Capitolo 12

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Capitolo 12 - Mrs Styles 4

Quel giorno mi sentivo strano, abbastanza strano da ricordarmi perché lo fossi. Era il 19 giugno ed era già passato un anno dall'incidente di Holder e dalla morta dei genitori di Elsie. L'idea di stare accanto a lei e sapere la verità su suo fratello mi faceva rabbia. Volevo dirle la verità e farla sorridere, perché negli ultimi mesi era questo quello che stavo facendo. Il mio obbiettivo era renderla felice, sempre e ovunque. Anche lei era strana quel giorno, sentivo la sua tristezza e la voglia di andarli a trovare. C'era però qualcosa nell'aria che mi sfuggiva, qualcosa che riguardava lei. I miei sospetti vennero confermati quando mi mandò un messaggio inaspettatamente.

Harry, ti aspetto a casa mia. Elsie. xX

Era ovvio che fossi andato a casa sua, lo facevo sempre dopo il lavoro. Lei mi trovava dentro oppure fuori ad aspettarla. Avevamo deciso che a volte non l'andavo a prendere, preferiva prendere la macchina che si era comprata piano piano con i risparmi ed essere indipendente. L'idea non mi piaceva, avrei preferito mille volte essere io ad aspettarla, ma avevo accettato rispettando la sua decisione. Non la lasciavo mai, anche perché non avevo bisogno di lavorare. Non solo perché con Fast avevo accumulato soldi per tutta la vita ma anche perché avevo ricevuto una grossa somma da parte di mio nonno paterno, era morto e nel testamento aveva scritto che lasciava tutto a me. La casa a Londra, tutte le sue auto da collezione e l'intero patrimonio. Mio nonno non aveva mai più avuto rapporti con suo figlio dopo che aveva deciso di partire per l'America, rifarsi una vita, una famiglia ed avere un altro figlio. Amava me, suo nipote appassionato come lui di auto d'epoca e del suo meraviglioso giardino. Mia sorella non era mai andata a trovarlo, preferiva non avere rapporti con lui. Era stata ferita a morte da suo padre e vedere qualcosa di lui la faceva stare male. Io non ci pensavo più di tanto, volevo bene a mio nonno e mi feriva il fatto che fossi qui e non lì per i funerali. Elsie non era a conoscenza della storia della mia famiglia, non gliel'avevo ancora raccontata. Forse perché non mi sentivo pronto e non mi andava di lasciare Boston per tornare a Londra, non volevo perdere Elsie e soprattutto non volevo che sacrificasse la sua vita per seguirmi. Era giusto che lei facesse le sue esperienze e lavorasse, l'avevo conosciuta bene. Non voleva dipendere da me e la capivo.

