Capitolo 20

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Capitolo 20 - Fatal Love

- Mamma, hai dimenticato questo in macchina! - Mentre Kahlan era ancora intenta a fissare Betty, la madre biologica di Jackson, spuntò dalla porta un ragazzo della stessa età di Kahlan con in mano un cellulare. Betty guardò il figlio sconvolta e lui lo capì.
- Ma è successo qualcosa? Avete delle facce voi tre. - Nessuno aveva mai detto al ragazzo che la curiosità uccise il gatto?
- John, grazie mille per avermi portato il cellulare. Non so dove ho la testa ultimamente. - Kahlan spostò lo sguardo da Betty a John e la somiglianza era palese. Sembrava di aver visto un fantasma, quello di Jackson. Era impressionante la somiglianza tra i fratelli, gli stessi capelli arruffati, gli occhi intensi, il fisico snello. Si poteva dire che erano quasi di pari altezza, ma Jackson secondo Kahlan lo era un po' di più. La bellezza era un tratto molto diffuso in famiglia. Lo fissò in maniera ossessiva, le mancava Jackson.
- Ehm, John, ormai che sei qui con noi, ti andrebbe una fetta di torta al cioccolato? - Zia May si intrufolò nella conversazione, salvando tutti dall'imbarazzo collettivo.
- Uh, sì. Non potrei mai rifiutare una proposta così allettante. - Allora John passò davanti alla madre e si andò a sedere proprio di fronte a Kahlan. Lei era ancora molto sconvolta e stava quasi per mettersi a piangere. I suoi occhi erano lucidi e rossi, stava trattenendo dentro di sé una catastrofe perché immaginava che Betty non avesse detto al figlio di avere un fratello chissà dove.
- Stai bene? Sembri un po' sconvolta. Hai per caso visto un fantasma? - Di certo il ragazzo non aveva peli sulla lingua, proprio come Jackson. Kahlan scosse la testa e poi trovò il coraggio di rispondere. Betty e zia May erano in ansia, speravano che Kahlan mantenesse il segreto su Jackson.
- Sì, sto bene. Comunque io sono Kahlan, piacere di conoscerti. -
- Il piacere è tutto mio, non pensavo che May potesse avere una nipote tanto bella. - Gli occhi di John erano presi da Kahlan, come una calamita. La trovava bella, attraente e diversa da tutte le ragazze che frequentava. Sì, era una candidata perfetta per entrare a far parte nella sua lista di Belle e sedotte. Ne facevano parte tutte le ragazze che a suo parere erano di una bellezza unica. Kahlan lo guardò imbarazzata, spostò lo sguardo verso zia May per chiederle aiuto. Non poteva più sopportare l'idea di avere John a due passi da lei.
- Direi che è proprio ora di tagliare la torta! Doppia porzione per John! - Zia May lo disse con troppa enfasi, che tutti si accorsero quanta finta fosse la sua reazione. - Dai Betty, prendi posto anche tu. - poi iniziò a distribuire una fetta di torta ciascuno.
- Allora, dimmi cara Kahlan. Sei fidanzata? - May e Betty si scambiarono uno sguardo cruciale come per dire "Perché hai permesso a John di essere qui?"
- Ehm sì, ho un fidanzato. - rispose timidamente Kahlan.
- Uh, che sfortuna! E come si chiama?- stava iniziando ad innervosire tutti con quelle domande. Kahlan stava per rispondere ma Betty la battè sul tempo.
- John, tesoro. Ho dimenticato di comprare le medicine a tuo padre, sai quanto siano importanti. Potresti gentilmente andarle a prendere? Io e May abbiamo molto da fare. - John fece un respiro profondo.
- Proprio adesso? -
- Sì, tesoro. Proprio adesso. - Betty sembrò minacciarlo con lo sguardo e lui obbedì.
- D'accordo. È stato un piacere conoscerti, Kahlan. Alla prossima. - John salutò sua madre con un bacio sulla guancia e si limitò ad accennare un saluto a May. Invece a Kahlan fece l'occhiolino, pensando che potesse attrarre Kahlan nella sua trappola da seduttore. Quando finalmente fu via e Betty si accertò che la macchina fosse già molto lontana si lasciò andare.
- John non deve sapere nulla di Jackson. È nato due anni dopo la sua adozione. Io e suo padre non potevamo garantirgli un futuro roseo, mentre invece la famiglia a cui lo affidammo sì. Cercava disperatamente di avere un figlio e non ci riuscivano. Poi mio marito riuscì a recuperare il lavoro e quando nacque John potevamo permetterci di mantenerlo. Ma era troppo tardi per riprendersi Jackson, lui in America poteva davvero avere un buon futuro, avevano trovato una famiglia per lui che a me piaceva davvero molto. -
- E lo ha avuto. È un ragazzo gentile ed umile, educato e rispettoso. Io lo amo anche per questo. - Zia May stava fissandomi come se non dovessi dire più nulla, come se lei stessa stesse nascondendo qualcosa.
- Quindi è il tuo fidanzato. -
- Diciamo che tra noi è tutto molto complicato. - Kahlan si stupì del fatto che Betty le porgesse quella domanda. Se era amica di sua zia May, doveva pur sapere che Jackson era suo nipote!
- Ti prego, raccontami. Ho bisogno di sapere. Io non ho notizie di lui dal girono in cui lo feci adottare. -
- Forse è meglio se rimandiamo, Betty. Credo sia già troppo tutto questo. - Zia May cercò delle scuse per sviare il discorso, ma Kahlan era decisa a far sapere a Betty tutta la verità su Jackson.
- No, May. Io voglio sapere. - Betty guardò Kahlan con occhi pieni di lacrime e di gioia.
- La famiglia che adottò Jackson ebbe una figlia subito dopo. Sono nata io e Jackson è cresciuto insieme a me. Mi proteggeva, si prendeva cura di me. Non abbiamo mai litigato come due veri fratelli, perché in fondo, sapevamo di non esserlo. Quindi ci siamo innamorati e i miei lo hanno scoperto. Così siamo separati. Lui è lì, ed io sono qui. Ma mi creda, io amo Jackson più della mia stessa vita. Farei tutto per lui, anche morire. È davvero una brava persona, mi rispetta e mi tiene al sicuro. - A quel punto Betty si girò verso May e si arrabbiò.
- Perché non me l'hai detto? Sei mia amica! Perché! -
- Calmati Betty, davvero. Io l'ho scoperto da poco, da quando mi hai parlato di Jackson. Allora ho unito i pezzi, ma non ne ero sicura al 100%. Non volevo illuderti, volevo esserne certa. Per questo ho lasciato che Kahlan parlasse, per avere una conferma. Lei si è emozionata quando ti ha visto arrivare ed è impallidita quando ha visto John. Jackson vi assomiglia, e credo anche tanto. -
- Sì, è vero Betty. Jackson ha i tuoi stessi occhi e John sembra la sua miniatura. Ho trattenuto le lacrime perché mi manca, mi manca tanto. -
- Credi che lo faranno venire qui? - Betty era speranzosa, ma non conosceva bene i genitori adottivi.
- Non penso, non lo fanno neppure muovere. Gli hanno tolto il cellulare e ci stanno facendo soffrire tanto, soprattutto Jackson. La sua paura più grande si è avverata. Mi hanno strappato dalle sue braccia proprio nel momento in cui era più debole. -
- Mio figlio non merita di essere infelice! Dobbiamo assolutamente escogitare un piano per portarlo qui. -
- Che hai in mente, Betty? -
- Ascoltate. -

FATAL LOVE  Where stories live. Discover now