Capitolo 14.

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Dopo il capitolo leggete sotto è importante❣️
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POV RICK.
Il mio ufficio in questo momento è sommerso da fogli, documenti e robe a caso.
Sono le 3 del mattino e sono in ufficio a lavorare su queste cose.
Il mio capo mi ha bombardato di queste cose, e mi ha detto di finire entro domani.
Caro mio capo, non faccio i miracoli ok?
Per chi mi ha preso?
Per una macchina che fa tutto in 5 minuti?
Beh io non lo sono.
Alcune volte mi chiedo perché mi sono dovuto complicare la vita accettando questo lavoro.
Non potevo fare il contadino? No, l'avvocato.
Mi sono sempre complicato la vita.
Sto scrivendo un documento sul computer, quando la porta del mio ufficio viene aperta.
Non sono vestito per bene come quando vado a lavoro, ma semplicemente ho addosso una maglietta bianca e un jeans nero strappati.
Vedo Benedetta entrare dentro l'ufficio con la faccia stanca e con delle carte già compilate nelle mani.
Ha sonno, si vede da un chilometro.
"Grazie Benedetta vai a casa ci penso io al resto" dico sistemandomi i capelli.
"Sicuro?" Dice stanca e io faccio si con la testa.
Dopo avermi salutato esce dal mio ufficio e io ritorno a lavorare.
Non voglio che domani si sente male per colpa mia.

Passano delle ore e appena sto per chiudere il computer per mettere qualcosa nello stomaco e mentre mi alzo dalla sedia, sento delle voci dall'esterno.
Ho finito quasi tutto mi manca solo stampare un foglio.
Poi posso prendermi almeno due giorni di ferie per stare almeno un po' con mia sorella.
Guardo l'orario e vedo che sono quasi le sette e mezza del mattino.
Fantastico.
Ho fatto notte in bianco.
Esco dall'ufficio e vado a prendere l'ascensore.
Appena arrivo davanti alle porte dell'ascensore premo il pulsante per farlo arrivare.
Dopo una ventina di secondi arriva e io entro dentro appena le porte si aprono.
L'ascensore mi porta al piano terra e lì incontro la mia ragazzina.
"Ciao Benedetta" dico sorridendogli.
"Salve, stavo salendo in un ufficio per darle una mano per finire" dice piano.
"Veramente avrei già finito, quindi non mi devi aiutare"
"Oh, capisco"
"Vuoi venire a fare colazione con me? Come saprai non ho cenato quindi ho bisogno di mette qualcosa nello stomaco"
Ci riflette un po' e mentre lo fa osservo il suo facciamo immerso nelle nuvole e volando nei suoi pensieri assieme agli unicorni.
È così bella Dio.
Che potrei baciarla ora soltanto per scoprire di cosa sanno le sue labbra.
"D'accordo" detto questo andiamo a un bar qui vicino.
Ci sediamo in un tavolo e dopo di che ordiniamo cosa mangiare.
Lei prende un cappuccino con una krapfen alla crema, mentre io ordino un caffè e un croissant vuoto.
Odio sia la marmellata che la crema, il cioccolato è una via di mezzo ma io amo il croissant vuoto, è il paradiso.
Un giorno sono andato in Italia per tre giorni, ho ordinato questa colazione e stavo per morire di diabete per quanto era buono.
Non ho capito perché gli Italiani vogliono essere americani e gli americani essere Italiani.
Cioè, la coerenza ragazzi.
Se gli Italiani la finissero di puntare il dito contro tutti, forse si accorgeranno che anche l'Italia è un posto magnifico e non solo qui in America.
Anche noi abbiamo i nostri piccoli grandi problemi.
"Ci sei Rick?" Dice la ragazzina portandomi alla realtà.
Alla realtà che odio.

Ciao a tuttiiiii❤️.
Ormai mi conoscete sono una ritardataria di prima categoria.
Mi scuso per "Ryan" in quel momento pensavo che si chiamasse così Rick, ora l'ho corretto tranquilli😂.
Il capitolo è corto perché è una prima parte, quindi ancora non è finito.
Sto per aprire una pagina Instagram dove ci saranno spoiler, foto dei protagonisti, video no perché non lo so fare sorry😂  ma in compenso potrete inviarmi dei vostri disegni che io pubblicherò.
Oltretutto nel prossimo capitolo ci sarà una cosa che vi interesserà (forse) tutti voi.
Ovviamente spero che vi piaccia il capitolo e ciao ciao❤️.

Due cuori Simili ma Diversi. [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now