Capitolo 31

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Capitolo 31

Londra, primo giorno.

-"Non essere nervosa, tesoro."-
Guardai Elsie spostare il peso da un piede all'altro, con Travis che dormiva beatamente tra le sue braccia. Stavamo in macchina con Max, l'autista di mia madre, aveva insistito tanto a non farci prendere un taxi perché non era necessario.
Ero molto nervoso, forse più di Elsie. Tornare a casa mi metteva sempre un po' d'ansia, facendomi ricordare quello che avevo passato e tutta la merda che ancora mi portavo dentro. Era per questo che non venivo a trovare molto spesso mia madre e mia sorella.
-"Che c'è?" Sbottai spazientito. La mia irritazione era palpabile, ma non ce l'avevo con lei perché al posto di rispondermi aveva annuito semplicemente. Più che altro ero io a non volere restare qui, ma rimanere a Boston era fuori discussione. Dopo quello che era successo con Fast, Elsie e Travis non erano più al sicuro. Avevo bisogno di sapere che la loro vita non era in pericolo, e sapevo che mia madre avrebbe contributo a tenere la mia famiglia lontana dai guai. Elsie ci aveva rimesso quasi la vita.
-"Nulla."- rispose Elsie scuotendo la testa. Travis emise un mugolio tra le sue braccia, segno che tra pochi minuti avrebbe aperto i suoi occhioni verdi come i miei.
-"Elsie, non mentirmi." - ringhiai a denti stretti. L'idea che potesse sentirsi in pericolo anche qui mi dava altro nervosismo. Dovevo proteggerla, ma l'unica cosa che stavo facendo era solo metterla a disagio.
-"Sono solo nervosa, okay?"-
Non le risposi, piuttosto la fissai mentre si girava ad ammirare la città dal finestrino dell'auto. Ne rimasi affascinato, la sua bellezza era sempre un colpo al cuore, così mi rilassai di poco e le chiesi con tono dolce: "A cosa stai pensando?"
Elsie non mi rispose, era arrabbiata con me per il mio atteggiamento e non potevo biasimarla.
L'attirai a me, cingendo la sua spalla con un braccio e lei si lasciò subito andare sul mio petto. L'odore della sua pelle era così buono che non resistetti, le lasciai un bacio dolce sulla fronte sorridendo.
- "Scusa, sono nervoso anche io. Non vedo mia madre e mia sorella da qualche anno..."-
-"Siamo entrambi ansiosi, Harry."-
Non potevo darle torto.
-"Avrei mezza idea di farci passare quest'ansia, piccola."- sussurrai al suo orecchio. Elsie capì al volo quello che avevo in mente, così alzò lo sguardo e mi sorrise complice. Le sue labbra erano a pochi centimetri dalle mie ed iniziai a sfiorarle lentamente per rendere ancora più agonizzante l'attesa. Ma era già troppo, così passai ad un bacio vero, di quelli che ti fanno venire la pelle d'oca per tutto il tempo.
-"Come va adesso?"- le chiesi non appena mi staccai.
-"Va molto meglio."- disse, prima di baciarmi ancora una volta, stordendomi completamente.
-"Già, decisamente meglio."-

Stavo già male quando arrivammo davanti casa mia, mi presi qualche minuto per riprendermi e lasciai che Max trascinasse in casa tutte le nostre valigie. Era come la ricordavo, ad eccezione del giardino. Sicuramente mia madre aveva piantato qualcosa durante gli anni in cui non c'erano stato.
Poi la vidi, uscì dalla porta e venne ad abbracciarmi. Era la donna più bella del mondo, mia madre.
-"Oh, Harry...mi sei mancato così tanto."- sospirò felice.
-"Mamma, lei è Elsie. Elsie, lei è mia madre."- le presentai quando ripresi un po' di fiato staccandomi dall'abbraccio.
-"Piacere di conoscerla, Signora..."-
-"Annie, chiamami Annie. Il piacere è tutto mio, Elsie."- Mia madre abbracciò Elsie affettuosamente, facendo attenzione a non schiacciare il piccolino che dormiva ancora tra le braccia di mia moglie.
-"Grazie, Signora Annie..cioè, Annie."- Elsie era dolce quando era imbarazzata, amavo il modo in cui si tingevano le sue guance.
-"E chi è questo bel bambino?"-
Sembrò sentire la nonna, così Travis si decise ad aprire gli occhi e a sorriderle come se la conoscesse da sempre.
-"Lui è Travis, tuo nipote."- le dissi, orgoglioso.
-"Ti assomiglia tantissimo, tesoro."-
Lo sapevo, lo sapevo eccome.
-"Te ne ho parlato al telefono ieri, è giusta la mia descrizione di entrambi?"- mia madre sorrise alla mia domanda.
-"Oh, tesoro mio. Non mi avevi detto che però Elsie è una ragazza splendida e bellissima, e anche gentile e ben educata. Credo che ci troveremo molto bene insieme."- mia madre fece l'occhiolino ad Elsie ed io alzai gli occhi al cielo, avevo sempre paura quando le donne si coalizzavano contro di me.
-"Ho usato l'aggettivo 'perfetta' e assolutamente 'la mia metà', mamma."- Elsie arrossì ancora, non si era ancora abituata ai miei complimenti, forse non l'avrebbe mai fatto.
-"Hai ragione, tesoro. Lei è davvero perfetta. E tu, signorino, sei altrettanto perfetto e bellissimo. Posso prenderlo in braccio?" -
Date dei bambini a mia madre e nessuno si farà male.
Elsie le consegnò Travis e mentre mia madre aveva conquistato la fiducia di mio figlio, ci fece segno di entrare in casa e di seguirla.
Ovviamente ci aveva riservato la stanza più bella di tutta la casa, ma restare qui non era la mia intenzione iniziale. Avremmo dovuto cercare una casa tutta nostra.
-"Domani andremo a visitare la zona, mamma. Stiamo cercando una casa tutta nostra, non ti dispiace vero?"-
Lei scosse la testa sorridendo.
-"No, tesoro. Qui siete sempre i benvenuti, quindi fate con calma, non ci sono problemi."-
-"Noi  non vorremmo disturbare più di tanto. Sta già facendo tanto, e non vorremmo approfittare della situazione."- confessò Elsie, imbarazzata.
-"Oh Elsie, voi non disturbate. Anzi per me è un piacere avervi qui. Potete restare quanto tempo volete. Ripeto, a me fa molto piacere avere compagnia in casa."-
-"Grazie davvero."-
-"Grazie a te, Elsie. Hai riportato mio figlio da me, e per me è davvero importante. Dovrei essere io a ringraziarti, non tu. Questo è il minimo che io possa fare."- I miei occhi si velarono di lacrime e potei giurare di averle viste anche negli occhi di mia madre mentre lasciava la stanza. Solo ora stavo capendo quanto male le avessi procurato in tutti questi anni mentre ero dall'altra parte dell'oceano e quanta strada avrei dovuto fare per recuperare il rapporto con mia sorella.

Tutto quello che non vi ho mai detto 4 | MRS STYLES SERIES Where stories live. Discover now