Capitolo 19

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Capitolo 19 - Fatal Love

Il solo pensiero di riuscire a sentire la voce di Jackson, non fece dormire Kahlan per l'intera notte. Si era lavata e aveva mangiato le prelibatezze di zia May. Aveva anche indossato degli abiti decenti e si era truccata un po'. La sua vitalità era tornata, non al 100% ma quanto bastava per non trascurarsi. Zia May le aveva raccontato dettaglio per dettaglio tutto ciò che si erano detti lei e Jackson, anche la sua intenzione di comprare un cellulare nuovo per poter parlare tutte le volte che voleva con Kahlan. Allora il suo umore era salito di poco, sentire la sua voce al telefono non era minimamente paragonabile all'averlo a due centimetri da lei. Ma Kahlan si era rassegnata al fatto che per ora le cose doveva andare così e si era impegnata nel rendere la sua camera splendente e familiare. Aveva appeso le foto con Jackson sulla parete di fronte al suo letto, affinché potesse vederlo sempre e sentirlo più vicino. Ne aveva messa una anche sul comodino, in una cornice a forma di cuore. Poi era stata la volta dei suoi vestiti, li aveva appesi uno ad uno nell'armadio stando bene attenta a nascondere quelli che aveva rubato a Jackson prima di partire, per lei erano sacri e non se ne parlava proprio di lavarli! C'era il profumo del suo amore e anche il rischio che Zia May li avesse scambiati per i suoi e lavarli. La scrivania che aveva in camera era enorme, sua zia si era premurata di inserire dei libri di testo per studiare e delle letture dal genere classico e romantico, tra essi anche qualche giallo! Kahlan amava sua zia, stava facendo di tutto per farla stare bene e sentire meno la mancanza di Jackson.
- Tesoro, scendi! È arrivato il professor Colin! - urlò zia May dal piano di sotto. Ecco un'altra novità che piacque molto a Kahlan. Sua zia aveva convinto i genitori per non mandarla a scuola, usando una scusa a cui loro avevano creduto. A Kahlan non andava affatto di conoscere altra gente e di andare a scuola, ormai mancavano due mesi al diploma e ambientarsi in un altro istituto la spaventava. Studiare a casa era decisamente più comodo.
- Scendo subito, zia May! - Quando Kahlan arrivò in salotto, rimase stupita del fatto che questo professor Colin fosse un venticinquenne. Lei si era immaginata un vecchio professore in pensione, invece la realtà era decisamente diversa dalle aspettative. Il fatto che fosse attraente e bello da mozzare il fiato la mandò in confusione, aveva capelli neri, occhi profondamente scuri e una pelle abbronzata. Sembrava un divo e non un professore.
- Tu devi essere Kahlan! Piacere, sono il professor Colin, ma puoi chiamarmi semplicemente Cameron. -
- Piacere mio, professor Cameron. -
- Oh no, dammi del tu, preferisco. -
- D'accordo Cameron. -
- Sono passato solo per un saluto e per darti questa scheda che contiene gli argomenti che tratteremo. Ormai manca poco, ma non preoccuparti. Ce la faremo! -
- Sì, Cameron è fantastico, Kahlan. Lo conosco da quando la sua famiglia si è trasferita qui. Siamo ottimi amici.-
- Già, tua zia è stata l'unica a parlare con delle persone immigrate dalla Turchia. All'inizio tutti ci guardavano con disprezzo, ma poi tutto è cambiato. May è fantastica, sono sicuro che ti farà conoscere anche Betty, sono due pazze! -
- Ehy, non svelare tutto a mia nipote! Se no scappa subito! -
- Ovviamente scherzavo. - Cameron rise. - Adesso vado, a lunedì.- Zia May e Kahlan salutarono quel professore così strambo e tornarono in cucina. Era quasi l'ora, tra poco Kahlan avrebbe ascoltato la voce di Jackson.
- Sembra tutto, fuorché un professore.-
- Vedrai che ti divertirai con lui, è davvero un bravo ragazzo. Spero solo che Jackson non sia geloso. -
- Oh, credimi zia. Se fosse qui, mi avrebbe rinchiusa in camera. -
- Che caro il mio ragazzo! - La conversazione venne interrotta dal suono del telefono di zia May. Allora Kahlan divenne ansiosa e prese il telefono, ma zia May lo strappò via dalle mani.
- Non bisogna farsi scoprire, porta ancora un po' di pazienza! - e poi rispose.
