Capitolo 7

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Capitolo 7 - Fatal Love

Jackson percorse tutta la A7 in direzione LA, perché voleva allontanarsi il più possibile da Kahlan. Quella notte però, dopo aver lasciato la sua casa e aver fatto parecchia strada, si fermò in un Motel deserto per riposare. Era mattina quando finalmente si sdraiò nel letto polveroso di quella stanza così vissuta. Guardò le pareti ingiallite e la luce soffusa come se stesse per finire il ciclo della sua vita. C'era anche una tv vecchio stile che non funzionava e un piccolo bagno, abbastanza sporco, dove potersi lavare. Decise di fare una doccia senza toccare le pareti inerenti ad essa e senza sfiorare neppure con un dito nulla di tutto il resto. Era molto imbarazzante quella situazione ma gli serviva riposo per potersi rimettere in strada e raggiungere la sua meta. Kahlan gli mancava come l'aria. Respirava a fatica e ogni cosa parlava di lei. La felpa che portava, la maglietta che usciva dal borsone marrone, la foto di loro due quando erano piccoli, un quadro vecchio che era appeso nel muro sopra il letto. C'era raffigurato un girasole, il suo colore era scuro, ma un tempo doveva essere di un giallo raggiante. Questa era la metafora del rapporto tra Kahlan e Jackson. Un tempo era stato forte, sicuro, solido. Adesso invece era immerso nella più completa oscurità. Jackson lo sapeva bene e conosceva anche i gusti di Kahlan. Lei aveva sempre amato i girasoli, erano i suoi fiori preferiti perché poteva mangiare i semi e perché essi erano sempre attratti dal sole. Ovunque esso fosse, loro riuscivano a scorgere un fascio di luce e seguirlo. Kahlan era il sole per lui e lui era il girasole. Ma voleva che le cose cambiassero, voleva diventare il suo sole. Ormai pensò che fosse troppo tardi per esserlo. Kahlan era così lontana che non riusciva più a raggiungerla. Non voleva più lottare per farsi amare, voleva farsi bastare il bene che lei gli donava. Così, pensando a lei, Jackson chiuse gli occhi ed immaginò che fosse lì al suo fianco. Dormì profondamente per molte ore, non si accorse neppure che era sera. Si svegliò tutto sudato, in preda al panico. Aveva una strana sensazione addosso, come se stesse per succedere qualcosa di brutto. Allora prese le sue cose, lasciò la camera e pagò il piccolo soggiorno. Poi giunse in auto e mise in moto. Destinazione Kahlan.

Quel giorno Kahlan non incontrò Jackson a scuola, non era venuto completamente. Le balenò in mente l'idea di tornare a casa e vedere se fosse lì, ma si disse che non doveva. Nonostante Jackson le avesse fatto del male, le mancava. Ma poi pensava allo schiaffo e si metteva una mano in guancia. Le saliva sempre una rabbia immensa quando succedeva. Lasciò cadere quei pensieri perché la sua mente adesso doveva essere occupata da altro. Le attendeva una super mega festa data da Steph nella sua casa a mare. Era pronta a tutto pur di fare colpo su di lui. Accettò anche il consiglio​ di Piper di mettere un vestito striminzito e super corto.
- Pip, ma ne sei proprio sicura? - l'amica le consegnò il vestito e le sorrise.
- Ovvio, poi il nero è sexy. Vedrai che quando Steph ti guarderà, vorrà passare tutta la notte in tua compagnia. - Kahlan deglutì a fatica, facendo un sorriso tirato a Piper. Nessuno sapeva che lei era vergine, aveva mentito all'amica dicendole che aveva perso la verginità due anni prima in estate quando Piper andava dai nonni in Texas e non si vedevano per 3 mesi. Però pensare di essere toccata da Steph non la rassicurava, anzi la metteva in ansia. Chissà quante donne erano state nel suo letto e quale numero lei fosse non voleva di certo saperlo. Avrebbe usato Steph per dimenticare Jackson. Quindi non si sarebbe sentita in colpa e umiliata qualora Steph l'avesse sfruttata. Tutto era reciproco, e poi voleva fare un dispetto a Jackson. Voleva fargli del male, fargli provare lo stesso dolore che aveva sentito lei quando l'aveva schiaffeggiata.
- Sì, hai ragione Pip. -
- Bene, vedo che sei decisa. Grande Kahlan! - Fece di nuovo un sorriso tirato a Piper, poi lasciò che lei la truccasse in modo pesante e che sistemasse i suoi capelli lunghi. Kahlan era nervosa, soprattutto quando Piper le passò un paio di scarpe con dei tacchi vertiginosi. Erano nere e lucide, adatte al vestito di Kahlan. Piper per lei decise invece di indossare una gonna cortissima bianca e un top blu elettrico, più che altro un pezzo di stoffa che le copriva in parte il seno. Kahlan non si sentì a proprio agio, non aveva mai indossato nulla del genere. Cosa avrebbe pensato Jackson se l'avesse vista in quel modo? Le possibilità che venisse alla festa per proteggerla da Steph erano alte, ma sperò sul serio che lui non venisse. Non voleva rovinarsi la serata e soprattutto litigarci. Kahlan odiava i litigi e i contrasti con le persone che amava. Non era nella sua natura.

FATAL LOVE  Where stories live. Discover now