Era l'ora di andare da Elsie, presi la macchina e mi fermai davanti casa sua. Preferii aspettarla fuori, appoggiato alla mia auto. Vedere il suo volto illuminarsi alla mia vista mi faceva sentire amato. Eravamo completamente persi l'uno per l'altra. Quando la vidi venire verso di me, accorciai le distanze e andai verso di lei. L'abbracciai forte, alzandola da terra e baciandola. Finalmente era di nuovo tra le mie braccia.
-"Mi sei mancata."-
-"Anche tu."- intrecciai le nostre dita e la condussi verso casa. Avevo voglia di sdraiarmi sul divano con lei a vederci un film e a farci le coccole. Ormai non avevo più in testa il sesso, cioè ci pensavo, anche molto spesso, ma mi bastava starle accanto, mi faceva sentire appagato.
-"Perché mi hai mandato il messaggio? Sai che sarei venuto lo stesso."- cercai le chiavi di casa sua nella tasca dei miei pantaloni.
-"Volevo essere sicura che tu venissi."-
-"Sei dolcissima, piccola."- entrammo dentro casa e sbattei il suo corpo delicatamente contro il muro mentre le mie labbra iniziarono a torturare le sue.
-"Voglio farlo."- mi disse sussurando. Rimasi confuso, forse sapevo a cosa stava riferendosi ma volevo fosse sicura e soprattutto volevo sentirmelo dire. Sì, avevo bisogno di sentirmi dire che voleva amarmi come io volevo amare lei.
-"Cosa?"-
-"Voglio fare l'amore con te, Harry."-
-"Sei sicura?"- lei mi guardò con occhi piedi di amore, paura e sicurezza. Allora capì che stava facendo sul serio e siccome non stavo più nella pelle, la presi in stile sposa pronta a portarla in quel letto e ad amarci senza fine. Ma improvvisamente la luce si accese, forse era stata Elsie così continuai a camminare fino a quando non ci trovammo davanti un mucchio di persone. Erano nel salatto e quando videro Elsie iniziarono a cantare.
-"TANTI AUGURI A TE, TANTI AUGURI A TE, TANTI AUGURI AD ELSIE, TANTI AUGURI A TE."- Cazzo! Era il suo compleanno! Perché non me l'aveva detto? La lasciai andare e subito le persone iniziarono a farle gli auguri uno ad uno. Una signora si avvicinò avendo più confidenza degli altri, abbracciò Elsie e la strinse forte.
-"Elsie tesoro, come stai? Piaciuta la sorpresa?"- Elsie era confusa e dispiaciuta, mi guardava dolcemente sperando io capissi perchè non me l'aveva detto. Ma ero troppo furioso, la rabbia aveva offuscato i miei pensieri e dovevo assolutamente uscire da lì e pensare un po' da solo.
-"Sì, grazie Zia."-
-"Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere, non vieni mai a casa a trovare i tuoi cugini."-
-"Grazie Zia, ho apprezzato tanto."-
-"Chi è questo bel ragazzo?"-
-"Sono il suo fidanzato. Piacere, Harry."- risposi a sua zia mentre abbraccia Elsie da dietro. Lei era mia, ma mi sentii ridicolo a rimarcare il  territorio con sua zia.
-"Piacere mio Harry. Sono Lisa, sua zia."- le strinsi la mano, scambiando un gesto cortese e poi guardai Elsie. Mi allontanai lentamente uscendo dalla porta e raggiungendo la mia auto. Volevo davvero andarmene e lasciarla lì, tanto c'erano molte persone e doveva festeggiare il suo compleanno. Io non ero stato incluso, non mi aveva detto nulla. Ero furioso, nascondermi una cosa così importante non potevo accettarlo. Ma non ero quel Harry di mesi fa, lei mi aveva cambiato in meglio e sarebbe stato solo un disastro per entrambi se avessi abbandonato la sua festa. Non era giusto farle del male solo perché aveva omesso la verità. Forse ci stava male, mi ricordai solo in un secondo momento che giorno fosse oggi per lei. Quella era stata solo una festa a sorpresa alla quale Elsie non voleva neppure partecipare. Avevamo altri piani per la serata. Cercai di calmarmi e di non fare delle sfuriate come al mio solito, camminai verso il muretto del giardino e mi appoggiai lì. Passarono svariati minuti, Elsie sicuramente era stata inghiottita dalla festa e da tutta quella gente. Ero geloso all'idea che potessero toccarla ed abbracciarla. Ogni minuto che passava lì senza di me mi metteva ansia e mi faceva agitare. Dovevo capire quello che stava accadendo, dovevo assolutamente andare lì dentro!
-"Ti ho portato la torta."- la sua voce mi fece risvegliare dai pensieri.
-"Perché non me l'hai detto?"- le chiesi con calma.
-"Perché non volevo festeggiarlo. Volevo solo passare del tempo con te."-
-"Cazzo Elsie! Dimmi la verità."- sbottai.
-Io...io...Oggi è il giorno in cui sono morti mio fratello Holder e la mia famiglia. Scusa davvero se non volevo festeggiare questo giorno maledetto."- Elsie iniziò a piangere ed io mi morsi la lingua per averle urlato contro. 
-"Oh piccola, scusa. Mi dispiace, io non volevo."- lei si strinse forte a me ed io ricambiai.
-"Vuoi sempre fare l'amore con me?"- le sussurrai dolcemente.
-"Più di qualsiasi cosa al mondo, Harry."-
-"Bene. Saresti disposta a lasciare questa festa e seguirmi?"-
-"Sempre, Harry, con te sempre. E poi mi stavo annoiando!"- lei mi sorrise ed io ricambiai, allora la presi per mano e la condussi verso la macchina. -"Questo è un regalo un po' improvvisato ma spero che ti piaccia."-

