Capitolo 39.

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Guardo il soffitto di camera mia.

Questa stanza è cosi vuota senza di lei che non ha senso starci.

Asciugo l'ennesima lacrima che mi scende, è passata solo mezz'ora da quando è andata via, ma mi manca come l'aria.

Sento il cellulare squillare e mi affretto a prenderlo.

Forse è lei.

Rispondo senza guardare ma mi illudo. Non è lei. Lo capisco dalla voce, essendo che è maschile.

"Hey vedi che il volo è un pò in ritardo quindi non rientreremo nella tabella di marcia" dice Kyle.

Al momento non mi interessa nulla del piano. E' colpa di esso se ho perso Hailey. Chi sa dov'è in questo momento. Prima ho sentito pure dei tuoni. Spero solo che stia bene e all'asciutto. Potrei andarla a cercare ma scapperebbe e avrebbe più paura di me, e de l'ultima cosa che voglio.

Mi alzo dal letto e mi dirigo fuori casa.

Meglio che non sto in questa casa, mi ricorda lei.

"Sto venendo lì, prendimi un biglietto" dico salendo in moto.

Senza farlo parlare chiudo la telefonata e metto il cellulare in tasca, poi parto sotto la pioggia. Non dovrei prendere la moto, ma una parte di me spera di investire da qualche parte e finire in ospedale per scoprire se lei venisse da me a curarmi.

Dopo cinque minuti arrivo in aeroporto e mi dirigo verso Kyle, non ho portato niente, solo un cuore spezzato e il cellulare.

"Sei tutto bagnato" dice Kyle vedendo il mio stato. Non voglio parlare al momento con la testa di cazzo che si ritrova.

Mi siedo su quelle sedie e guardo il tabellone dei voli.

E' in ritardo di mezz'ora il nostro volo. Fanculo tutto!

"Josh ha lasciato a Dylan le chiavi di casa sua, Benedetta si trova nei sotterranei" dice sedendosi accanto a me. Guardo intorno a me e noto solo poche persone che stanno leggendo dei libri, staranno partendo con noi?

Partite senza di me...sono pericoloso... fatemi morire.

Chiudo gli occhi stringendoli forte ma ho fatto un errore a farlo. Subito mi vengono in mente le immagini di me e Hailey che ci baciavamo, di lei che ballava e rideva, era felice con me. Invece ora ha paura di me. Penserà che sia un assassino...e lo sono.

Li apro, annuisco per quello che ha detto e quando ci chiamano per il nostro volo io e Kyle ci alziamo e prima di andare lo abbraccio. Lui non sapendo che fare mi abbraccia e ciò che dice mi sorprende.

"Ascolta... puoi fermarti prima del previsto" dice nell'abbraccio. So che potrei ma devo farlo.

Perché? Per chi? Per quale scopo?

Prima c'era un motivo...ora non so se c'è ancora. Ma devo farlo per mia madre.

Mi stacco d'abbraccio e senza dargli risposta mi dirigo verso la ragazza che prende i biglietti. Prendo il biglietto che mi sta dando Kyle e dandoglielo alla ragazza la guardo, è molto diversa dalla mia piccolina.

Sospiro e poi vado dentro l'aereo. Mi siedo al mio posto e guardando il soffitto cerco di dimenticare Hailey e concentrarmi sul piano. Ma mi viene difficile.

Sento che accanto a me si siede mio cugino. Non gli rivolgo lo sguardo essendo che subito dopo è scomparso nuovamente, ne approfitto per prendere il cellulare. Faccio una cosa istintiva, la chiamo. Squilla ma non risponde. Faccio scattare la segreteria e sento la sua voce.

Due cuori Simili ma Diversi. [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now