capitolo 11

529 49 4
                                    

Capitolo 11 - Mrs Styles 4

Proposi ad Elsie di andare ad una festa, non ci andavo da quando l'avevo conosciuta ed era un'ottima scusa per presentarle il mio migliore amico Louis Tomlinson. Le feste mi erano sempre piaciute molto, soprattutto perché era un posto in cui potevo rimorchiare facilmente. Ma non era questo il caso, cercavo solo di fare qualcosa di diverso e di movimentare la nostra relazione. Ogni giorno che passava la conoscevo sempre di più e il fatto che non mi stancassi mai di lei era sintomo di amore. Elsie mi piace, parecchio. Io ne ero completamente e follemente innamorato. Un tipo geloso come me non poteva portarla ad una festa perché lei era bellissima e tutti la guardavano, ma camminare accanto a lei e far vedere al mondo che fosse mia e solo mia mi riempiva il petto di orgoglio. Potevo sembrare un maschio egoista e prepotente, non mi importava.
- "Be'..io non sono proprio un tipo da feste "- mi disse quando riuscì a recuperare un po' di lucidità. Ero uscito dalla doccia e solo un asciugamani mi nascondeva la vita. Sapevo di farle un certo effetto, soprattutto quando ero nudo e mettevo in mostra i miei tatuaggi. Lei ne era completamente attratta. Feci per sedermi accanto a lei, ma Elsie timidamente si spostò di qualche centimetro. Avevamo dormito insieme stanotte. Credetemi, solo dormito. Nulla di più. E questo mi bastava, stranamente mi sentivo appagato come dopo una lunga notte di sesso estremo.
- "Dai, sarà divertente. Fidati." - Lei accettò ed io la baciai.

Dopo aver chiesto a Louis di essere presente quella sera, presi la macchina ed andai da lei. Ogni volta che le stavo distante per due ore mi si creava un vuoto dentro incredibile. Nonostante fosse mia, nonostante tutte le volte che l'avevo vista, toccata, mi sentivo sempre in ansia all'idea di rivederla. Quando arrivai al suo appartamento, entrai senza chiedere il permesso. Mi aveva dato una copia delle sue chiavi di casa, cioè gliele avevo pretese. L'idea che restasse da sola in casa e non ci fosse nessuno a proteggerla o a cui chiamare​ mi faceva impazzire. Poteva anche sentirsi male. Lei accettò, in effetti avevo conquistato la sua fiducia dal primo istante​. Mi piaceva pensare che ai suoi occhi non ero un cattivo ragazzo. Elsie vedeva del buono in me. Mi aveva dato un'altra possibilità.
- "Pronta, piccola?" - le dissi abbracciandola. Aveva indossato un abito stretto corto e rosso, con dei tacchi vertiginosi neri. Mi distrasse con i suoi baci ed io sentii la mia erezione crescere. Era sempre così quando stavo con lei, nonostante cercassi sempre di tenere a freno i miei istinti.
- "Elsie. Sei così bella stasera. Capelli ricci, vestito rosso fuoco. Credi che ti lasci andare così ad una festa?"- lei rise e mi baciò il petto.
-"Vorrei prenderti qui, adesso. Fino a quando non sarò esausto, credo che non mi stancherei mai di affogare dentro di te."- Elsie iniziò ad agitarsi e si morse un labbro, rendendola ancora più sexy. Io cercai di tenere a bada la mia mano, ma lei trovò il suo sentiero lungo le curve del corpo di Elsie e si fermo sul seno. La stuzzicai piacevolmente e lei socchiuse le labbra facendo bene attenzione a non farmi capire quanto quel contatto le piacesse.
- "Harry."- quasi geme.
- "È meglio andare." - le dissi, staccandomi con tutta la forza che avevo dal suo corpo.

