Capitolo 70

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00:17.

"Quanto tempo abbiamo?" chiese Erika

"Fino alle 3 di stanotte" disse Chiara continuando a osservare l'indizio

💇💃🏼🌌

Cosa voleva dire?

"Ma io boh non lo so, avrei pensato al linguaggio dei muti ma Francesca non è così intelligente" disse Melissa

"Forse ho un idea" disse Chiara

Sgranò gli occhi.

"Tre emoji, tre posti. La prima sta per la parrucchiera" iniziò poi

"'Meglio andare in la intanto" dissi correndo verso la porta

"Ma dalla parrucchiera dove?" Chiese Alice

"Dove va Viola" parlò Chiara

00:31.

Parcheggiai davanti all'edificio, notando subito che il vetro era rotto.

"Siamo nel posto giusto" disse Chiara entrando.

Notammo subito gran parte dell'interno sottosopra ed infine una parola scritta con la bomboletta spray sul muro.

FV :)

Trovai un foglio attaccato al muro.

-A quanto pare siete arrivati alla prima tappa, infondo alla stanza potrete trovare qualcosa-

Andai correndo infondo alla stanza

Notai un diverso mucchio di capelli, mi sembrava impossibile che i parrucchieri non lo avessero buttati.

Guardai meglio, erano i capelli di Viola

"Le ha tagliato i capelli" sussurrò Chiara quasi sconvolta

"Viola ci tiene molto ai suoi capelli" disse poi Melissa

"Brutto pezzo di merda" disse Alice tirando un calcio al tavolino

"Me la paga" disse poi

Frugando fra i capelli notai un foglietto accartocciato, lo aprì subito

-Ormai lo sapeva tutta la scuola quanto Viola tenesse ai suoi capelli. Tutti hanno sempre voluto averli come i suoi. Ecco la prima tortura. Quanto ha pianto mentre si svolgeva questa vicenda :) -

Strinsi forte il foglio

"La seconda tappa rappresenta una ballerina, molto probabilmente intende la scuola di danza che si trova ad una quindicina di minuti da qui, MUOVIAMOCI!" disse correndo verso la macchina Chiara.

01:01.

Evidentemente era proprio vero

Sul muro dell'entrata della scuola di danza si trovava lo stesso simbolo che c'era prima.

Entrammo, tutti gli abiti, scarpe, attrezzi di coreografia erano per terra.

Melissa trovò un altro foglio

-Viola nell'ultimo periodo ha sempre avuto problemi ai piedi, di conseguenza, perché non farla ballare un po'? È da tanto che non lo faceva :) -

Guardai per terra, scarpe con il tacco e qualche goccia di sangue

"Cosa significano quelle goccie di sangue?" dissi sbiancando

Ci misimo tutte a guardare Chiara.

Sembrava quasi sconvolta a vedere tutto ciò.

I suoi occhi mostravano rabbia ed allo stesso tempo tristezza mentre qualche lacrime scese dal suo viso.

"Viola insieme alla sua migliore amica morta diversi anni fa venivano a ballare qui. Ballavano appunto con i tacchi ed un vestito corto, andava molto di moda quel genere di ballo in quel periodo"

si fermò tirando in su il naso, mentre le lacrime continuavano a moltiplicarsi

"Quando morì la ragazza e ne parlarono con Viola dell'accaduto si trovava proprio qui, me la ricordo. Si tolse le scarpe e correndo uscì fuori dall'edificio in lacrime e per di più scalza, senza volere andò sopra un prato di rosa e si punse i piedi con le spine" si fermò

"I dottori da quel giorno li hanno detto che non avrebbe mai più ballato con quelle cazzo di scarpe, altrimenti avrebbe avuto dolori che potevano durare anche una settimana e perdite di sangue dai talloni per via delle croste che si sono formate" si fermò poi

"Troia" disse Melissa guardando il foglio con disprezzo.

Io continuavo a trattenermi, anche se avrei voluto urlare e piangere.

Quella troia non sta facendo altro che trattare di merda la mia ragazza.

"Ultima tappa?" Chiese Erika

"Non ne ho la minima idea" disse Chiara mettendosi sul viso le sua mani

"Come no?!" dissi

"Ci sono diversi punti dove guardare le stelle" disse lei sul punto di piangere

"Dobbiamo andarli a vedere tutti, su forza" dissi prendendo due ragazze correndo verso la porta.

Dovevamo trovare Viola.

02:21.

Siamo andati ormai dappertutto e di Viola nessuna traccia.

Ho provato mille volte a scrivere o chiamare Francesca, ma non mi ha mai risposto.

"Ragazzi guardate l'ora" disse Erika

02:22.

Ormai tutte stavano piangendo

Mancavo solo io

"Ragazze dobbiamo farcela" dissi cercando di incoraggiare le ragazze

e soprattutto me stesso.

"RAGAZZI" urlò melissa

"Cosa?!" Dissimo in coro

"Io e Viola spesso andiamo all'osservatorio abbandonato, quello in fianco al laghetto. Li le stelle si vedono benissimo" disse poi

Feci subito partire la macchina

02:37.

Nessun segno sui muri dell'osservatorio

"Francesca non avrebbe mai messo segni di riconoscimento" dissi

"Io vado dentro, voi chiamate la polizia"
dissi aprendo lentamente la porta.

"Michele veniamo con te?" Chiese Chiara

"No"

"Devo cavarmela da sola con quella vipera" dissi entrando.

Era tutto buio e polverso.

Mi inquietava molto quel posto, ma la cosa che mi spaventava di più era che quel mostro facesse del male alla mia piccolina.

Non doveva nemmeno torcerle un capello. Anche se ormai l'ha fatto.

In lontananza notai un faretto acceso

Lentamente mi avvicinai.

Uno spiraglio di luce proveniente da una porta, l'aprì lentamente provocando un cigolio molto fastidioso.

Il faretto era puntanto verso qualcuno

La vidi subito.

"Viola"

WHATSAPP | Michele Bravi #wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora