Capitolo 14

525 43 2
                                    

Capitolo 14 - Mrs Styles 4

-"Benvenuti! Sono così contenta di non essere più sola in quest'enorme casa!"- Lucia era sulla soglia della porta, aveva un sorriso raggiante ed era in imbarazzo.
-"Ehm scusate l'intrusione, io non volevo interrompere qualsiasi cosa voi stesse facendo, ma ho sentito il rumore della macchina e volevo accettarmi che non fosse uno sconosciuto."- In effetti Lucia aveva interrotto un bacio molto ma molto passionale, per una volta non provai fastidio. Anzi, era bello che ci fosse qualcuno di così premuroso in casa. Ero sicuro che ad Elsie avrebbe fatto tanto piacere, poteva trovare in Lucia un'ottima confidente e un'amica.
-"Non fa nulla, Lucia. Noi stavamo venendo sù da lei."- Elsie, la più imbarazzata dei tre, scese dall'auto e così anch'io. Andò verso Lucia e le porse la mano.
-"Piacere di conoscerla signora, io sono Elsie, Elsie White. Speravo in un incontro meno imbarazzante di questo, ma il mio fidanzato dei farsi sempre riconoscere."- Lucia rise ed Elsie fece un sospiro di sollievo, l'incontro era andato bene in fin dei conti.
-"Chiamami pure Lucia, tesoro. Sei così graziosa, non pensavo che un tipo tutto tatuato portasse a casa una signorina così bella e raffinata, sei molto elegante. Sono contenta di conoscerti, Elsie."-
-"Grazie, Lucia. Harry non è quel che sembra, lui è molto educato e premuroso con me."-
-"Ne sono sicura, comunque adesso entrate. Ho preparato la camera più bella di questa casa. Avete fame?"-
-"Un pochino."-
-"Bene, allora andiamo. Mi prenderò io cura di voi adesso."-