- "Siamo arrivati." - le annunciai quando parcheggiai davanti la casa in cui si stava svolgendo la festa. Era già piena di ubriachi e di tipi drogati, mi maledissi per aver avuto quell'idea così stupida. Non dovevo portare Elsie qui.
- "Harry, voglio andarmene."- mi disse lei tirandomi per la camicia. Volevo portarla il più lontano possibile da lì ma in lontananza vidi uno degli amici di Fast. Mi fece segno di seguirlo ed io non potei dirgli di no. Ero fottuto. Era stava semplicemente un'idea del cazzo.
-"Dai, rilassati. Siamo appena arrivati. Tu resta qui, vado a salutare qualcuno e torno subito."- cercai di sembrare il più disinvolto possibile, eppure lei aveva già capito quanto fosse cambiato il mia atteggiamento nei suoi confronti. Non volevo trattarla male, Elsie era tutto per me. Ma disfarsi di Fast era difficile, forse impossibile. La lasciai all'ingresso e andai nella sala grande, forse avrei trovato lì Fast. Doveva aver saputo che sarei andato lì, lui non era mai stato ad una festa di matricole. Avevo portato Elsie lì proprio perché non c'era pericolo di provarlo, eppure mi aveva fregato. Prima che arrivassi da Fast, incontrai Louis.
- "Ti prego, c'è Elsie. Stai con lei e non perderla mai di vista."-
- "Harry, dove stai andando? Perché l'hai lasciata da sola?"-
- "C'è Fast, amico. Lei non deve scoprire nulla. Intesi?" - Louis annuì e mi lasciò andare. Ero sicuro che avrebbe protetto Elsie proprio come avrei fatto io. Non ché ci fosse pericolo tra gli stupendi, più che altro era per Fast.
- "Perché sei qui?" - domandai a Fast quando arrivai accanto a lui. Era seduto su un divano con 4 ragazze, una di queste la conoscevo bene ma non ricordavo il suo nome. Stavano tutti bevendo a dirotto, io non volevo farlo. Avevo bisogno di restare lucido per Elsie, un incidente stradale da ubriaco era l'ultima cosa che avrei fatto vivere ad Elsie quella sera.
-"Harry, che piacere averti qui! Ultimamente ti vedo poco e niente, siediti qui accanto a me come ai vecchi tempi."-
-"E se io non volessi."-
-"Ti conviene farlo, amico."- Fast fece un accenno ad uno dei suoi uomini che mi mostrò la pistola senza farsi accorgere da nessuno. Allora mi sedetti infastidito e arrabbiato accanto a Fast.
- "Piccola, siediti sulle gambe del mio amico, sono sicuro che apprezzerà molto." - quella ragazza bionda fece quello che le era stato detto. Si sedette sulle mie gambe e mi gettò il seno in faccia con molto piacere. Io ero completamente disgustato da tutto ciò. Volevo andarmene via di lì prima che Elsie avesse visto qualcosa. Io amavo solo lei. Lo dimostrava il fatto che non ero per niente eccitato, anzi provavo solo pena per quella ragazza. -"Oh, andiamo Harry! Non ti diverti?"-
-"Per nulla, Fast. Lasciami andare."-
-"No, ora bevi."- mi passò un bicchiere di tequila e mi disse di berlo tutto, fino all'ultima goccia. Io lo feci e mi sentii subito in colpa nei confronti di Elsie.
-"Bene, ora baciala."- mi impose Fast.
-"No, io non bacerò questa ragazza."-
-"Come sei cambiato in queste settimane. Sul serio, prima non ti facevi problemi, Harry. Cosa è cambiato? Ti sei per caso innamorato?"-
-"Smettila, sul serio."-
-"Baciala."-
-"No."-
-"Harry, baciala."-
-"No, non voglio."-
-"Ho detto baciala!"- uno dei suoi uomini venne dietro di me e mi puntò la pistola alla schiena. Mi irrigidii subito, ero fregato.
-"E quando lo fai, mettici passione."- Allora feci quello che mi aveva detto Fast. Bevvi un altro bicchiere e poi baciai la bionda sul collo, con molta enfasi, ma dentro stavo morendo. Volevo Elsie, speravo solo non mi vedesse. Non volevo dirle che ero stato costretti a farlo perché in passato avevo avuto rapporti con un brutto uomo che aveva fatto di me una brutta persona. Non volevo che lei sapesse di tutta la merda che era il mio passato. Ma quando alzai lo sguardo la vidi in lontananza. Elsie era assieme a Louis, il suo sguardo era perso, ferito. Avevo tradito la sua fiducia e stavo baciando il collo di una ragazza con la pistola puntata dietro la schiena. L'avevo ferita e l'idea di perderla mi accecò. Non mi importava se Fast mi avesse ucciso. Io dovevo andare da lei e farle capire che era tutto un equivoco. Che io avevo in mente solo lei. Mi liberai dalla stretta di quella bionda e corsi verso Elsie. Lei era già da un'altra parte, sicura di non volermi mai più vedere. La cercai ovunque, ma sembrò essersi volatilizzata. Mi restava solo andare in cucina e poi avrei preso la macchina e l'avrei cercata fino a trovarla. La vidi seduta​in quella minuscola stanza mentre gettava giù un bicchiere dopo l'altro di Vodka. Mi avventai su di lei e le tolsi il bicchiere dalle mani.
-"Che cazzo stai facendo?"- le urlai arrabbiato.
-"Quel che cazzo voglio."- rispose furiosa. Cercai di capire perché stesse reagendo così e lo capii. Ma dovevo assolutamente portarla via da lì.
-"Elsie, torniamo a casa."- le presi il polso pronto ad andarmene da quella merda. Le avrei spiegato in macchina ogni cosa, non volevo perderla.
-"Lasciami! Mi fai male!"- forse strinsi il suo polso più del dovuto, perché​ un Louis preoccupato si affrettò a venire verso di noi.
- "Harry, calmati."- mi disse, io ascoltai Louis perché non volevo spaventare Elsie in quel momento.
-"Elsie, ti prego andiamo." - provai ad avere un tono più calmo e a convincerla ad andarcene. Ma lei sembrò più arrabbiata che mai.
-"No. Tu non sei un cazzo di nessuno per darmi degli ordini! Torna dalla tua troietta e lasciami in pace!"- giuro, fu la prima volta che vidi Elsie così folle.
-"Elsie, dai. Modera il linguaggio!"- 
-"Te la difendi pure quella specie di bionda finta? Ma bravo."- mi batté le mani e rise,
-"Cazzo Elsie, non mi importa nulla di quella lì. A me piaci tu, fammi spiegare!" -
-"Sei patetico, Harry."- sussurrò piano, sembrò pensarci su. Forse stava mollando, forse stava per venire con me ma Fast entrò dalla porta e si mise tra noi.
- "Che succede qui? Chi è questa figa da urlo, Harry? È molto selvaggia. Mi chiedo se lo sia anche a letto.» la voce viscida e odiosa di Fast interruppe la litigata con Elsie. 
-"Sparisci, Fast."- gli dissi serio.
-"No, amico. Pensi di potertela cavare in questo modo? Voglio una sfida, ora. Io contro te."-
-"Scordatelo. Lei non si tocca."- feci per abbracciare Elsie ma lei si scansò, così diede modo a Fast di poter cogliere l'attimo.
-"Lei non la pensa come te."-
-"Levati dai coglioni, Fast! O io..io.."-
-"Tu cosa, Harry?"- Non riuscii più a rispondere. Volevo farlo sparire dalla faccia della terra, ma pensai che se avessi vinto ci avrebbe lasciati in pace. Allora accettai, in silenzio.
-"Ti aspetto al solito posto tra 10 minuti. Una gara, io e tu. Chi vince si porta a casa questa bella bambolina."- -"Vieni con me, piccola?"- chiewe Fast ad Elsie. Lei ci stava pensando, voleva farmela pagare ma non aveva idea chi fosse davvero Fast. Dovevo vincere per lei. Sì, avrei vinto.
-"Elsie, non farlo."- le dissi preoccupato, ma lei aveva già preso la sua decisione. mi informa Harry.
-"Fanculo, Harry."- raggiunse Fast e la vidi andar via con lui.