La portai al mare. Sì, proprio lì. Quando mi sentivo triste e solo andavo lì e mi faceva ricordare che anch'esso lo era. Allora ci facevamo compagnia per un paio di ore, a volte restavo anche a dormire sulla spiaggia. Mi piaceva il mare, era lì per ricordarmi che al mondo non ero solo. Portavo il mare nel cuore. Quella volta fu diverso, ero lì con Elsie. Non ero più solo e volevo dimostrare al mare che avevo trovato finalmente la mia metà. Esso l'aveva già trovata, la terra era sempre stata il suo amore più grande, quindi poi tanto solo non lo era mai stato. Quel posto era magico ed io volevo che Elsie si ricordasse della sua prima volta e di me. Avrei reso speciale tutto.
- "Sai che i tuoi occhi hanno le sfumature del mare?"- mi disse Elsie quando ci sedemmo sulla spiaggia.
- "I tuoi sono molto più belli."- lei mi sorrise timida e poi cercò il contatto con il mio corpo.
-"Elsie, non devi fare niente che tu non voglia."-
-"Sta zitto."- e mi baciò, come non aveva mai fatto prima. Allora facemmo l'amore, per la prima volta. E le ripetei quanto l'amassi ad ogni affondo. Elsie lo meritava, meritava ogni cosa bella che la vita aveva da offrirle. Era bello fare l'amore con lei, direi unico. Non potevo più immaginare nessuno che non fosse lei sotto di me, dentro di me. Elsie mi entrava dentro le viscere, in fondo all'anima, dritta al mio cuore. Io l'amavo più di qualsiasi cosa al mondo, non potevi più vivere senza di lei, senza fare l'amore con lei. L'attesa era stata interminabile, ma alla fine ero stato ripagato di tutto. Soprattutto dopo quello che avevo fatto prima di lei. Era giusto io soffrissi, meritavo una punizione. La punizione più bella e appagante della mia vita. Sentirsi amati era una cosa meravigliosa.
-"È bellissimo, Harry."- mi disse Elsie, appoggiata al mio petto. Stavamo rilassandoci guardando il mare abbracciati.
-"Grazie, amore mio."- 
-"Per cosa?"- mi chiese lei confusa.
-"Perché il regalo più bello stasera l'hai fatto tu a me. È stato bellissimo fare l'amore con te, qui, in spiaggia sotto la luna piena. Sto bene se tu stai bene, Elsie."-
-"Oggi è la giornata delle prime volte e delle rivelazioni, vero?"-
-"Già. Ti ho già detto che Ti amo?"-
-"Ogni volta che affondavi dolcemente dentro me."-
-"Non ho mai provato niente di simile prima d'ora. Fare l'amore con la persona che si ama davvero enfatizza tutte le emozioni. Mi sono sentito in paradiso, Elsie. Per me è come se fosse stata la prima volta."-
-"Ti amo, Harry."-
-"Ti amo, Elsie."- E ricorderò per sempre questo giorno, sarà scritto nell'anima e tu cara Elsie lo ricorderai per il resto dei tuoi giorni.

Tutto quello che non vi ho mai detto 4 | MRS STYLES SERIES Where stories live. Discover now