Capitolo 41

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Mi aveva beccata piangere.

La frase continuava a rimbombarmi in testa.

Non nascondermi le tue lacrime.

I brividi.

Mi stava guardando negli occhi intensamente.

Il mio trucco ormai era colato e i miei occhi si stavano consumando a guardare i suoi.

Lo dico sempre. Quegli occhi mi manda a puttane il cervello.

"Non voglio risultare così fragile, ho passato tutta la sera a piangere. Ti ho delusa lo so" dici incrociando le gambe e tentando di guardare da altre parte, però me lo impediva.

"Non mi interessa se sei fragile o meno, rimarrai sempre la mia piccolina, nel bene e nel male. Sai che io ci sono sempre" disse lui.

Lo ha detto seriamente?

Sono la sua piccolina.

La sua fottuta piccolina.

Mi asciugò le lacrime.

Gli feci notare che aveva le mani sporche di trucco.

"Poco m'importa" disse pulendosi sul suo cappotto.

Si sta sporcando il cappotto.

Ci manca poco e ti bacia, sono sicura.

Cara la mia coscienza. Per lui sono solo una delle tante.

"Non sei una delle tante" mi disse.

Brava Viola, pensa a voce alta mi raccomando.

Fanculo coscienza, non servi ad un cazzo.

Eccola che inizia.

Non rovinarmi questo momento porca troia.

Sospirai, mi stava guardando, ancora.

"La smetti di guardarmi cosi? In questo momento faccio schifo se non ti è chiaro" dissi facendo un piccolo sorriso

Viola hai rovinato tutto.

Coscienza non rompere.

Appoggiò la sua mano sulla mia guancia ed iniziò ad accarezzarmela.

"Per me sei bellissima, sempre" sussurrò

Dei brividi mi percorsero la schiena

Sentì il suo respiro diventare profondo e avvicinava il viso verso di me.

Appoggiò le sue labbra sulla mia fronte e la baciò. Gli presi la mano e lui la strinse al suo petto.

23:49.

Mi sta accompagnando a casa. Ormai siamo davanti alla porta di casa mia.

Prima di entrare mi giro verso di lui.

"Ci possiamo rivedere, vero?" chiesi timida.

Mi sorrise e annuí.

"Molto presto" disse lui.

"Michele" lo chiamai, mi guardò negli occhi.

"Questo è ancora l'inizio?" chiesi tremando.

Fece di si con la testa e mi abbracciò forte dandomi un bacio sulla testa

"ti voglio bene Viola" disse

"Anche io Michele" risposi staccandomi.

Entrata in casa guardai fuori dalla finestra, era ancora li.

Lo salutai con la mano, appena si accorse di me ricambiò e poi si diresse verso l'auto.

È andato via.

Mi manca già.

Spazio autrice😇
E siamo giunti al termine della prima parte della storia! Sono cosi felice dei risultati.
Siamo anche arrivati a 4 mila visualizzazioni e veramente non so come ringraziarvi. Grazie di tutto❤️

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