- Ciao Jackson. Sì, è qui. D'accordo.- Zia May fece una pausa e le porse il telefono. - Puoi parlarci.-
-Kahlan? - quando sentì la voce di Jackson, Kahlan iniziò a piangere. - Oh no, piccola. Non farlo, ti prego. Non spezzare quello che rimane del mio cuore. Dobbiamo restare uniti e non farci prendere dal panico. Vedrai che si risolve tutto, te lo prometto.-
- Mi manchi tanto, Jackson.-
- Amore, anche a me manchi. Tantissimo. Come stai oggi? Hai mangiato? -
- Sto male, ma ho mangiato. Tu come stai? -
- Sto bene adesso che ti sento, ma ho qualche piccolo dolore qua e là. Appena riuscirò a riprendermi farò qualsiasi cosa per venire lì. -
- Devi guarire, Jackson. Non fare nulla di affrettato. Capito? -
- Non riesco a stare senza di te. Quindi non mi importa se avrò poche forze, quel poco mi basterà.-
- Solo, non ti sforzare. Riposati, noi ci sentiremo qui. -
- Non potrò chiamarti quando voglio, mi tengono sotto controllo e non mi lasciano mai solo. Oggi mamma è fuori perché deve comprarmi le medicine ma a momenti dovrebbe tornare.-
- Lo so, ma tu fallo ogni volta che puoi, ti supplico. Ho bisogno di te, sei l'unico che riesce a calmarmi.-
- La stessa cosa vale per me, amore. Promettimi che mangerai, hai bisogno di restare in forze. Devi studiare e prendere il diploma, restare lucida per me. Non fare cazzate, io non ne farò. Non ora, non voglio più perderti. Ti hanno strappato dalle mie braccia e per questo mi vendicherò, ma non adesso. Kahlan, ascoltami. Compra un cellulare nuovo, so che il tuo è qui, da qualche parte quindi posso prendere la tua scheda ed usarlo. Quando lo farai, zia May mi darà il tuo numero ed io cercherò di contattarti. Per ora è tutto quello che possiamo fare. -
- Lo vado a comprare oggi stesso, non posso non sentirti. -
- Perfetto, dobbiamo resistere, okay? -
- Okay, spero solo che tutti i giorni che mi separano dal vederti possano passare velocemente.-
- Ti prometto che passeranno in fretta e che quando ci rivedremo sarà bellissimo poterti di nuovo stringere tra le mie braccia e baciare le tue labbra. -
- Oh Jackson, fai presto. -
- Te l'ho promesso, ed io mantengo sempre le mie promesse. Ora vado, ho sentito mamma arrivare. Ti amo, piccola. Ti amo tanto non lo dimenticare mai. -
- Ti amo anch'io, Jackson. - Quando la chiamata terminò, Kahlan scoppiò nuovamente a piangere e le uniche braccia che la consolarano furono quelle di zia May, l'unica persona che era a favore del loro amore e li stava aiutando a restare insieme e mantenere una mente lucida. Bisognava pensare già alla prossima mossa, un amore così non meritava di restare lontano.
- Tesoro mio, vedrai che tutto si sistemerà. Sono molto positiva a riguardo, Jackson troverà un modo, ne sono sicura. Vi amate troppo per non riuscire a rivedervi ancora. -
- Sì, ma mi manca zia May, mi manca tantissimo.-
- Lo so tesoro, lo so.- qualcuno bussò alla porta e zia May si allontanò da Kahlan per poter andare ad aprire. Si sentirono schiamazzi e urla di gioia, così Kahlan si asciugò le lacrime e cercò di essere presentabile per chiunque fosse lì in quel momento. Sicuramente era una donna molto solare, lei e zia May stavano ridendo molto rumorosamente. Kahlan sentì dei passi venire verso la cucina, era ovvio che sua zia May volesse presentarle quella persona. Ma quando quella donna apparí sulla soglia della porta, Kahlan perse un battito. Quella donna, sì, proprio quella, era la copia femminile esatta di Jackson. Aveva occhi azzurri quasi grigi come lui, aveva i capelli castani tagliati corti ma che eeran uguali a quelli di Jackson. Mentre le sorrise, Kahlan iniziò a piangere, quel sorriso lo conosceva bene, era quello di cui era innamorata da sempre.
- Ciao, sono Betty! Tu devi essere Kahlan. Perché piangi? - Zia May le nascondeva qualcosa, sì. Quella donna, Betty, era identica a Jackson.
- Forse non era il momento giusto per farvi incontrare. - rispose May, ancora impietrita.
- Perché dici questo, May? Che sta succedendo? -
- Mia nipote Kahlan conosce bene tuo figlio. -
- Dici John? -
- No, Betty. Sto parlando di Jackson. -

FATAL LOVE  Where stories live. Discover now