Quel giorno tutto era andato molto bene, Elsie aveva apprezzato tantissimo la casa. Era contenta e raggiante, Lucia le piaceva molto. Aveva apprezzato soprattutto la camera in cui c'era la libreria, definendola il suo "paradiso personale" allorché ero intervenuto io, geloso per come ero! Il suo unico paradiso personale ero io, una libreria non poteva di certo farla stare bene quanto me! Sì, perché ormai io Elsie la conoscevo meglio di me, sapevo cosa la eccitava, come farla ridere quando era triste e cosa le piaceva di me. Conoscevo ogni singola minuscola molecola di Elsie. Lei si era completamente esposta, aveva donato tutta sé stessa a me. La fiducia che aveva riposto in me era talmente tale da poterla uccidere con una sola parola. Si fidava troppo, mi amava troppo. L'avevo messa in trappola come il ragno fa con le sue prede. Lei era mia e mai nessuno avrebbe potuto portarmela via. Noi condividevamo ogni cosa, anche il lavabo la mattina. Sembravamo una vecchia coppia di persone sposate che avevano vissuto una vita intera insieme, eppure non era passato neppure un anno. L'amore ci aveva letteralmente folgorato.
-"Amo questa H sul tuo petto."- le dissi dopo aver fatto l'amore per l'ennesima volta quel giorno. Ogni volta che entravo in lei era come perdersi in una strada che conoscevo a memoria, eppure mi stupiva sempre. Io non mi annoiavo con Elsie, non avevo più bisogno di cambiare donna ogni notte. Lei mi dava tutto ciò che desideravo, non mi mancava più nulla. C'era Elsie, avevo tutto.
-"Adesso ha un doppio significato, non fa più male come prima."- un velo di tristezza sfiorò il suo viso. Quella H stava per Holder, l'aveva tatuata vicino al cuore dopo la sua morte. Suo fratello era tutto per lei, voleva avere un ricordo indelebile. La capivo, anch'io avevo tatuato le iniziali di mia madre Annie e di mia sorella Sara.
-"Sono contento che non fa più male."- le appoggiai le labbra sulla sua guancia, lasciandole un bacio dolce. Lei apprezzò molto emettendo un gemito.
-"Harry, grazie di esserci."-
-"Non devi neppure dirlo, piccola."-
-"Ti prego, lasciami finire di parlare."- allora annuii solamente, curioso di sapere quello che stava per dirmi.
-"Quando ci siamo incontrati per la prima volta, io ero completamente distrutta. Avevo perso i miei cari e stavo per perdermi anch'io. Non avevo una meta, un posto dove stare tranquilla senza che i ricordi mi mangiassero da dentro. Ero davvero fuori controllo, bevevo per dimenticare, non volevo più vivere. Non te l'ho mai detto ma quella sera stavo davvero pensando di farla finita. Ero decisa a farlo dopo essere uscita da quel bar, poi sei arrivato tu. Eri così bello, con quegli occhi verdi, i ricci e le fossette. Un angelo senza ali, ecco cos'eri per me. Quella sera mi sono aggrappata a te, sì, è vero, eri uno sconosciuto e non dovevo fidarmi di te ma io sentivo di averti già visto e conosciuto da qualche parte. La tua voce profondamente roca io l'avevo già sentita. Mi sono subito fidata, come se qualcuno ti avesse mandato lì per me, per salvarmi. Io ti amo, Harry, non riuscirei a vivere senza di te. Sei il mio porto sicuro, sei tutto per me. Ti prego, non lasciarmi mai, mai."- Elsie iniziò a piangere ed io la strinsi di più a me. Erano parole sincere e piene di significato uscite dal cuore. Lei aveva sempre dimostrati di tenere a me, ma mai aveva confessato i suoi sentimenti per me. Era la prima volta che esprimeva dal profondo quanto mi amasse. Non c'erano parole che potessero quantificare tutto l'amore che provavamo l'uno per l'altra, c'erano i gesti e i baci a dimostrarci che noi eravamo l'amore.
-"Non ti lascerò, Elsie. Io ci sarò per sempre."- Lei smise di piangere e mi fissò con gli occhi rossi. Accarezzò la mia guancia e poi la mascella, sapevo quanto quest'ultima la facesse impazzire. Le sue dita toccarono delicatamente le mie labbra ed io risi, così misi in mostra le fossette che lei amava così tanto. Ai suoi occhi ero un eroe, nonostante tutto. Ero il suo eroe. -"Sei così bello, io ancora stento a crederci che tu sia innamorato di me."-
-"Non stupirti, sono io che faccio a botte con il mondo per tenerti lontano da occhi indiscreti."- lei rise -"Non smetterò mai di essere geloso, anche se tu dovessi avere 80anni. Sono sicuro che ci proverebbero."-
-"Sposami."- disse all'improvviso. Le parole uscirono dalla sua bocca timide ma decise. Io restai un attimo senza fiato, non era l'uomo a dover fare la proposta di matrimonio?
-"Scusami, io non dovevo."- Elsie fece per alzarsi, ma il mio corpo ancora su di lei la bloccò.
-"Tu non vai da nessuna parte."- la minacciai scherzosamente.
-"Harry, davvero, fai finta di non aver sentito nulla e.."-
-"Sì, ti sposo."- le dissi, fermando quello che stava per dirmi. Lei restò senza fiato, proprio come me qualche minuto prima. Mi fissò con quei grandi occhioni grigi e poi scoppiò a ridere.
-"Non voglio che tu combatta sempre contro il mondo, spero solo che quando mi avrai sposata il guerriero che c'è in te stia molto più tempo con me."-
-"Sarò geloso anche dopo averti sposata, Elsie. Io lo sarò sempre, sono fatto così. Tu sei già mia, il matrimonio non cambierà le cose."- La parola matrimonio mi mise un po' ansia, onestamente la sensazione che ebbi fu di scappare il più lontano possibile. Lo so, era solo uno stupido rito religioso, non capivo perché la gente si ostinava a sposarci. Elsie era già mia, non avevamo bisogno di anelli e altre cose varie, ma l'avrei sposata perché vederla felice era l'unica cosa di cui mi importava sul serio.
-"Sono tua, sì."- all'improvviso il suo umore era sceso, sembrava delusa dalle mie parole.
-"Che c'è, piccola?"- Lei si girò dall'altro lato, distogliendo lo sguardo dal mio.
-"Sapevo che era presto, ma stamattina quando sono passata in negozio e ho visto una cosa, ho subito pensato a noi, a quanto fosse stato bello diventare tua moglie. Se non vuoi, devi dirmelo. Non voglio che tu scappi quando poi sarà troppo tardi per non farsi del male."-
-"Io voglio Elsie, ti sposerei, adesso, domani, tra mille anni. Io ti sposerò."-
-"D'accordo."-
-"Dai, fammi vedere cosa hai comprato."- Lei allungò il braccio verso il comodino e con la mano prese una piccola bustina rosa. Lì dentro c'erano due anelli di gomma con un cuore al centro.
-"Volevo farti una sorpresa, so che è stupida ma è carina."-
-"Amore, sono stupendi!"-
-"Non fare finta che ti piacciono."- Elsie rise, ma quegli anelli erano davvero molto divertenti.
-"Un giorno ti comprerò quello vero, è una promessa."- Allora la baciai e mi persi completamente in lei.

Tutto quello che non vi ho mai detto 4 | MRS STYLES SERIES Where stories live. Discover now