Capitolo 13

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Capitolo 13 - Mrs Styles 4

Era giunto il momento di spendere tutti quei soldi che avevo ereditato. Non potevo più vivere senza Elsie dopo aver fatto l'amore con lei. Io l'amavo più di qualsiasi altra cosa al mondo ed il fatto che vivevamo in due case mi infastidiva particolarmente. A volte lei dormiva da me e la maggior parte delle volte stavo io da lei perché avevo un coinquilino/migliore amico Louis a cui non volevo far assolutamente vedere le bellezze della mia Elsie. Ero gelosissimo. Ciò che mi ispirò a comprare casa fu l'idea di vivermi in tutto e per tutto Elsie. La quotidianità. Era questo quello che volevo. Non ero più il ragazzo di prima, volevo sul serio stare con Elsie ed essere fedele sempre.
Non le avevo detto nulla, mentre lei stava a lavoro, io ero andato in agenzia per poter vedere delle case. Avevo espresso un desiderio: che fosse grande, spaziosa e con un giardino enorme. Mi avevano contatto subito, era disponibile un immobile con queste caratteristiche. Visto che stavo facendo un passo importante e volevo fare una sorpresa ad Elsie, cercai qualcuno che mi desse coraggio. Chi meglio del mio migliore amico Louis.
-"Ti andrebbe di venire in un posto con me?"- gli chiesi ancora a casa. Ero già pronto per incontrare l'agente immobiliare. Louis invece stava giocando ai videogiochi come al solito. -"Nulla di romantico spero."- e rise.
- "No, tranquillo. Nulla del genere. Devo solo vedere una casa."-
-"Amico, vuoi sul serio lasciarmi qui da solo?"-
-"Ovviamente sì, voglio vivere con Elsie sotto lo stesso tetto. Non le ho ancora detto nulla, spero di farle una sorpresa."-
-"È una cosa grandiosa, ma mi metti in grossi guai."-
-"Puoi stare tranquillo, pagherò la mia parte d'affitto fino a quando non troverai un altro coinquilino."-
-"Allora sono doppiamente felice. Ti accompagno, sì."-

Quando vidi quella casa, così bella e grande, vissuta, me ne innamorai. Era la casa dei miei sogni, quella in cui avrei trascorso tutta la vita. Sì, essa era quella giusta, per me e per Elsie. Aveva una facciata antica, con mattoni rossi e finestre grandi in cui poteva entrare molta luce. L'ingresso era decisamente la mia parte preferita, con quelle colonne e quegli affreschi antichi. Il giardino era uno spettacolo, circondava tutta la casa. C'erano alberi secolari e un prato verde molto curato. L'agente immobiliare continuò a parlarmi, facendoci fare un tour completo della casa, ma poco mi importò. Io avevo già deciso e ne ebbi la conferma quando visitammo una parte della casa in cui c'era una piccola libreria, ero sicuro che ad Elsie sarebbe piaciuta moltissimo.
-"La prendo."- dissi ad un tratto interrompendo la signora.
-"Ma Mr.Styles, ne è proprio certo?"-
-"Assolutamente, Mrs.Keys! Io voglio questa casa."-
-"D'accordo, ma dobbiamo parlare ancora del prezzo e di altre scartoffie."-
-"Le ripeto: la prendo. Non ci sono problemi di soldi. Quando posso venire ad abitarci?"-
-"Fin da subito, ma devo avvisarla di una cosa importante."-
-"Bene. Mi dica pure."-
-"In questa casa abita la governante della vecchia famiglia, è lei che per tutto questo tempo si è presa cura del giardino e della dimora. Non ha parenti, né figli. Lei è disposta a lavorare per i nuovi padroni e a restare ancora qui se per lei va bene."-
-"Certamente, potrà restare. Io ho bisogno di una mano in casa, è assunta a tempo indeterminato."-
-"Lucia! Lucia, venga qui!"- l'agente immobiliare chiamò la donna e lei accorse subito. Era snella e minuta, con i capelli bianchi e una vita vissuta. Mi fece tenerezza e ripensai a mia madre, ci assomigliava un poco. Lucia venne verso di me e Louis con aria timida e graziosa. Ero sicuro che ad Elsie sarebbe piaciuta, mi stava già simpatica. E poi un aiuto in casa non guastava mai!
-"Salve Lucia, mi chiamo Harry Styles."-
-"Piacere Mr.Styles."- Lucia mi porse la mano e gliela strinsi, feci attenzione a non mettere troppa forza. Sembrava una donna molto delicata e fragile.
-"Mr.Styles ha deciso di acquistare la casa."-
-"Oh, che bello."- rispose Lucia all'agente immobiliare. Poi l'espressione del suo volto si trasformò in piena preoccupazione.
-"Puo stare tranquilla, Lucia. Io ho bisogno di una mano e lei potrà svolgere in piena autonomia il ruolo di governante."-
-"Io la ringrazio di vero cuore, Mr.Styles. Sono così contenta di poter restare ancora qui. Non la deluderò."-
-"Ne sono sicuro, Lucia. Piuttosto sarebbe così gentile da preparare una camera da letto per la notte? Vorrei fare una sorpresa alla mia fidanzata. Lei non sa ancora di questa mia pazzia."-
-"Ma certo, sono sicura che apprezzerà! Mi metto subito a lavoro, preparerò la camera più bella di questa casa solo per voi. Ci vediamo più tardi."-
-"A presto, Lucia."- lei si allontanò felice, era contenta di essere utile e di poter prendersi cura di un'altra famiglia. Sicuramente le piaceva tanto il suo lavoro e lo si notava dal suo atteggiamento minuzioso. Restai da solo con Louis e con Mrs.Keys.
-"Direi che possiamo andare, le consegno le chiavi. Domani dovrà poi passare in agenzia per firmare delle carte."-
-"Perfetto."-
-"Si è aggiudicato la casa migliore di Boston, mi creda."-