Io e Louis sfrecciammo per le strade di Boston per raggiungere il più in fretta possibile il posto in cui si sarebbe svolta la gara. Era l'ultima, lo avevo giurato su Elsie. Adesso dovevo vincere per lei e portarla a casa, Fast avrebbe perso e ci avrebbe lasciati in pace. O almeno ci speravo. Quando finalmente arrivammo, la vidi al buio un po' distante dal gruppo di Fast e da lui. Stava tremando e aveva paura, lo sapevo bene. Scesi subito dalla macchina e la raggiunsi correndo più che potevo. L'abbracciai e mi persi in lei, Elsie non oppose resistenza così iniziai a baciarla e si lasciò completamente andare.
-"Scusami piccola, è stato tutto così fottutamente sbagliato. Perdonami."-
-"Non fa nulla, Harry. Sono io a scusarmi. Non dovevo mettermi in questo casino."- Elsie aveva capito la gravità della situazione ed era ritornata a pensare con la mente lucida.
-"Dovresti essere incazzata nera con me e non lo sei. Dovresti urlarmi contro e non lo.."- Elsie mi baciò interrompendo le mie parole. Era decisa a dimenticare e nella sua mente mi aveva già perdonato. Ripensai se dirle o no di tutto quello che era successo, della pistola sulla mia schiena, del mio passato e di chi fosse in realtà Fast per me, ma poi sentii il modo in cui mi faceva sentire e non volli dirle nulla. Non volevo rovinare tutto, non di nuovo.
-"Vinci questa gara e portami via di qui."-
-"Certo piccola, ci vorrà poco, te lo prometto. Ma tu stai con Louis e non lasciarlo mai.-" Lei annuì e prima di allontanarmi le diedi un ultimo bacio.
-"Ti amo."- le sussurrai piano, volevo capire quello che si provava nel dire quella parola nella realtà e non nella mia mente. Non so se lo sentì, ufficialmente non gliel'ho avevo ancora detto. Mi incamminai verso Fast che mi stava aspettando ed entrai in una delle due macchine scelta per me. Quella notte vinsi la gara per la mia Elsie e me la portai a casa, stringendola per tutta la notte.

Tutto quello che non vi ho mai detto 4 | MRS STYLES SERIES Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora