragazzo che ogni giorno mi regala un sorriso mi fa venir voglia di correre abbracciarlo e non lasciarlo più.

Era al telefono, sembrava stesse litigando, provai ad ascoltare.

"Hai rotto" disse scocciato
"Non la conosci neanche come ti permetti a giudicarla" disse sbuffando.

Stanno parlando di una ragazza.

"Senti, non me ne sto approfittando. Ho capito fin da subito che lei è una ragazza speciale, cerca solo affetto e qualcuno che la renda felice. Io voglio aiutarla" disse ad un certo punto.

Ma di chi sta parlando?

Viola fai 2+2, sta parlando di te scema.

Ma ti pare? Io non sono così importante per lui.

Ah no. Ti risponde sempre su twitter, ha voluto conoscerti al firmacopie di Milano e ti ha pure invitato a cena. NON TI CONSIDERA IMPORTANTE GUARDA, pensa tu sia una barbona allora.

Sei divertentissima guarda

Se fossi in te starei a sentire cosa ha da dire Michele invece che lamentarti

Almeno su questo hai ragione.

Grazie Viola ed ora vai da Michele

"Senti ora devo andare, sto facendo aspettare Viola un po troppo tempo, ciao" disse mettendo giù.

Appena tolse lo sguardo dal cellulare alzò gli occhi ed iniziò a guardarsi in giro per trovarmi, non si era accorto che io ero praticamente dietro di lui.

Iniziai a camminare verso di lui.

I passi sembravano sempre di più diventare pesanti, come al firmacopie.

Mi mancava l'aria ed ero stra agitata. Ormai ero a 1 metro da lui, non si era ancora girato.

Ero lì accanto a lui, gli toccai dolcemente la spalla.

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