Quella sera andai a prendere Elsie a lavoro. Ero ansioso e nervoso, non volevo mettere fretta al nostro rapporto ma l'idea di vivere ancora separati mi dava sui nervi. Fast non mi dava più fastidio, ma era sempre lì, un passo avanti a me. Conosceva Elsie adesso e questo non mi faceva stare molto tranquillo. Vivere sotto lo stesso tetto mi dava la sicurezza di poterla proteggere e di poter prendere delle misure precauzionali affinché Fast non potesse avvicinarsi a noi. Lo so, ero possessivo ed egoista quando si trattava di lei. Forse la verità in fondo era solo una: la gelosia. L'idea di perderla mi mandava in bestia e poterla controllare ed averla tutta per me faceva calmare i miei istinti. Elsie non mi aveva mai dato modo di esserne geloso, anzi si comportava benissimo e mi faceva impazzire il fatto che amasse questo mio essere possessivo nei suoi confronti. Le piaceva e a me tutto ciò faceva eccitare da morire. Immaginai come potesse essere la nostra vita insieme, fare l'amore ogni volta che volevo, poterla vedere nuda girare per la casa, fare la doccia insieme, cucinare insieme, giocare in giardino come due bambini. Insomma, se avessi potuto rinchiuderci in casa e gettare la chiave nel più profondo dei pozzi l'avrei fatto. Avevo trovato la felicità e il mio equilibrio con lei, non avrei permesso a nessuno di rovinare tutto.
Elsie aveva finito il suo turno, la vidi arrivare verso di me e mi abbracciò subito, lasciandomi un bacio dolce sulle labbra.
-"Mi sei mancata, piccola."-
-"Anche tu, Harry."-
-"Stasera, poche smancerie in pubblico. Ho una sorpresa per te."-
-"Uh, che sorpresa? Sono curiosa adesso!"-
-"Sali in macchina e vedrai."- Allora partì verso casa nostra, sì perché lo era. Non mi ero preoccupato di un suo rifiuto, non mi era passato per la mente in verità. All'improvviso mi fece male lo stomaco, non avrei potuto digerire un suo no. Sapevo già che la convivenza era un passo importante, ma il nostro amore era sempre stato un fuoco ardente che aveva bruciato le tappe velocemente senza mai spegnersi. Nonostante fossero passati dei mesi io ero sempre più convinto di tutto questo. Lei mi amava, io l'amavo, perché non trascorrere i nostri giorni in una casa sola? Tanto ci vedevamo sempre, io non la mollavo mai. Era più comodo vivere insieme.
-"Che stai architettando?"-
-"Nulla di preoccupante."- le risposi con disinvoltura.
-"Insomma, sei abbastanza nervoso."-
-"Come fai a capire che lo sono?"-
-"La vena sul tuo collo."-
-"Oh, quella."-
-"Già, quella. Hai paura di una mia relazione, ti si legge in viso."-
-"Be' sì, è una sorpresa un po' troppo grande. Ho fatto una pazzia perché ti amo troppo."-
-"Allora sappi che qualsiasi cosa sia, per me sarà la cosa più bella di tutte. Ti amo troppo anch'io."- Eravamo giunti a destinazione ed io mi fermai, tolsi la cintura di sicurezza a me e a lei e poi la presi in braccio, trascinandola a cavalcioni su di me.
-"Perché ci siamo fermati davanti questa casa? I proprietari potrebbero denunciarci per atti osceni in luogo pubblico."- allora risi e poi presi il suo volto tra le mani, pronto a farle altre mille promesse.
-"Non credo, a meno che non ci autodenunciamo."-
-"Spiegati meglio."- I miei occhi incontrarono i suoi grigi e le sorrisi dolcemente, baciando le sue labbra rosse.
-"È nostra, Elsie. Ho comprato questa casa per noi."-
-"È una follia, Harry."-
-"È una follia non poterti amare, Elsie. Io sono stanco di vivere un po' da te e un po' da me. Questa casa è tutta nostra, possiamo dormirci fin da ora. Io non voglio più vivere senza di te."-
-"È un passo importante, sei sicuro di tutto questo?"-
-"Amarti è l'unica certezza della mia vita."-
-"Allora voglio una copia delle chiavi."-
-"Quindi accetti? Verrai a vivere con me?"-
-"Non ho mai avuto dubbi."-

Tutto quello che non vi ho mai detto 4 | MRS STYLES SERIES Where stories live. Discover now